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Con lo SPID Professionale, più efficienza per imprese e professionisti

Per chi è pensato SPID Professionale e quali vantaggi derivano dal suo uso: una breve panoramica su questo prezioso strumento di Identità digitale all’insegna di autonomia, efficienza, sicurezza, riservatezza e comodità

Pubblicato il 30 Lug 2021

Pasquale Chiaro

Head of Product Marketing di InfoCert - Tinexta Group

InfoCert

L’utilizzo di SPID è cresciuto esponenzialmente nel 2020, tanto da registrare oltre 20 milioni di identità attive, rispetto ai 5 milioni registrati a fine 2019. Un trend confermato anche dai dati del primo semestre del 2021, in cui si registrano più di 6 milioni di identità attivate. Questo risultato equivale a più del 60% delle identità digitali attivate nell’intero anno 2020, che è stato l’anno record per le attivazioni di SPID. Per i cittadini è ormai uno strumento indispensabile, ad esempio, per richiedere bonus governativi o consultare posizioni previdenziali e contributive, ma anche per accedere all’APP IO diventata popolare nei mesi scorsi soprattutto per l’ottenimento del Cashback di Stato.

Anche nel mondo del lavoro SPID è sempre più utilizzato: sta anzi diventando una delle modalità preferite da imprese e professionisti per accedere – in primis – ai servizi online della Pubblica Amministrazione. Perché allora non prevedere una versione di SPID esclusivamente ad uso professionale, che consenta cioè di gestire le attività lavorative senza dover ricorrere a un’utenza personale per la burocrazia d’ufficio?

Il caso InfoCert

Per questo, InfoCert ha reso disponibile un’identità digitale dedicata proprio a chi deve utilizzare l’account SPID, magari per esigenza o richiesta dell’eventuale organizzazione di appartenenza, per scopi lavorativi: SPID InfoCert ID Professionale garantisce un’autenticazione univoca e sicura poiché contiene informazioni sulla persona fisica che ne è titolare, ma – al contempo – ne qualifica un utilizzo esclusivamente professionale.

La possibilità di disporre di un account professionale può rendere più efficiente l’operatività di imprese e professionisti in molteplici contesti lavorativi: lo dimostrano già diversi casi d’uso nei reparti amministrativi di grandi aziende o all’interno di studi associati di avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro. Grazie allo SPID Professionale ogni dipendente può, infatti, svolgere il proprio lavoro nei rapporti con terzi e la Pubblica Amministrazione non solo in totale autonomia ma anche in piena sicurezza, dal momento che i due livelli di autenticazione previsti (password e OTP) garantiscono il massimo rispetto della privacy e dei dati personali.

Come richiedere SPID Professionale

Inoltre, l’identità digitale professionale è accettata anche da tutti quei portali della PA che richiedono solamente lo SPID Personale diventando, in pratica, una chiave di accesso ancora più comoda perché unica. Ma come ottenere SPID InfoCert ID Professionale? Semplicissimo e rapido. Si può richiedere di persona presso gli InfoCert Point e i partner convenzionati. Oppure da remoto e completamente online nelle modalità già previste da InfoCert per il rilascio di InfoCertID, lo SPID Persona Fisica per uso privato: tramite video riconoscimento web, con l’assistenza di InfoCert, oppure in completa autonomia se si possiede già una Firma Digitale o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Il rilascio è, peraltro, pressoché immediato, visto che non serve alcuna certificazione societaria (es. visura camerale) giacché lo SPID professionale non contiene informazioni sull’entità giuridica. Ultimo ma non da meno, la customer experience è ottima. L’autenticazione di secondo livello può avvenire in tre modi: con un semplice tocco dello schermo alla ricezione di una Notifica Push sullo smartphone; inquadrando un QR Code con la fotocamera del proprio dispositivo; o, infine, scegliendo di ottenere l’OTP (One Time Password) accedendo all’applicazione MyInfoCert che, peraltro, consente di gestire facilmente e contemporaneamente tutti i propri account SPID professionali e privati.

Per maggiori informazioni.

L’articolo è parte di un progetto di comunicazione editoriale che Agendadigitale.eu sta sviluppando con il partner InfoCert

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