La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione è un processo lungo e articolato, sul quale si lavora da tempo e che, negli ultimi anni, ha visto un’accelerazione significativa che ci può consentire di guardare con moderato ottimismo alla possibilità di arrivare ad un’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese realmente semplificata e vicina alle loro esigenze. Una certa stabilità nelle strategie nazionali di settore, un confronto fra i diversi livelli di governo dialettico ma costante e il rilevante impulso dato dalle risorse messe a disposizione dal PNRR sono i maggiori fattori che stanno consentendo un cambio di passo.
Le side della digitalizzazione per gli enti locali
Se guardiamo, in particolare, alla realtà degli Enti locali, questo processo assume caratteri di particolare complessità dovuti a fattori quali il numero e la diversificazione – in termini dimensionali e organizzativi – delle strutture, le caratteristiche del personale che vi opera, il sistema di vincoli normativi e strumentali che ne regola il funzionamento. Queste caratteristiche rendono velleitario qualsiasi tentativo di “calare dall’alto” riforme che invece, per essere portate a termine con successo, non possono prescindere da un’azione di ascolto e accompagnamento rivolta agli enti territoriali.
L’impegno dell’ANCI nel supporto tecnico agli Enti locali
È a partire da questa consapevolezza che l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha intensificato, ormai da qualche anno, la propria azione di supporto tecnico agli enti, ben oltre un compito classico di rappresentanza, andando a coprire un vuoto che in molti settori esisteva ed esiste tuttora. Ed è a partire da questo mutato orientamento operativo che l’ANCI ha stipulato, nel corso del 2023, un accordo istituzionale con Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri mirato a supportare i Comuni nel proprio processo di transizione al digitale, trovando, sia a livello politico che tecnico, un interlocutore molto attento e consapevole della necessità di lavorare con gli enti locali affinché le riforme e gli investimenti, a partire da quelli ingenti previsti dal PNRR, possano raggiungere gli obiettivi prefissati.
Il progetto “Il sistema ANCI a supporto della digitalizzazione dei comuni”
L’accordo, che ha permesso di avviare un progetto chiamato “Il sistema ANCI a supporto della digitalizzazione dei Comuni”, si propone di potenziare le capacità dei Comuni di gestire l’intero ciclo della trasformazione digitale, inquadrando le risorse PNRR all’interno di un più ampio percorso che punti alla completa semplificazione e digitalizzazione dei processi, guardando in prospettiva oltre il perimetro finanziario e temporale tracciato dal Next Generation EU.
Questa collaborazione ci ha già permesso di offrire diverse occasioni di approfondimento esplicitamente rivolte ai Comuni, grazie all’organizzazione di appuntamenti seminariali on line – seguitissimi dal personale comunale – in cui, grazie al coinvolgimento degli esperti che operano all’interno del DTD, sono state date informazioni puntuali non solo sugli aspetti tecnici e amministrativi relativi alle diverse misure PNRR afferenti alla Missione 1 – Componente 1, ma anche su temi quali il design dei servizi (grazie ad un ciclo tenuto da Designers Italia), l’ANPR, lo stato civile digitale, lo sviluppo delle reti ultraveloci.
Le iniziative del secondo semestre 2024: la mappa e l’Accademia dei comuni digitali
Con il secondo semestre del 2024, questa offerta si è andata arricchendo, in particolare con due iniziative che abbiamo lanciato a luglio nel corso di Missione Italia, l’evento annuale che ANCI dedica allo stato dell’arte del PNRR nei Comuni: la Mappa dei Comuni Digitali e l’Accademia dei Comuni Digitali. Si tratta di due iniziative, la prima di rilevazione e analisi e la seconda di formazione, che vanno viste come assolutamente sinergiche e che lavorano sulla conoscenza del fenomeno della trasformazione digitale dei Comuni e di chi vi opera. Entrambe coerenti con gli obiettivi e le azioni inserite nel Piano Triennale per l’Informatica nella PA 2024-2026, nel quale sono anche citate.
La mappa dei comuni digitali: un’indagine nazionale
La Mappa dei Comuni Digitali è un’indagine, che ha l’ambizione di essere unica a livello nazionale per portata e caratteristiche, realizzata in stretta collaborazione fra ANCI e DTD per capire lo stato di digitalizzazione dei Comuni italiani e intercettare le esigenze del territorio sul tema. Si compone di un questionario rivolto a tutti i Comuni e di una successiva analisi e integrazione di dati provenienti da altre fonti, ai fini della produzione di un Rapporto annuale e di schede informative per singolo Comune da utilizzare ai fini di un riorientamento strategico della propria azione.
Oltre a valutare il grado attuale di digitalizzazione di ogni Comune e dell’intero comparto, ci si prefigge di individuare le opportunità di miglioramento per definire le priorità future e determinare le eventuali sfide che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi presenti nelle Strategie nazionali. Come ANCI, infatti, siamo consapevoli del fatto che richiedere uno sforzo ai Comuni in termini di produzione di dati e informazioni ha senso solo se questo potrà consentire di meglio rappresentare le loro esigenze e contribuire, di conseguenza, alla definizione di politiche più adatte alla realtà degli enti territoriali.
La rilevazione, anticipata a tutti i Sindaci da una lettera del Segretario Generale ANCI, si rivolge a tutti i Comuni italiani, chiamati a rispondere entro il 30 settembre 2024 a un questionario on line, che stiamo gestendo con il supporto della nostra in-house ANCI Digitale, strutturato in base alla loro dimensione. Tutti i Comuni hanno ricevuto credenziali personalizzate per accedere al questionario e potranno delegarne la compilazione a una figura specifica: vertice amministrativo, RTD, responsabile IT o altro referente.. Nei casi in cui queste credenziali siano andate perse, è possibile richiederle scrivendo a mappacomunidigitali@ancidigitale.it.
Il questionario è strutturato in sei sezioni: Organizzazione dell’ente e dei servizi, Atti e procedimenti amministrativi, Governance e innovazione, Infrastruttura ICT, Sicurezza e Servizi, applicazioni e dati. Come si può notare, molta attenzione è dedicata ad indagare lo stato e il funzionamento dei processi interni degli enti, nella convinzione che la trasformazione digitale sarà reale solo quando gli stessi saranno reingegnerizzati in ottica digitale.
Le domande sono strutturate in modo da ridurre al minimo la richiesta di informazioni già potenzialmente disponibili, cercando di rilevare anche quegli elementi utili per l’integrazione e la qualificazione delle informazioni già in possesso del DTD e di ANCI, ma anche di altri soggetti pubblici (es.: AgID, ISTAT) e aziende operanti nei servizi pubblici. Con i dati disponibili, si punta a sviluppare indicatori tematici utili per restituire al singolo ente elementi di autovalutazione del proprio stato di attuazione del processo di transizione digitale, in ottica di supporto e orientamento strategico.
L’aspetto che è importante sottolineare è che la survey non è uno strumento di controllo e valutazione, ma un mezzo per raccogliere dati utili ai fini dello sviluppo di politiche e azioni a favore degli enti locali.
L’accademia dei comuni digitali: formazione e capacity building
L’Accademia dei Comuni Digitali è un’azione di capacity building a supporto della realizzazione dei processi di trasformazione digitale nei Comuni. Si compone di un’offerta formativa che nasce dalla consapevolezza di dover contribuire all’innalzamento delle competenze digitali del personale comunale, scarse anche dal punto di vista quantitativo per ragioni che vanno dalla mancanza di risorse finanziarie adeguate alla difficoltà di acquisire, tramite concorso, figure di specialisti IT che vogliano andare a lavorare negli enti locali. A questo si aggiunge la volontà di voler supportare la crescita delle competenze digitali di chiunque operi all’interno delle amministrazioni locali, cronicamente in numero insufficiente rispetto alle necessità e a quanto previsto dalle piante organiche: basti ricordare come, in base a dati di IFEL, i Comuni abbiano perso, in 15 anni, un terzo dei dipendenti, passando da 480 mila unità nel 2007 a 315 mila nel 2021.
L’offerta formativa dell’Accademia e le partnership istituzionali
L’Accademia punta, quindi, a diventare un punto di riferimento per lo sviluppo delle competenze sulla trasformazione digitale per i Comuni: ci siamo dati l’obiettivo di tradurre gli input normativi e tecnici di settore in prassi formative centrate sui processi, intercettando i fabbisogni formativi nel tempo attraverso un’azione di ascolto e confronto continuo e valorizzando le competenze e buone pratiche esistenti in molti Comuni.
L’offerta dell’Accademia (www.accademiacomunidigitali.it) è strutturata in un catalogo formativo che vuole funzionare da strumento di orientamento per riconoscere i gap e gli interessi rispetto alla trasformazione digitale da parte dei dipendenti pubblici. Si basa su una strutturazione di contenuti pensata anche per i non addetti ai lavori, ed è organizzato per aree, temi di interesse, obiettivi formativi (corsi), focus specifici e target.
Le aree sono sette: Introduzione alla trasformazione digitale, Organizzazione e gestione dei processi per la trasformazione digitale, Servizi digitali, Dati e interoperabilità, Sicurezza informatica e protezione dei dati personali, Infrastrutture digitali e cloud e Smart area e servizi digitali territoriali avanzati. Il Catalogo formativo nasce dall’inizio come dinamico e flessibile, la cui strutturazione in corso d’opera avviene attraverso un processo di progettazione partecipata già iniziata con una serie di incontri dal vivo e virtuali con operatori comunali, che genera ipotesi di lavoro costruite e validate a livello strategico e operativo.
I corsi dell’Accademia non si rivolgono solo al personale operante nei sistemi informativi o agli RTD ma sono, bensì, aperti a tutti i dipendenti e collaboratori di Comuni, Unioni di Comuni, Città metropolitane e loro partecipate e integrano, con contenuti di maggiore dettaglio e maggiormente orientati al target degli enti locali, la formazione sulla competenza digitale di base offerta dal Syllabus. I corsi progettati nell’ambito dell’Accademia si basano sulle linee di sviluppo del Piano triennale per l’informatica e offrono un approfondimento operativo/giuridico esplicitamente orientato agli enti territoriali. L’attestazione delle competenze acquisite attraverso la partecipazione ai corsi avviene attraverso lo standard degli open badge: ogni corso produce una certificazione al completamento dello stesso, in base ai criteri stabiliti,
Uno degli elementi di maggiore valore dell’Academia è che, dall’inizio, nasce in partnership con i principali attori istituzionali competenti in materia: oltre al fondamentale contributo del DTD, che insieme ad ANCI ne indirizza l’orientamento strategico, fanno parte dell’iniziativa l’AgiD, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e PagoPA, e stiamo lavorando affinché altri se ne aggiungano nell’immediato futuro. Sono partnership non formali ma squisitamente operative: questi enti stanno già progettando e realizzando con ANCI corsi che, prossimamente, verranno resi disponibili all’interno del catalogo dell’Accademia, dove attualmente è possibile trovare i corsi dell’area “Introduzione alla trasformazione digitale”. Oltre a quelli realizzati con i partner istituzionali, gli altri corsi saranno prodotti con la collaborazione di docenti che ANCI sta scegliendo dopo aver pubblicato un avviso di selezione ad hoc.
L’offerta formativa è prettamente on line, ma sono previsti anche alcuni momenti in presenza, come nel caso di alcuni appuntamenti che stiamo organizzando in occasione della prossima Assemblea annuale ANCI che si svolgerà a Torino dal 20 al 22 novembre 2024.