osservatorio agenda digitale

A che punto è il digitale nella PA locale: progressi, ma anche ritardi cronici

Le indagini dell’Osservatorio Agenda Digitale del Polimi hanno, tra gli altri, l’obiettivo di verificare lo stato dell’arte della digitalizzazione degli Enti Locali. Anche l’indagine 2022 conferma che esiste una relazione diretta tra la dimensione dell’ente e la capacità di gestione della migrazione dei servizi

Pubblicato il 22 Mar 2023

Michele Benedetti

Direttore Osservatorio Agenda Digitale Politecnico di Milano

Irene Vanini

Ricercatrice Senior Osservatorio Agenda Digitale Politecnico di Milano

patente digitale

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione è una delle priorità del PNRR, in linea con il Digital Compass, la strategia europea che stabilisce, tra gli altri, gli obiettivi di digitalizzazione dei servizi che le istituzioni europee devono conseguire entro il 2030.

In questo quadro, le indagini condotte dall’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano nel 2022 hanno avuto, tra gli altri, l’obiettivo di verificare lo stato dell’arte degli Enti Locali nel processo di digitalizzazione innescando un confronto con l’indagine condotta nel 2019 che aveva rivelato diverse velocità tra gli enti locali.

L’istantanea della digitalizzazione degli enti locali

In particolare, tra luglio e ottobre 2022, l’Osservatorio ha distribuito su scala nazionale un questionario per misurare la digitalizzazione dei servizi degli enti locali (dal punto di vista del back-office e del front-office), con un riscontro da parte di quasi mille enti rappresentanti in tutto circa un sesto della popolazione. Questa importante raccolta dati ha rivelato, tra gli altri risultati, che la digitalizzazione del back-office dei servizi tende a essere più diffusa rispetto a quella del front-office.

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Didascalia: La quota di comuni con front- e back-office digitalizzati, per ciascun servizio analizzato. Fonte: Osservatori Digital Innovation – Politecnico di Milano

Lato back-office

In particolare, il back-office di tutti i principali servizi comunali è digitalizzato almeno nel 50% degli enti locali. È un prerequisito importante poiché abilita l’ente a mettere a sistema, in futuro, le banche dati dei comuni nell’ottica, ad esempio, del principio once-only e permette attività di rielaborazione dei dati a livello locale o centrale. Per quanto riguarda il front-office, la situazione è del tutto diversa: vi sono servizi largamente digitalizzati e altri, invece, che non lo sono affatto.

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Didascalia: Livelli di digitalizzazione dei servizi alle imprese, ai cittadini e all’utenza mista (front-office). Fonte: Osservatori Digital Innovation – Politecnico di Milano

Lato front-office

Per quanto riguarda il front-office, quello dei servizi alle imprese risulta maggiormente digitalizzato rispetto a quello dei servizi al cittadino. Sebbene il target delle imprese sia più pronto a utilizzare questa tipologia di servizi in forma digitale, questo dato si spiega principalmente per il fatto che vi sono obblighi normativi per l’ente di offrire determinati servizi (e.g. SUAP, SUE) attraverso il canale online. Ci si aspetta nei prossimi mesi di vedere progressi significativi anche sul lato dei servizi al cittadino, sulla spinta dei finanziamenti del PNRR.

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Didascalia: Il livello di digitalizzazione delle attività di front-office a seconda della dimensione comunale. Fonte: Osservatori Digital Innovation – Politecnico di Milano

Il rapporto tra dimensioni dell’ente e digitalizzazione

Anche l’indagine 2022 conferma che esiste una relazione diretta tra la dimensione dell’ente e la capacità di gestione della migrazione dei servizi sul canale digitale. Guardando alla percentuale media di servizi con front-office digitalizzato offerti dai comuni, infatti, emerge che solamente il 30-33% delle amministrazioni locali con meno di 2.500 abitanti possiede servizi con il front-office digitalizzato. Contrariamente, il 74% gli enti del campione con più di 50.000 abitanti ha sviluppato servizi le cui pratiche possono essere svolte interamente online.

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Didascalia: La quota di servizi digitalizzati in base alla dimensione dell’ente nel 2019 e nel 2022. Fonte: Osservatori Digital Innovation – Politecnico di Milano

Dal confronto con la rilevazione condotta dall’Osservatorio Agenda Digitale nel 2019[1] e incentrata sulle stesse tipologie di servizi emerge che la digitalizzazione front-office dei servizi al cittadino ha visto una crescita importante nell’ultimo triennio (+133% in media).

Tuttavia, la positività di questo dato viene in qualche modo mitigata dal fatto che il numero di enti locali con meno di 2.500 abitanti che offrono servizi digitali sia cresciuto la metà (45-63%) di quello dei comuni dimensioni maggiori (84-95%). Il divario già esistente nella capacità di gestione della trasformazione digitale sembra dunque allargarsi.

Di converso, se anche questa indagine conferma una minor digitalizzazione degli enti situati al Sud e nelle Isole rispetto a quelli del Centro-Nord, rispetto al 2019 in queste aree il livello di digitalizzazione dei servizi di front-office è cresciuto in modo molto più significativo (131% e 108%) rispetto a quelle del Centro-Nord (56-73%).

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Didascalia: La quota di servizi digitalizzati per macroarea nel 2019 e nel 2022.[2]  Fonte: Osservatori Digital Innovation – Politecnico di Milano

Note

  1. Per approfondire, è disponibile online il report del 2019 “Lo switch-off di servizi pubblici: benefici, percorsi e esperienze”.
  2. Nell’indagine 2019, Sud e Isole facevano parte della stessa macroarea.

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