L’Italia ha l’opportunità di diventare un punto di riferimento in Europa per la digitalizzazione della normativa, con benefici tangibili per la democrazia e la collettività. L’adozione di strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale può rendere le normative più accessibili, trasparenti ed efficienti, colmando il divario tra innovazione tecnologica e sistema legislativo. Il “Manifesto per una normativa a prova di AI”, che nei giorni scorsi abbiamo presentato, rappresenta un passo concreto in questa direzione.
Indice degli argomenti
I benefici della normativa digitale AI per istituzioni e professionisti
Le disposizioni di legge, spesso complesse e di difficile interpretazione, possono diventare più fruibili e analizzabili grazie all’uso di formati machine-readable che ne permettano la fruizione digitale e l’analisi tramite modelli di Intelligenza Artificiale. Questo approccio consentirebbe innanzitutto alle Istituzioni e ai professionisti del diritto di consultare rapidamente i documenti legali di loro interesse e di interagire con essi in maniera efficace. Inoltre, la strutturazione digitale della legislazione permetterebbe di automatizzare processi di conformità e monitoraggio, riducendone i costi e il margine di errore. E, in ultima istanza, anche la cittadinanza beneficerebbe di una normativa digitalmente accessibile, ottenendo una maggiore trasparenza e una migliore comprensione dei propri diritti e doveri.
Lo stato attuale della normativa digitale in Italia
La nostra esperienza ci ha permesso di constatare come il settore legale sia ancora poco coinvolto nella rivoluzione tecnologica che sta trasformando altri ambiti professionali. Tuttavia, l’urgenza di rendere più fruibile la regolamentazione è evidente. Attualmente, gran parte dei testi viene pubblicata in formati obsoleti, non conformi agli standard digitali. Questo rallenta l’efficienza dei processi decisionali e la capacità di rispondere rapidamente alle esigenze della società.
Alcune autorità hanno già intrapreso iniziative significative in questa direzione. Ad esempio, il Senato italiano è la prima Camera nazionale ad emanare alcuni testi in formati machine-readable e il portale Normattiva pubblica in formato machine-readable tutti i testi della Gazzetta Ufficiale, ma rappresentano soltanto la punta dell’iceberg. Per garantire una reale fruibilità e interoperabilità delle leggi, è necessario un impegno più ampio che coinvolga anche le autorità indipendenti e le pubbliche amministrazioni locali. Inoltre, è fondamentale che l’adozione di standard digitali venga accompagnata da un aggiornamento delle competenze dei professionisti del diritto, affinché possano sfruttare appieno le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica.
Vantaggi di un processo legislativo basato sulla normativa digitale
L’adozione di un processo legislativo digitale e standardizzato porterebbe numerosi benefici. Tra questi, una maggiore efficienza nella governance, la riduzione del rischio di errori normativi e una migliore coerenza tra le varie disposizioni di legge. Inoltre, la possibilità di analizzare e prevedere l’impatto delle regolamentazioni grazie all’AI permetterebbe una gestione più efficace e dinamica, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti sociali ed economici. Questo approccio favorirebbe anche una maggiore inclusione dei cittadini, migliorando la chiarezza e la fruibilità delle informazioni.
I rischi della mancata adozione della normativa digitale
In un contesto in cui la tecnologia sta ridefinendo il nostro modo di vivere e lavorare, è essenziale che anche il settore normativo colga questa opportunità. Se non agiamo ora, rischiamo di trovarci in una situazione in cui gli operatori del diritto e i cittadini si rivolgono a strumenti di mercato poco affidabili e non pensati per questa finalità, con il pericolo di basare le proprie decisioni su informazioni errate. La modernizzazione della legislazione, invece, garantirebbe maggiore sicurezza e trasparenza, favorendo una democrazia più inclusiva e un mercato più competitivo, in cui le imprese possano operare con maggiore certezza del diritto e ridurre i costi legati alla compliance.
Collaborazione necessaria per l’implementazione della normativa digitale
Affinché questa trasformazione avvenga con successo, è necessaria una stretta collaborazione tra Istituzioni, aziende tecnologiche, Università e settore privato. È fondamentale creare un ecosistema normativo interoperabile, accessibile e aggiornabile in tempo reale, capace di rispondere in modo proattivo alle sfide del futuro.
Considerata la velocità dell’innovazione, è cruciale agire con tempestività per garantire un adattamento ai cambiamenti imposti dalla rivoluzione digitale e supportare la competitività di imprese e amministrazioni. L’occasione per fare passi avanti in questa direzione è offerta dalla consultazione pubblica avviata dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) sulle linee guida per l’uso dell’Intelligenza Artificiale nelle pubbliche amministrazioni attualmente in atto. Questo processo rappresenta un’opportunità per coinvolgere tutti gli attori del settore e definire le basi di un sistema normativo digitale efficace e sicuro.
L’Italia ha la possibilità di guidare questa trasformazione e di diventare un modello a livello internazionale. Le Istituzioni e tutti gli operatori interessati devono abbracciare questa sfida con coraggio, collaborando per rendere la legislazione davvero innovativa e fruibile. L’investimento in questa direzione non solo rafforzerebbe il sistema legislativo, ma creerebbe nuove opportunità di sviluppo economico e tecnologico per il Paese. Molti rappresentanti delle Istituzioni hanno già espresso il loro appoggio al Manifesto. Disponiamo delle competenze accademiche, giuridiche e tecnologiche, nonché della consapevolezza necessaria per essere pionieri e guida per l’intero continente. Il momento di agire è ora.