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Dati condivisi leva di innovazione e sviluppo: il caso EO15



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Casi di successo come quelli di Route 220 o Alpsolut dimostrano che l’interoperabilità dei dati può rappresentare un volano per lo sviluppo delle imprese e sostenere la crescita delle startup nel panorama tecnologico italiano. In Lombardia, abilitatore istituzionale allo scambio dati è l’Ecosistema Digitale EO15

Pubblicato il 22 mar 2024

Emiliano Sergio Verga

Cefriel, Senior Digital Ecosystems Manager



open data PA

Nell’economia digitale, i dati rappresentano una risorsa fondamentale. Attraverso l’Ecosistema Digitale E015, la loro condivisione ha assunto un ruolo centrale nell’innovazione tecnologica e nel miglioramento dei servizi. Questa piattaforma consente infatti di accedere a una vasta gamma di dati provenienti da diverse fonti, generando così un ecosistema di informazioni che può essere sfruttato per creare nuovi servizi digitali e contribuire allo sviluppo dei territori.

Molti i casi di successo che sono nati grazie a EO15, a dimostrazione che l’interoperabilità dei dati può rappresentare un volano per lo sviluppo delle imprese e ispirare iniziative istituzionali volte a sostenere la crescita delle startup nel panorama tecnologico italiano.

I fattori che identificano il livello di sviluppo del territorio

Lo sviluppo di un territorio può essere valutato secondo diversi elementi che vanno dall’accessibilità dei servizi sanitari, alla qualità dell’offerta formativa, alla disponibilità di infrastrutture di trasporto sostenibile, alla valorizzazione del patrimonio naturale, turistico e culturale, fino alla sicurezza per i cittadini o secondo diverse altre dimensioni.

Un elemento, certamente non l’unico, ma fondamentale e sinergico con tutte le dimensioni considerate, è lo sviluppo economico del territorio, inteso come la capacità del territorio di attrarre investimenti e sviluppare lavoro altamente qualificato: in questo modo un territorio può crescere e sostenere il miglioramento delle altre dimensioni. Secondo quest’ottica, uno dei principali obiettivi di un territorio dovrebbe essere quello di saper catalizzare l’interesse di grandi player industriali ad aprire sedi di R&D o poli manufatturieri ad alto livello di specializzazione e valore aggiunto.

In sinergia con queste opportunità primarie di attrazione di grandi imprese corporate, è importante che il territorio favorisca anche l’imprenditoria innovativa: non per forza solo startup, ma anche giovani imprese capaci di realizzare prodotti e servizi nuovi, che possano risultare di interesse per far evolvere l’offerta verso i consumatori finali, o migliorare il modo di lavorare di aziende e pubbliche amministrazioni. Un network di soggetti, con i quali le grandi imprese corporate potrebbero trovare interessante collaborare.

Open innovation, l’importanza dei dati condivisi

In questi casi giustamente i primi abilitatori sono la capacità delle scuole e università di formare talenti o la presenza di un sistema di investitori, che possa dare fiducia alle idee imprenditoriali, finanziandole e facendole crescere. Tuttavia, in un contesto economico in cui la collaborazione efficiente di filiera è necessaria e dove gli asset informativi diventano ingredienti per addestrare algoritmi, creare nuove soluzioni digitali o per supportare decisioni puntuali, lo scambio dati fra attori pubblici e privati diventa un efficace catalizzatore dell’Open Innovation.

Per supportare questa teoria ci si può rifare all’esperienza concreta di oltre 10 anni dell’Ecosistema Digitale E015, nato come volano per lo sviluppo del tessuto produttivo e imprenditoriale per volontà del mondo associativo delle imprese di Confindustria e Confcommercio, insieme alla Camera di Commercio di Milano e con il Coordinamento Scientifico di Cefriel. Non è un caso che Regione Lombardia abbia poi formalizzato il ruolo ufficiale di E015 come abilitatore istituzionale allo scambio dati attraverso una Legge Regionale riguardante le misure per lo sviluppo, la crescita e l’occupazione.

Il caso di Route220

Numerose sono le storie di startup o imprese innovative che hanno beneficiato di E015. Probabilmente il primo caso di successo risale al 2014 con l’azienda Route220, oggi diventata Evway: in un’epoca in cui la mobilità elettrica muoveva i primi passi Route220 colse un trend in crescita offrendo servizi di supporto ai viaggiatori. La condivisione all’interno di E015 delle informazioni sulle infrastrutture di ricarica allora presenti nel territorio ha permesso a Route220 di emergere come player qualificato e affidabile per la mobilità elettrica, tanto da essere inserito come provider dei dati all’interno della app ufficiale di Infoblu per Expo 2015. Route220 ha inoltre dimostrato con i fatti l’importanza dell’interoperabilità dei dati e fra le strutture di ricarica per auto elettriche, ispirando e alimentando successive iniziative istituzionali di indirizzo e programmazione data-driven della mobilità elettrica come EcoMobS – Ecosistema Mobilità Sostenibile di Regione Lombardia.

L’iniziativa EcoMobS di Regione Lombardia

Sempre l’iniziativa EcoMobS di Regione Lombardia, in tempi più recenti, ha fatto da volano alla creazione di nuovi servizi per la mobilità sostenibile e all’instaurarsi di vere relazioni di business fra imprese innovative. Regione Lombardia ha inserito l’obbligo “Digital First” di condivisione di flussi dati in E015 per i beneficiari di bandi pubblici relativi all’installazione di colonnine di ricarica per la mobilità elettrica. Uno dei soggetti che ha partecipato a E015 con i dati relativi alle proprie infrastrutture di ricarica per e-bike, collegate con sistemi di alimentazione di defibrillatori, è stato Pradella Sistemi; grazie a questi flussi dati condivisi in E015, la startup Aurora Nova ha potuto migliorare la digitalizzazione dei canali di comunicazione di associazioni e piccoli comuni. L’incontro fra Pradella Sistemi e Aurora Nova promosso da E015 ha portato a un investimento di Pradella Sistemi nell’acquisizione di quote di Aurora Nova con un rilancio della value proposition e in una maggior digitalizzazione delle tecnologie di Pradella Sistemi.

Il riuso sostenibile degli asset digitali,

Un altro valore portato da E015 consiste nel riuso sostenibile degli asset digitali, sbloccandone di continuo nuovo valore di business. Ad esempio, i flussi dati in ambito turistico relativi al territorio di Bergamo, condivisi ai tempi di Expo 2015 sotto la guida di Turismo Bergamo e Ascom Bergamo Confcommercio, oltre ad alimentare successivamente canali istituzionali come l’Ecosistema Digitale del Turismo InLombardia della Regione o il Tourism Digital Hub – TDH del Ministero del Turismo, sono stati valorizzati nuovamente nel 2024 dalla app TabUi, che come un cane da tartufo – da cui trae il nome – aiuta a scovare tutte le attrazioni turistiche italiane.

Un driver sinergico e complementare agli Open Data consiste nella valorizzazione diretta del patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione: in questo caso E015 ha dimostrato di poter diventare uno strumento di promozione e diffusione degli asset digitali pubblici, favorendone la conoscenza e l’utilizzo all’interno di una community di attori pubblici e privati; è il caso, ad esempio, delle informazioni turistiche dell’Emilia-Romagna che, grazie a E015, sono state trovate e rilanciate da Stendhapp, app che aiuta i turisti a meravigliarsi delle bellezze culturali vicine e meno conosciute, in analogia con il fenomeno della sindrome di Stendhal.

L’esempio di Alpsolut

Esistono particolari tipologie di informazioni, che per motivi di sensibilità e corretta interpretazione tecnica, non possono essere rese accessibili come dati aperti: grazie a E015 è stato tuttavia possibile promuoverne un accesso governato, attraverso regole e processi governati e sicuri. È l’esempio di Alpsolut, che richiedendo flussi dati E015 come le stazioni meteorologiche di Arpa o le allerte di Protezione Civile di Regione Lombardia, ha realizzato innovativi strumenti di gestione neve e di monitoraggio delle valanghe nell’arco alpino, migliorando la sicurezza di persone e infrastrutture.

Questi casi presentati sono solo alcuni esempi significativi, ma tante nuove imprese innovative si stanno avvicinando a E015 per svilupparsi e migliorare la propria offerta: se si pensa alle prossime Olimpiadi del 2026, il grande evento potrà essere una incredibile occasione di innovazione, così come è stata nel 2015 l’Esposizione Universale di Milano.

Il un ruolo culturale di EO15

E015 ha avuto nel tempo anche un ruolo culturale, ispirando un modello funzionante di Data Space e un nuovo modo di utilizzare il digitale per promuovere l’Open Innovation: ad E015 si ispira il Data eXchange Marketplace – DXM di MIND, ideato da Lendlease e da Cefriel, e con il quale oggi Federated Innovation può semplificare il dialogo fra le grandi imprese corporate che guidano la community dell’innovazione di MIND e la business community di PMI e startup che trovano in MIND un punto di incontro per idee e sperimentazioni.

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