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La vera PA digitale ha i dati al centro: i prossimi scenari

Nell’ambito del percorso di transizione verso il digitale, i Comuni devono affrontare diverse sfide, ma esiste un disegno strategico che abbatte nella pratica le barriere fra gli uffici interni all’ente e le pubbliche amministrazioni

Pubblicato il 21 Dic 2015

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Si stanno creando le condizioni per la transizione verso il digitale della Pubblica Amministrazione italiana: la rete, le nuove tecnologie, la normativa, le linee guida, la strategia per la crescita digitale, le iniziative di sistema a livello nazionale (Spid, PagoPA, Italia Login, ANPR, OpenData), le iniziative per lo sviluppo delle competenze digitali.

A fianco delle iniziative legate alla strategia per la crescita digitale è in corso un’altra importante trasformazione della nostra pubblica amministrazione: il riordino territoriale. Stiamo assistendo ad una redistribuzione delle funzioni fra i diversi livelli di governo locale e ad una trasformazione degli assetti territoriali.

Oggi disporre di un sistema informativo efficiente e completamente digitale è vitale per la trasformazione dei comuni: ora infatti devono passare ad una gestione digitale dei propri documenti e accettare istanze on line in forma digitale entro agosto 2016, così come portare la propria anagrafe delle popolazione in ANPR entro il 2016, ricevere pagamenti attraverso pagoPA e accreditare i cittadini ai propri servizi on line tramite SPID, il tutto nel rispetto di prescrizioni che derivano dalla normativi in materia di trasparenza e in materia di contabilità. Oltre a tutto ciò, il comune potrebbe essere convolto nel processo di riordino, potrebbe entrare a far parte di un’unione o essere al centro di un progetto di fusione.

Esistono due modi per affrontare questa enorme mole di compiti: interpretarli come mero adempimento normativo, o pensarli all’interno di un disegno strategico intelligente, che si configuri come una grande opportunità per ridisegnare il funzionamento della macchina comunale e trasformare i nuovi comuni fusi e le nuove unioni come soggetti attivi per lo sviluppo socio economico dei territori.

Questo mutevole scenario richiede la disponibilità di sistemi informativi innovativi capaci di dare una rappresentazione della conoscenza del territorio che superi i confini amministrativi degli enti: è necessario disporre di strumenti software completamente nuovi che implementino un sistema informativo flessibile, che abbatta le barriere fra gli uffici interni all’ente e fra pubbliche amministrazioni, che garantisca la circolarità del dato, che permetta di rigenerare i processi basandoli interamente sul digitale e che permetta di redistribuire in modo flessibile le funzioni all’interno dei nuovi comuni e delle nuove unioni.

E’ in questo contesto che Dedagroup ICT Network ha deciso la completa riscrittura delle soluzioni dedicate alla pubblica amministrazione locale, mettendo i dati al centro: una PA pronta a gestire le unioni, generando in modo completamente digitale i processi in linea con le norme sul documento informatico, pronta per aprire i dati verso l’esterno e verso le altre pubbliche amministrazioni, con una contabilità progettata sul DL 118, nativamente connessa con i servizi e i dati gestiti a livello centrale, primi fra tutti ANPR, SPID e PagoPA. CiviliaNEXT è il nome della nuova piattaforma con la quale il Network

si propone ai comuni, come cinghia di trasmissione tra il centro e il territorio, attraverso soluzioni tecnologiche, ma soprattutto metodi di lavoro che accompagnino gli enti nella rigenerazione dei processi interni e dei rapporti con cittadini ed imprese. L’uso di una piattaforma di questo tipo apre prospettive importanti, in un momento in cui la PA, nella sua dimensione macro, sta aprendo le proprie banche dati tanto quanto quella locale.

Questo approccio aiuta inoltre le scelte politiche, che potrebbero finalmente basarsi su dati reali, piuttosto che su intuizioni. CiviliaNEXT prevede la possibilità nativa di condividere le fonti esterne, in modo che il Comune possa vedere se stesso in base ai dati prodotti attraverso i propri processi, ma anche quelli delle altre PA, in base alle informazioni che queste gestiscono. Un volume di fuoco decisamente più ampio, nel quale inquadrare policy ad hoc. Secondo noi, un vero elemento di base su cui progettare il riordino territoriale. Fra le diverse azioni di supporto alla transizione verso il digitale, l’ultima nostra iniziativa, realizzata in collaborazione con ANUSCA, è ANPR Next: una soluzione interamente cloud proposta ai comuni anche piccoli per supportare tutte le operazioni di subentro e in grado di supportarli nel delicato compito di ‘pulizia dei dati’: il nostro sistema segnala queste stonature al responsabile dell’anagrafe, che potrà quindi presentare una banca dati pronta per essere inviata ad ANPR.

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