La condivisione da parte di ciascun soggetto pubblico delle informazioni di specifica competenza è una tappa fondamentale nel processo di cambiamento e innovazione della Pubblica Amministrazione perché contribuisce a renderla più trasparente, accessibile e semplice per i suoi utenti: i cittadini e le imprese.
Si tratta di un cambiamento di paradigma nel rapporto fra PA e utenti che si sta ormai progressivamente affermando, superando una visione “unilaterale” di tale rapporto, verso modelli di interazione più partecipati, tipici delle società moderne.
A supportare questo processo sono intervenute anche precise disposizioni normative e regolamentari – su tutti ricordiamo il Codice della Amministrazione Digitale, la disciplina sulla Public Sector Information, le Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informativo Pubblico, pubblicate da AGID, le norme in materia di pubblicità, trasparenza e accesso civico fino al D. Lgs. n. 97/2016 – c.d. Freedom of Information Act – che impongono alle pubbliche amministrazioni di esporre, nei propri siti web, il catalogo dei dati, dei metadati e delle relative banche dati in loro possesso.
Il percorso MEF/Consip sugli Open Data
Facendo proprio l’indirizzo strategico della condivisione dell’informazione, Consip – insieme al MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) suo azionista – ha intrapreso da tempo un percorso di messa a disposizione dei dati nativi di propria competenza valutandone il potenziale interesse pubblico.
Da ottobre 2016 è infatti in linea il Portale dati.consip.it dedicato alla valorizzazione e alla diffusione del patrimonio di dati del Programma per la razionalizzazione degli acquisti della PA.
Il portale dei dati aperti assolve all’obiettivo di rendere partecipe l’opinione pubblica dell’impegno di Consip e MEF nella razionalizzazione della spesa, favorire la collaborazione con gli stakeholder per lo sviluppo del mercato e fare rete con soggetti pubblici e privati per aggregare proposte e promuovere nuovi servizi e opportunità di business. Per questo comunicazione, collaborazione e aggregazione sono le parole chiave del progetto.
A conferma dell’impegno di Consip e MEF nel perseguire la linea della trasparenza e della collaborazione, il progetto Open data del Programma nel 2017 è stato inserito tra le iniziative che costituiscono il Piano di azione nazionale 2017 dell’Open Government Partnership (OGP), coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, ed è stato sottoposto a consultazione pubblica.
Il portale dati.consip.it
Rispettando gli impegni assunti nel contesto OGP, a febbraio 2018 è stata pubblicata una nuova versione del portale – arricchita nei contenuti con nuove categorie di dati (dataset) – che si focalizza sulla componente core del procurement pubblico: le informazioni su negoziazioni e acquisti effettuati dalle PA tramite gli strumenti della piattaforma telematica di e-procurement. È ora possibile, infatti, conoscere il numero e il valore economico degli ordini di acquisto in Convenzione o sul Mercato elettronico della PA o il numero e il valore delle basi d’asta degli appalti specifici svolti dalle PA su Accordi quadro e sul Sistema dinamico di acquisizione.
Le informazioni sono rese disponibili in forma aggregata e non a livello di dato grezzo relativo alla singola procedura e transazione, evitando, nel rispetto del principio once only, la sovrapposizione con gli adempimenti in materia di trasparenza delle singole amministrazioni. L’obiettivo infatti è quello di restituire alla collettività il valore aggiunto di una vista d’insieme dell’informazione, che Consip, nel ruolo di Centrale di committenza nazionale, può costruire, in coordinamento e a completamento con quanto possono pubblicare le singole amministrazioni.
I nuovi dataset si aggiungono alle cinque categorie di dati pubblicati nella prima versione del portale, che descrivono il mercato della Pubblica Amministrazione: amministrazioni, fornitori, bandi e gare, partecipazioni e cataloghi – che raccolgono, rispettivamente, i dati anagrafici delle amministrazioni ordinanti e dei fornitori abilitati e/o aggiudicatari, i bandi e le gare pubblicate da Consip nell’ambito del Programma, le partecipazioni dei fornitori alle iniziative di gara e i cataloghi dei beni e servizi disponibili.
Chiari i benefici per i diversi interlocutori. Le pubbliche amministrazioni possono più facilmente analizzare le opportunità offerte dalle iniziative della Centrale di committenza nazionale e porsi in un confronto virtuoso con altri enti pubblici simili per complessità organizzativa e articolazione territoriale. Gli operatori economici possono utilizzare le informazioni per analisi più efficaci e aggiornate sulla domanda della PA e sull’offerta del mercato, favorendo la concorrenza e lo sviluppo di nuove idee. Non ultimi i cittadini possono fruire della maggiore dinamicità e interoperabilità offerte dagli Open Data per migliorare la conoscenza circa il valore e la natura della spesa della Pubblica Amministrazione e avere una partecipazione attiva.
La licenza adottata per la messa a disposizione dei dataset del Programma di razionalizzazione è la CC-BY versione 4.0, riconosciuta anche a livello internazionale, che ne consente il riutilizzo libero, anche a fini commerciali, col solo obbligo di referenziare la fonte e garantirne l’integrità.
I dataset sono forniti in formato aperto (.CSV) e corredati da “metadati” (in formato .XLS) che ne facilitano la corretta interpretazione da parte degli utenti, sono aggiornati mensilmente in modo completo e pubblicati con la profondità storica di tre anni. Vi è inoltre una sezione di report che presenta le informazioni in forma grafica e di sintesi per facilitare la comprensione del Programma per la razionalizzazione degli acquisti della PA anche ai non addetti ai lavori.
In linea con gli indirizzi del Piano triennale per l’informatica nella PA 2017-2019 per le infrastrutture immateriali e il Data Analytics Framework, dati.consip.it è sviluppato con software open source. Il catalogo dei metadati è integrato col catalogo nazionale dei dati aperti dati.gov.it, grazie all’uso del profilo nazionale DCAT-AP_IT conforme a quello europeo DCAT-AP, che armonizza i metadati per gli Open Data di tutti gli Stati UE, facilitando lo scambio di informazioni e l’interoperabilità, il riutilizzo e la valorizzazione dell’informazione.
Il portale è ospitato su infrastruttura SPC Cloud. L’adozione di modelli innovativi di cloud computing si iscrive nel solco di un generale impegno di Consip in questo settore, che ha il suo fulcro nella gara per i servizi di cloud computing della PA italiana nell’ambito del Sistema Pubblico di Connettività (SPC). L’organizzazione dei servizi in cloud consente di ottimizzare il dimensionamento delle infrastrutture e di conseguenza i costi, garantendo allo stesso tempo flessibilità ed efficacia nella gestione dei servizi, tanto più se si tratta di iniziative nuove e non del tutto conosciute in termini di volumi e di trend di crescita.
Le linee evolutive
L’ampliamento progressivo dei contenuti e la costante attenzione al livello di aggiornamento e qualità dei dati testimoniano la volontà aziendale di affrontare l’Open Data non solo come un progetto, ma come vera e propria linea di servizio.
Le evoluzioni e i futuri arricchimenti del portale terranno conto del livello di interesse che i dati “liberati” susciteranno, misurati attraverso gli indicatori degli accessi al portale, dei download e del gradimento espresso dagli utenti, oltre che dalle richieste che saranno avanzate sia tramite il sito sia dai diversi interlocutori e dai rappresentanti della società civile. Sarà importante valutare l’effettivo impatto sociale e il ritorno economico dell’iniziativa, come suggerito anche dalle linee guida europee, sulla base soprattutto di eventuali riutilizzi dei dataset da parte di altri soggetti pubblici e privati, invitati a condividere le proprie esperienze tramite apposito modulo del Portale “Usi i nostri Dataset?”.
Dal punto di vista tecnico, si intende proporre dataset in formato linked open data, tramite l’impiego di standard e vocabolari comuni, utili a favorire il livello di interoperabilità con altre banche dati esterne, con relativo adeguamento della soluzione architetturale.
La partecipazione al tavolo OGP sarà una preziosa occasione di confronto e coordinamento con altri soggetti pubblici, in particolare con le altre centrali di committenza, per armonizzare azioni di trasparenza e interoperabilità sull’importante materia del procurement pubblico.