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App IO, tutte le nuove funzioni: così cambia il rapporto con la PA



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L’App IO si evolve in un sistema di identità digitale avanzato, introducendo l’accesso rapido annuale con SPID o CIE e migliorando l’interazione con la PA. Novità come la gestione del logout da PC, le notifiche per cambio di residenza e il decreto di cittadinanza, insieme all’imminente IT-Wallet, promettono un’ulteriore digitalizzazione dei servizi pubblici

Pubblicato il 7 mar 2024

Patrizia Saggini

avvocata, esperta di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione



patente digitale

L’App IO, nata come canale di accesso unificato ai servizi della PA, sta evolvendo sempre più in un vero e proprio sistema di identità digitale, capace di facilitare l’interazione tra cittadini e enti pubblici.

Le recenti novità introdotte a fine gennaio, tra cui l’accesso rapido e le ricevute di pagamento, non fanno che accrescere la sua funzionalità e la sua efficacia. E nel futuro dell’App IO si intravedono ulteriori opportunità di sviluppo ed evoluzione.

Semplificazioni per l’accesso con SPID e CIE

La nuova modalità di accesso rapido prevede la possibilità di autenticarsi con SPID o CIE solo 1 volta all’anno, superando l’attuale modalità di identificazione che richiede sempre agli utenti l’inserimento delle proprie credenziali di identità digitale ogni 30 giorni.

La novità permetterà ai cittadini di accedere più velocemente ai servizi degli enti locali o nazionali integrati su IO, sfruttando la possibilità di entrare in app con il solo riconoscimento biometrico (volto o impronta) o codice di sblocco numerico.

La nuova funzionalità permetterà di gestire in app le operazioni legate a un servizio pubblico attraverso un’esperienza utente ancora più semplice e veloce. L’accesso rapido, infatti, è un’evoluzione che risponde concretamente all’esigenza espressa dagli utenti di poter accedere a IO in modo più immediato, rendendo così l’app dei servizi pubblici uno strumento ancora più vicino ai bisogni delle persone.

Allo scadere dei 30 giorni dall’ultimo accesso in app tramite la propria identità digitale, l’utente potrà scegliere di proseguire con l’accesso rapido oppure di mantenere il login ogni mese.

Nel primo caso, il cittadino potrà entrare su IO con il solo riconoscimento biometrico (se abilitato sul proprio dispositivo) o codice di sblocco per i successivi 365 giorni utilizzando l’app con delle sessioni brevi, della durata di 15 minuti; al termine di ogni sessione, l’utente verrà informato da una schermata attraverso la quale potrà rinnovarla continuando a navigare sull’app.

Gestione dell’accesso all’App da PC

Contestualmente, è stata introdotta anche la possibilità per gli utenti – in caso di smarrimento o furto del dispositivo su cui è installata l’app IO – di effettuare il logout dal web e impedire l’accesso ai propri dati, da questo link.

Entrando con le credenziali SPID / CIE si potrà bloccare una sessione aperta o bloccare l’accesso (nel caso di furto di dispositivo o di identità)

Notifiche per cambio di residenza

Con la Circolare n. 3/2024 del Ministero dell’Interno è stato reso noto che sono state attivate le notifiche su App IO delle informazioni riguardanti lo stato dei

procedimenti anagrafici gestiti con ANPR.

La circolare stessa invita i Sindaci a seguire le indicazioni (date con circolari precedenti) per riscontrare le istanze online presentate dai cittadini attraverso il portale ANPR e più in generale sulla necessità di assicurare il rispetto del termine di due giorni lavorativi previsto dalla normativa anagrafica per registrare le dichiarazioni anagrafiche presentate dai cittadini, fermo restando l’obbligo di procedere ai previsti controlli nei successivi 45 giorni.

Cosa cambia per il cittadino

A questo punto cosa cambia per il cittadino?

Su App IO si trova un servizio denominato “Cambio di residenza” sotto il dominio del Ministero dell’Interno, e potenzialmente i quasi 8000 Comuni italiani possono avere reso disponibile lo stesso servizio, proprio in base a quanto previsto nel Catalogo dei servizi di App IO, pubblicato da PagoPA lo scorso anno.

Nello scenario attuale, ANPR invia diverse notifiche: accettazione inoltro pratica, pratica accolta con riserva, accolta con esito definitivo); mentre il Comune invia su App IO la notifica finale di chiusura pratica.

Sorge spontanea la domanda: chi è il soggetto giuridico che è titolare ad inviare la notifica?

il gestore della Piattaforma (ANPR e quindi il Ministero) o il Titolare del procedimento, cioè il Comune presso cui è stata presentata la richiesta?

Forse per non ingenerare confusioni nei cittadini, potrebbe essere necessaria una razionalizzazione dei servizi, nella misura in cui ci sono più enti coinvolti, o addirittura – come in questo caso – più piattaforme.

Notifica del decreto di cittadinanza da parte della Prefettura

Dal 1 febbraio sono disponibili su App IO le notifiche del Decreto di Cittadinanza, tramite il servizio SEND; il Ministero dell’Interno ha pubblicato una circolare in cui illustra i passaggi della notifica e i successivi adempimenti del destinatario, che deve perfezionare l’iter di concessione della cittadinanza con il giuramento presso il Comune di residenza.

Però si vede che siamo ancora lontani da un vero e proprio “citizen journey”, quando nella circolare si afferma che “il cittadino deve recarsi negli uffici comunali con la copia cartacea del decreto.”

Sarebbe necessario che il processo fosse rivisto in modo capillare e che ci fosse un collegamento tra la notifica del decreto e il successivo appuntamento, sempre utilizzando lo strumento di App IO.

Da questo punto di vista, occorre più consapevolezza delle potenzialità dell’app IO per lo snellimento e l’efficientamento dei processi, da parte degli enti centrali e dei Comuni.

Nuovo portafoglio di identità digitale IT-Wallet

Il progetto italiano IT Wallet nasce dall’Unione Europea e ha l’obiettivo di garantire il diritto di ogni persona con una carta d’identità nazionale di avere un’identità digitale riconosciuta ovunque nell’UE, che costituisce un modo semplice e sicuro di controllare quante informazioni ognuno di noi desidera condividere con i servizi che richiedono la condivisione di informazioni.

Uno strumento che funziona tramite portafogli digitali disponibili su applicazioni per telefoni cellulari e altri dispositivi per:

  • identificarsi online e offline
  • conservare e scambiare informazioni fornite dai governi, ad esempio nome, cognome, data di nascita, cittadinanza
  • conservare e scambiare le informazioni fornite da fonti private affidabili
  • utilizzare le informazioni per confermare il diritto di soggiornare, lavorare o studiare in un determinato Stato membro.

Da qui ha origine l’IT-Wallet italiano, introdotto dal recentissimo D.L. 2 marzo 2024, n. 19, di cui l’art. 20 ha introdotto il nuovo art. 64-quater nel D. Lgs. 82/2005, con cui si istituisce il Sistema di portafoglio digitale italiano – IT-Wallet.

In particolare, Il Sistema IT-Wallet è costituito da una soluzione di portafoglio digitale pubblico (IT-Wallet pubblico), resa disponibile mediante il punto di accesso telematico di cui all’articolo 64-bis, nonche’ da soluzioni di portafoglio digitale private (IT-Wallet privato), rese disponibili dai soggetti privati interessati, previo accreditamento da parte dell’AgID, al fine di valorizzare e rafforzare l’interoperabilità tra le banche dati pubbliche attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).

Fino alla piena funzionalità dell’IT Wallet sono rese disponibili, a richiesta, attraverso l’app IO, le versioni digitali della Tessera sanitaria – Tessera europea di assicurazione di malattia (TS/TEAM), della patente di guida mobile e della Carta europea della disabilità; la verifica di validità delle versioni digitali sarà consentita, anche a soggetti terzi, sempre mediante funzionalità dell’app IO.

Il formato digitale sia della Tessera Sanitaria e sia della patente di guida avranno la stessa validità del documento fisico.

Inoltre è previsto che entro il 30 giugno 2025 saranno disponibili presso ANIS (Anagrafe scolastica) tutti i dati dei titoli di studio conseguiti.

Le linee guida per l’attuazione del nuovo portafoglio

Per l’attuazione del nuovo portafoglio, saranno approvate apposite linee guida, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della nuova normativa, che definiscono:

  • le caratteristiche tecniche e le modalità di adozione dell’IT-Wallet pubblico e delle soluzioni di IT-Wallet privato da parte di cittadini e imprese, nonche’ la tipologia di servizi resi disponibili dalle soluzioni IT-Wallet;
  • le modalita’ di accreditamento presso l’AgID dei soggetti privati fornitori delle soluzioni IT- Wallet privato;
  • i servizi resi disponibili alle pubbliche amministrazioni e ai soggetti privati accreditati, sia in qualita’ di erogatori di servizi, sia in qualita’ di erogatori di attestazioni elettroniche relative a prerogative, caratteristiche, licenze o qualità di persone fisiche e giuridiche, per il tramite della piattaforma di cui all’articolo-50-ter;
  • gli standard tecnici adottati per garantire interoperabilità del Sistema IT-Wallet con le banche dati e i sistemi informativi della pubblica amministrazione e dei soggetti privati accreditati, inclusa la piattaforma di cui all’articolo 50-ter, anche al fine di garantire la compatibilita’ dell’IT-Wallet pubblico e delle soluzioni di IT-Wallet privato con precedenti sistemi di identità digitale e con i relativi sistemi di autenticazione per l’accesso in rete già predisposti;
  • le misure da adottare sul piano tecnico e organizzativo per assicurare livelli di affidabilità, disponibilità e sicurezza adeguati al Sistema IT-Wallet;
  • le modalità per la messa a disposizione del codice sorgente di tutte le componenti dell’IT- Wallet pubblico e delle soluzioni di IT-Wallet privato, ai sensi dell’articolo 69.

È anche prevista l’emissione di un decreto con cui saranno definiti:

  • i compiti e le funzioni dei soggetti che dovranno sviluppare l’infrastruttura dedicata, cioè Poligrafico dello Stato e PagoPA S.p.A.,
  • la data a decorrere dalla quale l’IT-Wallet pubblico è reso disponibile, nonchè il termine entro il quale i soggetti di cui all’articolo 2, comma 2 (quindi Pubbliche Amministrazioni e gestori di pubblico servizio) sono tenuti a rendere disponibili i dati e i documenti relativi a prerogative, caratteristiche, licenze o qualità di persone fisiche e giuridiche sotto forma di attestazioni elettroniche ovvero a rendere disponibili i dati e i documenti per la generazione di attestazioni elettroniche, nonchè ad avvalersi delle attestazioni elettroniche presenti nelle istanze e nelle dichiarazioni formulate nei loro confronti con esenzione dei controlli di cui al capo V del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (le autocertificazioni).

L’IT-wallet e la completa attuazione del principio “once only”

Quindi sarà con l’IT-wallet la completa attuazione del principio “once only”, con cui le dichiarazioni e le istanze saranno rese dai cittadini non sulla base di moduli compilati in modo manuale, inserendo sempre gli stessi dati, ma avvalendosi di ciò che è contenuto nel proprio “portafoglio elettronico”.

Sembra che le prime sperimentazioni siano disponibili a partire dal prossimo mese di giugno, e su questo c’è molta curiosità e molta attesa, soprattutto per la completa dematerializzazione dei documenti di identità.

Conclusioni

Certo è che App IO si dimostra sempre più uno strumento insostituibile e che deve poter raggiungere tutti i cittadini, anche attraverso azioni di alfabetizzazione digitale mirate su diverse fasce di popolazione.

E si auspica anche che – proprio attraverso le funzionalità dell’IT-Wallet – sia possibile con App IO non solo ricevere notifiche e pagamenti, ma anche presentare istanze.

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