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Usare Carta d’identità elettronica (Cie) online ora è facile: la nostra guida



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Adesso possiamo usare la Carta d’identità elettronica come Spid, ossia anche solo con codici da inserire. Senza doverla tenere in mano e provare (faticosamente) a leggerla via Nfc dagli smartphone. Vediamo come fare e i limiti che ci sono ancora

Aggiornato il 29 mag 2023

Alessandro Longo

Direttore agendadigitale.eu

Andrea Tironi

Project Manager – Digital Transformation



carta identità elettronica

Finalmente è arrivata la svolta: ora anche CIE permette l’accesso di livello 1 e 2. In termini non tecnici: possiamo usare la Carta d’identità elettronica come Spid, ossia anche solo con codici da inserire. Senza doverla tenere in mano e provare (faticosamente) a leggerla via Nfc dagli smartphone. Come anticipato da Agendadigitale.eu a ottobre 2022.

Da maggio inoltre è possibile usare questa modalità su tutte le PA che supportano l’accesso con Cie; è finita insomma la sperimentazione iniziale che prevedeva solo Roma e Genova.

La novità della Carta di identità elettronica usabile come Spid

I più attenti avevano già provato ad accedere all’ambiente di collaudo qualche tempo fa al link https://collaudo.idserver.servizicie.interno.gov.it/idp/ ma ovviamente era riservato a pochi addetti ai lavori.

Invece da oggi dal sito istituzionale Carta Identità tutti possono richiedere le credenziali di livello 1 e 2 quindi utilizzarle per l’accesso con app CieID e QRCode, come si fa con SPID.

All’inizio per usare la CIE serviva un lettore da PC e un complesso meccanismo di installazione del cie middleware (complesso si intende per la maggior parte dei cittadini). Poi è arrivata la prima semplificazione: la possibilità di leggere la CIE da smartphone con l’app CieID. Sicuramente più semplice ed efficace, anche se non immune da difficoltà derivanti dall’NFC e dal suo utilizzo.

Infine, oggi, siamo arrivati al livello di semplificazione massimo: CIE paragonabile a SPID come utilizzo, quindi senza bisogno di usare il token (la lettura fisica della carta) se non a livello 3.

Come attivare la possibilità di usare la Cie con codici soltanto

Come si può quindi attivare livello 1 e 2?

Accedendo al sito Carta identità si vedono le due opzioni:

“Attiva le credenziali” è la sezione che interessa, che permette di abilitare l’accesso di livello 1 e 2.

Ci sono due modalità, come spiega anche il sito:

  1. senza lettura della Carta: bisogna avere a portata di mano il codice fiscale, il numero di serie della CIE e la prima metà del codice PUK. Chi l’ha smarrito può recuperarlo;
  2. con lettura della Carta (livello 3): oltre alla Carta, bisogna avere il codice PIN (per registrare la carta), uno smartphone dotato di tecnologia NFC con installata l’app CieID o un computer con lettore di smart card sul quale c’è installato il Software CIE. Se abbiamo smarrito il Pin possiamo farne un altro con l’app e il Puk. Se abbiamo già registrato la carta con il pin non ci viene richiesto per attivare i nuovi livelli 1 e 2.

La prima modalità è usabile solo se abbiamo fornito al Comune o al Consolato, in fase di richiesta della CIE, il numero di cellulare.

La nostra scelta è stata quella di usare l’APP CieID, la seconda modalità:

cliccando su “Entra con CIE” e utilizzando la CIE fisica.

Per proseguire è stato necessario prima di tutto aggiornare l’App CieID all’ultima versione, che rende disponibili tutte le funzionalità anche di livello 1 e 2.

Una volta quindi aggiornato l’app e cliccato su “Entra con CIE” nell’immagine sopra indicata, viene richiesto di:

  • confermare il proprio numero di cellulare mediante otp inviato via messaggio sms
  • confermare la propria email mediante otp inviato via email
  • indicare la nuova password

Al che è possibile decidere se ricevere il codice OTP sull’APP CieID o via sms in caso di accesso di livello 2 (come ad esempio per l’App PosteID)

A questo punto il giro è completato, come evidenziato dal report finale.

Come usare la Carta come con Spid

Da questo momento laddove il servizio è abilitato all’accesso di livello 1 e di livello 2, è possibile collegarsi mediante qrcode o mediante otp, come si fa abitualmente con gli identity provider SPID. Un primo test si può fare direttamente sul sito della carta di identità elettronica . Andando sul sito della Carta, in alto a destra si trova il tasto “ACCEDI” e qui si può provare ad entrare con credenziali di livello 2 (nome utente, password e one time password generata su smartphone); una comoda alternativa è inquadrare il QRCODE del sito con l’app Cie ID. Allo stesso modo possiamo entrare negli altri siti pubblici abilitati.

Da quello della Carta a questo punto possiamo gestire la propria CIE o per vedere i propri accessi con CIE.

Come mostrato sopra. Ad esempio andato in “Elenco accessi con “Entra con CIE” è possibile vedere gli utilizzi:

Dove possiamo usare l’accesso con Cie

Bisogna insomma vedere se il sito o il servizio della PA supporta Entra con Cie, con il relativo pulsante. Se sì, supporterà tutti i livelli, compreso questi nuovi che sono analoghi a Spid per utilizzo.

Va però detto che le PA “Entra con Cie” sono di numero inferiore – non comunicato per altro – rispetto a quelle che accettano Spid, per il momento.

In conclusione

Il sito è ben fatto, oltre a gestione accessi, permette la gestione della CIE e la gestione dei dispositivi associati. Il tutto in maniera semplice, chiara, pulita, senza tanti fronzoli.

Ora la palla passa a Poligrafico e Zecca dello Stato, che deve comunicare la possibilità ai cittadini, ai cittadini stessi che dovrebbero richiedere Livello 1 e 2, e alle PA che devono passare i loro servizi a questa possibilità (ad oggi infatti i pulsanti “Entra con CIE” permettono ancora solo il livello 3, quindi vanno aggiornati a livello 1 e 2).

Infine, alla politica. Ora la convergenza tra SPIE e CIE è praticamente avvenuta tecnicamente e forse è più vicina anche nella realtà.

Pubblicato il 31 marzo e aggiornato a maggio con la fine della sperimentazione

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