La proposta di legge sulla semplificazione della comunicazione postale, di cui sono primo firmatario insieme ai colleghi deputati del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà, propone di colmare un gap tutto italiano di natura tecnologica che incide inoltre in maniera congrua anche sui costi sostenuti dalla Pubblica Amministrazione (PA).
Le condizioni attuali, che la nostra proposta prova a superare, sono evidenti: la Posta Elettronica Certificata (PEC) è poco adottata per diverse ragioni; l’utilizzo della posta raccomandata tradizionale da parte della PA, d’altro canto, ha un costo annuo medio di 1,5 miliardi di euro.
L’obiettivo è dunque quello di dare spazio allo strumento, peraltro già esistente, della raccomandata elettronica, in modo da abbattere drasticamente quel costo, oggi resosi ancor più insostenibile a causa della impellente necessità dei tagli alle spese pubbliche. Accanto a ciò, vi sono ragioni meramente culturali tali per cui si rende inderogabile il trapasso dall’era della comunicazione cartacea a quella digitale. L’auspicio è che i colleghi deputati e senatori della presente legislatura comprendano la sensatezza di questa opzione e supportino lo spirito e la lettera della nostra proposta di legge.