il consiglio dei ministri ora dovrà modificare il cosiddetto Foia, ovvero l’accesso civico universale. Ne abbiamo parlato tanto, ma per chi non lo sapesse si tratta del nuovo accesso che consente a chiunque, senza dimostrare un interesse legittimo, di chiedere atti della pubblica amministrazione. Trasparenza, lotta alla corruzione, partecipazione alla vita democratica sono i concetti chiave e obiettivi da raggiungere.La prima versione del decreto attuativo non mi soddisfaceva.
Vi erano errori gravi che limitavano di fatto la portata del provvedimento.Il lavoro che ho compiuto per modificare parti sostanziali è stato un lavoro di gruppo. E questo ha pagato. Ricorderete la mia lettera sottoscritta con 16 deputati e associazioni (iwa, Anorc, Associazione Coscioni …). Ma non solo, una fervida attività di un’intera rete di associazioni (come Foia4Italy) ed esperti, sul web e fuori dal web, hanno chiesto a gran voce la modifica di punti pesanti e qualificativi.
Abbiamo chiesto l’eliminazione del silenzio diniego (l’amministrazione deve rispondere al cittadino, e motivare la negazione degli atti), abbiamo chiesto che l’accesso agli atti fosse gratuito, che i limiti all’accesso fossero più chiari e non generici.
Abbiamo voluto puntare anche sulla semplificazione dell’accesso con un unico ufficio/sportello/finestra deputato alla ricezione delle istanze, ma anche ad una semplificazione delle procedure di ricorso, prevedendo un meccanismo stragiudiziale.
Queste ed altre richieste sono state inserite nel parere approvato ieri alla Camera dei Deputati. Un lavoro di squadra che sta dando i suoi frutti. Ora attendiamo le modifiche del Governo. Renzi le ha promesse, il paese le aspetta.