Con gli schemi di convenzione Agid per l’adesione dei privati a Spid completa un passaggio fondamentale per la diffusione del sistema identità digitale al di fuori della pubblica amministrazione.
La disponibilità degli schemi di convenzione consente al mercato di offrire servizi in rete accessibili tramite le credenziali SPID. Vediamo le possibili conseguenze.
Per una corretta contestualizzazione del tema è utile ricordare che in SPID i soggetti coinvolti sono i Gestori delle identità digitali (IdP), i gestori degli attributi qualificati, i fornitori pubblici o privati, di servizi e i titolari delle credenziali SPID rilasciate dagli IdP. Le pubbliche amministrazioni già all’inizio delle attività nel marzo 2016 hanno iniziato a fornire servizi in rete accessibili tramite SPID. Il D.Lgs 217/2017 che ha modificato e integrato il Codice dell’amministrazione digitale ha stabilito che “Le pubbliche amministrazioni in qualità di fornitori dei servizi, usufruiscono gratuitamente delle verifiche rese disponibili dai gestori di identità digitali e dai gestori di attributi qualificati” (art. 64, comma 3-bis).
Questa regola associata alla indicazione istituzionale agli IdP di rilascio gratuito delle credenziali ai cittadini rende fondamentale per la sostenibilità economica del progetto la tariffazione che devono applicare gli IdP quando è un soggetto privato a richiedere le verifiche a loro carico.
L’AgID aveva già emesso sul tema la Determinazione 239/2016 del 4 ottobre 2016 ma l’assenza di un tariffario allegato a questo documento lo rendeva di fatto inapplicabile.
LEGGI COSA E’ SPID E A CHE PUNTO E’
Gli schemi di convezione Agid per i privati
L’analisi della Determinazione 366/2017 (ossia gli schemi di convenzione di cui sopra) consente di evidenziare alcuni elementi importanti nel ciclo di vita dello SPID.
La Determinazione è composta di alcuni allegati:
- schema di convenzione tra AgID e l’IdP;
- schema di convenzione tra AgID e il fornitore di servizi privato (SP);
- un addendum alla convenzione che ribadisce le regole del circuito SPID;
- lo schema di contratto per l’autenticazione delle credenziali SPID tra IdP e SP;
- caratteristiche degli indicatori di qualità e livelli di servizio per gli IdP;
- corrispettivi per il servizio di autenticazione SPID.
E’ evidente che quest’ultimo è l’allegato che merita un’analisi un po’ più approfondita.
Nell’allegato sono definiti:
Autenticazione | il processo con cui il Fornitore di Servizi chiede di ricevere dal Gestore dell’Identità digitale l’ID SPID e l’anagrafica (Codice Fiscale, Nome, Cognome, Sesso, Data di Nascita, Luogo di Nascita) |
Registrazione | il processo con cui il Fornitore di Servizi chiede di ricevere dal Gestore dell’Identità digitale l’ID SPID, l’anagrafica e tutti gli ulteriori attributi |
Utenti unico | La persona fisica o giuridica che utilizza la propria identità digitale SPID per accedere una o più volte ad un servizio in rete |
I corrispettivi sono suddivisi in due tabelle:
Tabella “A” – Registrazione (tutti gli attributi)
Taglia | Utenti unici Inclusi | Costo fisso (*) | Costo extra (*) |
A consumo | 0 | 0€ | 4,0 € |
Small | 50 K | 150 K€ (3,0 €) | 3,5 € |
Medium | 250 K | 650 K€ (2,6 €) | 3,0 € |
Large | 500 K | 1,0M€ (2,0 €) | 2,5 € |
Extra Large | illimitati | 2,0 M€ | n.a. |
Tabella “B” – Autenticazione (solo Id SPID + anagrafica)
Taglia | Utenti unici Inclusi | Costo fisso (*) | Costo extra (*) |
A consumo | 0 | 0 € | 1,2 € |
Small | 50K | 50 K€ (1,0 €) | 1,2 € |
Medium | 250 K | 200 K€ (0,8 €) | 1,0 € |
Large | 500 K | 300 K€ (0,6 €) | 0,8 € |
Extra Large | illimitati | 800 K € | n.a. |
L’allegato precisa che gli importi sono stati proposti con un comunicazione dagli IdP del settembre 2017.
L’allegato propone anche un meccanismo di incentivazione all’ingresso dei SP privati nel sistema e accelerare l’avvio dell’erogazione del servizio di autenticazione. In parallelo si sviluppa la realizzazione del modello di fatturazione a regime tra IdP e SP.
Le tariffe
Tale meccanismo è basato è su uno schema di pricing semplificato per 24 mesi dalla sottoscrizione della convenzione con AgID.
Questo pricing è con tariffa annua flat pari a 500.000 € per 1.500.000 utenti per anno. Sopra la soglia il singolo utente è quotato 0,2 €/anno.
La fatturazione tra fornitori di servizi e IdP è direttamente gestita tra loro e che la tariffa è a favore dell’IdP che ha effettuato l’autenticazione, visto che non ci può essere discriminazione tra IdP da parte del fornitore dei servizi.
La prima cosa che salta all’occhio è il livello alto del pricing anche durante la fase nella quale si applica il meccanismo di incentivazione.
Considerando che le tariffe sono proposte direttamente dagli IdP si può ipotizzare un loro modello economico basato su fornitori di servizi con elevata prospettiva di utenza e con un obiettivo interno di sostituzione del loro controllo accessi proprietario con SPID.
Scenari futuri servizi Spid dei privati
In mancanza di quest’ultima ipotesi è difficile pensare che le organizzazioni private si facciano carico della sostituzione del loro sistema di autenticazione che in molti casi è ampiamente più economico di quanto richiesto da SPID.
Comunque questo modello economico, finalmente stabilito, si confronta con il mercato. I prossimi mesi saranno fondamentali per verificare la sua capacità di garantire un equilibrio economico al sistema SPID ad oggi totalmente sostenuto dagli IdP.
I candidati a tale obiettivo possono essere le grandi utilities che possono reingegnerizzare i processi gestionali interni ed esterni, le assicurazioni dirette che possono completare i procedimenti totalmente in rete. Per il sistema finanziario può essere appetibile la possibilità di usufruire della certezza dell’identità del titolare in alcuni procedimenti critici come l’adeguata verifica nell’ambito della normativa antiriciclaggio.
Certamente le tariffe non sono scolpite nella pietra e al cambiamento delle condizioni del mercato gli IdP potranno proporre ad AgID delle tariffe più basse o più articolate.