I 18 mesi indicati nel decreto per l’attuazione delle regole tecniche da parte delle PA non sono una semplice scadenza: sono il frutto di una pianificazione con cui abbiamo costruito le condizioni per il raggiungimento dell’obiettivo.
La strategia si basa su quattro elementi fondamentali:
· la presenza di committment governativo. Il ministro Madia ha compreso l’importanza del cambiamento e ha proceduto subito con l’emanazione dei decreti attuativi che ancora mancavano. L’impegno sul decreto per il documento informatico è un esempio emblematico;
· l’architettura organica che abbiamo costruito con queste regole tecniche e la normativa sulla conservazione e il protocollo informatico, e la coerenza dell’approccio che si realizza come completamento delle azioni su SPID, Indice Pubblico delle Amministrazioni e i progetti strategici della fatturazione elettronica e dei pagamenti elettronici;
· il perseguimento della totalità del switch-off, affiancando al controllo sugli obblighi di legge efficaci azioni di supporto come la costruzione di servizi centralizzati per le realtà meno complesse;
· il coinvolgimento di tutti gli stakeholder (amministrazioni, imprese, società civile) sia in fase di progettazione sia di attuazione, sapendo che la gestione dei feedback è fondamentale per ottenere allo stesso tempo ampiezza e velocità nell’attuazione.
Soprattutto questo ultimo elemento è chiave per l’efficacia del monitoraggio del progetto, la cui governance è affidata ad un Comitato di Gestione a cui partecipano prima di tutto ANCI e CISIS per i comuni e le regioni, con un approccio già collaudato e che obbliga tutti a misurarsi con indicatori ed evidenze obiettive degli stati avanzamento. Non per punire chi sta indietro, ma per capire e risolvere i problemi che impediscono il raggiungimento degli obiettivi.
Sapere che l’obiettivo è di tutti, che vinciamo solo lavorando in squadra è uno degli ingredienti del successo.