Il commento

La burocrazia frena gli utenti della Pa digitale

Un rapporto del Censis uscito venerdì denuncia che l’uso di eGov in Italia è ancora al palo. I motivi sono numerosi, ma viene sottovalutata la scarsa usabilità dei servizi

Pubblicato il 10 Dic 2012

belisario-121110231620

Si legge nel 46esimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese 2012: “ci si sarebbe aspettato un incremento dell’uso di servizi eGovernment da parte dei cittadini, ma questo non e’ avvenuto: sono ancora pochi i cittadini che si rivolgono alla Pa passando dal web. Ci si scontra con alcuni limiti strutturali”.

“La progressiva digitalizzazione della Pubblica Amministrazione presuppone, infatti, che da una parte le amministrazioni strutturino i servizi in questo senso, dall’ altra che i cittadini siano in grado di fruirne facilmente. Affinché ciò avvenga, servono un’adeguata alfabetizzazione informatica, il possesso dei necessari strumenti tecnologici e che vi sia la necessità o un incentivo. Sotto questi aspetti la societa’ italiana mostra ancora parecchie disfunzioni. A cominciare dalla scarsa diffusione di Internet tra cittadini e famiglie, per continuare con la diffusione della banda larga su rete fissa, che in Italia tocca il 22,8% della popolazione piazzando il nostro Paese al 29esimo posto”.

Ecco, io credo che certo questo dato possa essere ricollegato anche alla scarsa alfabetizzazione informatica dei cittadini e alla bassissima diffusione della banda tra le famiglie. Ma penso che ci sia qualcosa di più. Probabilmente i servizi online non sono utilizzati perché non sono stati realizzati in modo efficace e, soprattutto, sono stati pensati senza considerare le esigenze dell’utenza

Sotto questo profilo, l’approccio della PA é piuttosto “buro-centrico”: alzi la mano quel cittadino che è stato consultato dalla propria amministrazione nella fase di progettazione del servizio on line.

Non si tratta solo di un errore sotto il profilo metodologico. Le pubbliche amministrazioni e i gestori di servizi pubblici – in base al Codice dell’Amministrazione Digitale – devono progettare e realizzare i servizi in rete mirando alla migliore soddisfazione delle esigenze degli utenti, in particolare garantendo la completezza del procedimento, la certificazione dell’esito e l’accertamento del grado di soddisfazione dell’utente.

Se i cittadini non usano i servizi on line, forse è perché le PA non hanno agito in questo modo.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati