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Data governance contro l’incertezza: ecco come i dati aiutano il CFO a decidere



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Valorizzare il patrimonio di dati a disposizione dell’impresa, per cogliere insight indispensabili a prendere le giuste decisioni finanziarie e raggiungere gli obiettivi aziendali: vediamo come la data governance supporta il lavoro del CFO

Pubblicato il 14 mag 2024



data governance

Ridisegnare i processi grazie anche ad una nuova soluzione tecnologica, individuare le aree in cui investire e quelle che richiedono una revisione del budget, capire gli scenari futuri per strutturare i KPI: attività strategiche del settore finance in azienda che devono necessariamente essere svolte con un approccio data driven.

La data governance, infatti, si impone come una priorità per essere competitivi sul mercato e non sprecare risorse, ottimizzandole. Insight puntuali sulla situazione dell’impresa, che mostrino in modo oggettivo punti di forza e lacune, e modelli predittivi per analizzare gli scenari futuri, supportano il CFO nel proprio lavoro manageriale, aiutandolo a prendere decisioni basate sui fatti e valorizzando le proprie competenze. Per adottare questo approccio, è necessario introdurre strumenti per valorizzare, gestire e trasformare il patrimonio di informazioni dell’azienda.

Data governance e analytics, quale supporto al CFO

Per comprendere come l’uso strategico dei dati sia utile alle funzioni del CFO, in primis bisogna sottolineare come questo ruolo dirigenziale sta mutando nell’assetto aziendale. Il Chief Financial Officer non è più solo un manager dedicato a conti e bilanci, ma un candidato al ruolo di CEO: “La figura del CFO è in profonda trasformazione. Negli ultimi anni è cresciuta la domanda di nuovi CEO con provenienza dalle linee di business e il CFO è il primo della lista – spiega Fabio Pisoni, CEO di KepleriA -. Sono professionisti con una grande capacità di approccio analitico, che possono vantare una profonda conoscenza dei processi delle aziende. Hanno le competenze per governare il clima di incertezza facendo fronte alla complessità del business globale”.

Inoltre, “il CFO è in grado di suscitare fiducia negli stakeholder per il ruolo che esercita. Ha capacità di analisi, ha le competenze per comprendere l’importanza della centralità del dato, si occupa da sempre di pianificazione e strategia, e, da oggi e in futuro, dovrà occuparsi delle tematiche ESG”, aggiunge Pisoni. Emerge quindi il ruolo cruciale dei dati per questo ruolo: “Data analysis e data management, ottimizzazione di costi, ricerca di capitali, analisi di scenari e modelli previsionali, rientrano tra le priorità del CFO unitamente ai progetti di digitalizzazione che accompagnano le imprese nei loro percorsi di crescita ed evoluzione dei modelli di business”.

I benefici delle decisioni data driven per l’azienda

È sempre importante, tuttavia, creare consapevolezza sull’importanza di un approccio data driven. Pisoni sottolinea che “i dati devono essere di qualità, integri, disponibili, in modo da poter indirizzare bene le decisioni. Con l’uso consapevole dei dati, è anche possibile sviluppare una collaborazione proficua con i clienti e ottenere evidenti benefici”, come:

  • Diminuire l’incidenza generale dei costi,
  • Migliorare l’efficienza operativa,
  • Migliorare il processo decisionale,
  • Innovare l’azienda, adottando tecnologie che semplificano e automatizzano anche il lavoro d’ufficio,
  • Semplificare e rendere trasparente il processo di disclosure finanziaria e di sostenibilità,
  • Offrire la possibilità di impiegare gli stessi dati in processi plurimi evitando ridondanze, dispersioni o valutazioni diverse sulla stessa fonte,
  • Capacità di rispondere con velocità alle richieste dei clienti e alle dinamiche aziendali,
  • Maggiore resilienza rispetto a variazioni nel modello di business.

Gli strumenti a disposizione del CFO

Iniziare da una data governance solida e strutturata è la chiave di volta per ottenere questi vantaggi. Sul piano delle soluzioni, è necessario affiancare agli obiettivi strategici di analisi, una struttura tecnologica in grado di massimizzare il patrimonio informativo: “Esistono modelli di analytics che permettono di valutare lo stato corrente dell’azienda e l’obiettivo desiderabile. E’ quindi utile organizzare un percorso di gestione dei metadati – racconta Pisoni -. Gli strumenti necessari a questo scopo sono software, ma anche percorsi di adoption sul competence center del cliente, in particolare per affrontare i temi di data quality. Last but not least, il ruolo del partner tecnologico che sappia supportare l’azienda con le giuste figure professionali, è fondamentale”.

Le esigenze di velocità, facilità di pianificazione e controllo richiedono collaborazione tra gli stakeholder, data quality e l’adozione di strumenti avanzati di Pianificazione Economica Collaborativa.

“Soluzioni che aiutino il CFO in questo senso, sono fondamentali Non si tratta solo di un set di tecnologie ma anche approcci e modelli a completamento del ruolo del CFO”, precisa Pisoni.

Un caso aziendale: KepleriA

KepleriA, parte di Altea Federation, è l’azienda del Gruppo che si occupa di valorizzare il patrimonio dei dati delle imprese, per pianificare, analizzare e controllare. Pisoni spiega: “Ci piace dire che noi di KepleriA “Siamo analytics”, trattiamo i processi legati dalla data governance e abbiamo una lunga storia alle spalle di soluzioni per aiutare i C-level nel prendere decisioni consapevoli”. Per Altea Federation, KepleriA è “catalizzatore di tutte le attività di Analytics e sarà parte attiva di un piano di sviluppo industriale, che ci permetterà di aprirci anche verso una crescita inorganica”. L’essere parte del Gruppo, offre la possibilità di complementarietà con le competenze delle altre company: “Noi proponiamo la nostra esperienza, il nostro know how, sia con la consulenza che con l’integrazione di soluzioni digitali, compresi strumenti di intelligenza artificiale. Le strategie di gestione e strutturazione dei dati sono oggi indispensabili per avere a disposizione informazioni di valore che permettono di liberare nuove potenzialità e orientare le decisioni in un’ottica ispirata alla massima efficacia ed efficienza oltre che al cost-saving”.

Ai C-level Kepleria può offrire riscontri efficaci: “Super-modelli – by Industry – che riducono il time to market e supportano le analisi dei processi come ad esempio il sales to cash, il procure to pay, l’integrated profitability planning un percorso di data governance che cura aspetti tecnologici, metodologici e organizzativi, soluzioni di financial consolidation e una suite di proposte su tutti i temi aspetti ESG – spiega Pisoni -, con un approccio che può combinare multidisciplinarietà e organicità grazie ai rapporti in Altea Federation”.

Articolo realizzato in partnership con Kepleria e Altea Federation

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