Nell’epoca in cui viviamo, digitale e innovazione sono due parole chiave che stanno ridefinendo il modo in cui funzionano le società. Tra le molte innovazioni in atto, una che potrebbe avere un impatto significativo è l’euro digitale, una proposta di valuta digitale che sta prendendo forma sotto l’egida della Banca Centrale Europea.
Ma come potrebbe questa innovazione influenzare la nostra vita quotidiana e i diversi settori che compongono la nostra società? Questo è l’interrogativo centrale a cui cercheremo di rispondere in questo articolo.
Attraverso un’analisi SWOT, esamineremo le potenziali opportunità, punti di forza, debolezze e minacce legate all’introduzione dell’Euro Digitale in vari ambiti chiave, come le infrastrutture e i servizi digitali, le tecnologie emergenti, l’innovazione sociale, la sanità e il welfare, e la gestione finanziaria.
Esploreremo il potenziale futuro dell’Euro Digitale e rifletteremo sulle implicazioni che potrebbe avere per ciascuno di noi.
Proviamo allora a offrire un quadro di riferimento per comprendere meglio questa nuova valuta digitale e stimolare una discussione informata sulle sue possibili conseguenze.
La proposta della Commissione europea
La Commissione Europea ha presentato il 28 giugno 2023 un insieme di proposte volte a proteggere l’uso del contante e a introdurre un euro digitale emesso dalla Banca Centrale Europea.
Mentre l’euro rimane un simbolo forte di unità europea, l’adozione di metodi di pagamento digitali sta crescendo rapidamente, in parte a causa dell’impatto della pandemia di COVID-19.
Questo pacchetto di proposte, noto come “Single Currency Package“, include due principali iniziative legislative.
La prima mira a salvaguardare l’uso del contante, assicurando che continui ad essere accettato ampiamente come metodo di pagamento e sia facilmente accessibile in tutta l’area euro.
La seconda, invece, definisce un quadro giuridico per una possibile introduzione di un euro digitale che potrebbe servire come alternativa al contante.
L’euro digitale
La possibile introduzione dell’euro digitale offre ai cittadini e alle imprese un’opzione aggiuntiva per effettuare pagamenti digitali con una forma di moneta pubblica sicura e affidabile. Questa proposta non significa la fine del contante, ma piuttosto la possibilità di scegliere tra metodi di pagamento fisici e digitali in base alle proprie preferenze.
Il quadro giuridico proposto dalla Commissione europea servirà come base per la Banca Centrale Europea, che avrà l’ultima parola su quando e se emettere l’euro digitale.
Questo nuovo tipo di valuta, accessibile sia online che offline, offrirebbe una maggiore privacy nelle transazioni rispetto ad alcune forme di pagamento digitali attuali e potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti verso la digitalizzazione dell’economia europea.
Queste proposte sono parte di un impegno più ampio da parte della Commissione europea e della Banca Centrale Europea di promuovere l’evoluzione dell’economia digitale, fornendo una risposta europea all’avanzata delle criptovalute e delle valute digitali emesse da altre banche centrali nel mondo.
Il quadro legislativo per l’euro digitale
Il quadro legislativo proposto dalla Commissione europea per l’euro digitale è articolato e coinvolge vari aspetti della politica monetaria e finanziaria.
Emissione e gestione dell’euro digitale
L’euro digitale rappresenterà un debito della Banca Centrale Europea (BCE) o delle banche centrali nazionali nei confronti degli utenti. Questa moneta digitale verrà emessa per un importo pari al valore nominale del debito corrispondente sul bilancio consolidato della BCE e delle banche centrali nazionali degli Stati membri che utilizzano l’euro.
I cittadini potranno aprire un conto di pagamento in euro digitale stabilendo un rapporto contrattuale con i fornitori di servizi di pagamento (PSP), che gestiranno gli account in euro digitale e forniranno servizi di pagamento. L’eventuale insolvenza di tali PSP non influenzerà gli utenti.
Quadro normativo e autorità competenti
In merito al quadro normativo, l’euro digitale sarà soggetto alla direttiva PSD2[1], attualmente in fase di revisione verso la PSD3, che estende la definizione di fondi per includere la moneta digitale della banca centrale. Le autorità competenti saranno responsabili della supervisione e dell’applicazione delle normative sull’euro digitale, inclusa la direttiva antiriciclaggio.
Corso legale dell’euro digitale
L’euro digitale avrà lo status di corso legale, il che implica l’obbligo di accettazione, salvo accordi contrattuali diversi tra le parti.
Esenzioni per l’accettazione dell’euro digitale
Premesso l’obbligo generale di accettazione, esistono tuttavia esenzioni al medesimo, pensate per soggetti per cui l’acquisizione dell’infrastruttura richiesta sarebbe sproporzionata, come le microimprese, le entità non-profit e le persone fisiche che agiscono per attività personali o domestiche.
Distribuzione dell’euro digitale
La distribuzione dell’euro digitale sarà affidata a banche e PSP che avranno il compito di gestire il caricamento dei fondi e la liquidazione dei wallet dell’euro digitale, applicando i controlli di identificazione degli utenti previsti dalle normative antiriciclaggio.
Pagamenti con l’euro digitale e il ruolo dell’EUDI wallet
L’esperienza utente sarà agevolata dall’integrazione dell’euro digitale in strumenti già esistenti, come le applicazioni mobile bancarie.
Inoltre, la proposta introduce l’idea che la BCE potrebbe creare un wallet dedicato per la gestione dell’euro digitale, promuovendo una maggiore centralizzazione. Questo wallet potrebbe interoperare con l’EUDI Wallet[2], il wallet europeo di identità digitale[3], che diventerebbe un elemento fondamentale nell’ecosistema dell’euro digitale.
Transazioni online e offline con l’euro digitale
L’euro digitale potrà essere utilizzato sia online sia offline.
Online, funzionerà come i sistemi di pagamento elettronico istantaneo esistenti.
Offline, potrà essere utilizzato per effettuare pagamenti in assenza di connessione internet, a condizione che ci sia una prossimità fisica tra i dispositivi del pagatore e del beneficiario.
Commissioni sui servizi di pagamento in euro digitale
In linea con la strategia dell’Unione Europea di rendere i pagamenti digitali più accessibili e convenienti per tutti, l’euro digitale è stato progettato per avere costi di transazione minimi o nulli. Ciò significa che i cittadini e le imprese possono utilizzare l’euro digitale per effettuare pagamenti quotidiani senza incorrere in onerose commissioni di servizio.
Tuttavia, per certi servizi speciali o personalizzati forniti dai fornitori di servizi di pagamento, potrebbero essere applicate delle commissioni. Queste politiche possono variare da un fornitore all’altro, ma in generale, l’obiettivo è quello di mantenere l’euro digitale come un metodo di pagamento economico ed efficiente per tutti.
Privacy nelle transazioni con l’euro digitale
La privacy è una questione di grande importanza per i cittadini dell’Unione Europea. Quando si tratta di transazioni con l’euro digitale, l’Unione Europea è impegnata a garantire che i dati degli utenti siano protetti e che la privacy finanziaria sia rispettata. Tuttavia, ciò non esclude la necessità di bilanciare la privacy con la necessità di prevenire attività illegali, come il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Pertanto, sebbene le transazioni con l’euro digitale siano progettate per essere private, esistono misure per garantire la conformità con le leggi e i regolamenti pertinenti. Questo equilibrio tra privacy e conformità legale è un elemento chiave del design dell’euro digitale.
Prevenzione del riciclaggio e lotta al finanziamento del terrorismo
Nel contesto di un’economia sempre più digitalizzata, è fondamentale che le nuove forme di valuta, come l’euro digitale, siano progettate per resistere ai tentativi di abuso per attività illecite. Questo include la prevenzione del riciclaggio di denaro e la lotta al finanziamento del terrorismo.
L’Unione Europea ha normative rigorose in materia, che si applicano anche all’euro digitale. Le istituzioni finanziarie che gestiscono transazioni in euro digitale sono tenute a implementare misure di identificazione del cliente, monitoraggio delle transazioni e segnalazione di attività sospette.
Questi requisiti sono progettati per garantire che l’euro digitale non solo promuova l’innovazione economica, ma contribuisca anche alla sicurezza e alla stabilità del sistema finanziario europeo.
Limiti all’uso dell’euro digitale come riserva di valore
Per evitare potenziali effetti destabilizzanti sull’economia, il sistema di euro digitale può prevedere limitazioni sull’uso dell’euro digitale come riserva di valore. In particolare, potrebbero essere imposti limiti alla quantità di euro digitali che un individuo o un’organizzazione può detenere.
Tali misure possono aiutare a prevenire che grandi quantità di denaro vengano rapidamente spostate in e fuori dal sistema bancario tradizionale, potenzialmente creando instabilità finanziaria. Inoltre, il mantenimento di limiti potrebbe aiutare a garantire che l’euro digitale serva principalmente come mezzo di scambio, mantenendo il suo ruolo centrale nel favorire le transazioni economiche efficienti, piuttosto che come un veicolo per la speculazione o l’evasione fiscale.
Promozione dell’inclusività nell’utilizzo dell’euro digitale
Uno degli obiettivi principali nell’introduzione dell’euro digitale è promuovere l’inclusività finanziaria. Essendo una moneta digitale, è essenziale che sia accessibile a tutti, indipendentemente dalla posizione geografica, dallo status socioeconomico o dalla competenza digitale.
Gli istituti che gestiranno l’euro digitale dovranno, pertanto, garantire che il sistema sia facile da usare e accessibile, con particolare attenzione alle persone con disabilità o che vivono in aree con connettività limitata.
Allo stesso tempo, dovranno essere previsti programmi di formazione e sensibilizzazione per assicurare che tutti siano in grado di utilizzare efficacemente l’euro digitale.
Il successo dell’euro digitale sarà misurato non solo in termini di efficienza o sicurezza, ma anche in termini di quanto è equo e inclusivo.
Il futuro dell’euro digitale, tra possibilità e incertezze
In un panorama di incertezze future e in continua evoluzione, numerose traiettorie di sviluppo emergono per l’euro digitale. Ogni potenziale percorso prevede un ruolo diverso e un impatto vario per questa nuova forma di valuta, il cui destino è indissolubilmente legato al contesto in cui verrà rilasciata, se e quando ciò accadrà.
Nonostante la recente pubblicazione della proposta di regolamento sull’euro digitale possa suggerire un’introduzione ormai prossima del medesimo, la realtà è che siamo ancora molto lungi da quel momento.
Il progetto, iniziato nel 2021, si trova attualmente in una fase di ricerca e analisi approfondita.
I risultati dei primi esperimenti, che serviranno a definire i dettagli precisi dell’euro digitale, non verranno rivelati prima della fine del 2023. Solo allora, sarà disponibile un documento che valuterà l’eventuale soluzione e la sua organizzazione. Questa sarà una tappa fondamentale per tracciare il futuro dell’euro digitale, ma non sarà certamente l’ultima.
Infatti, solo se questa fase di valutazione e sperimentazione avrà esito positivo, sarà possibile procedere alla successiva fase di implementazione.
Si tratta di un processo complesso che richiede una pianificazione accurata, e secondo le prime previsioni della task force della Banca Centrale Europea, non potrebbe concludersi prima del 2026.
Questa prospettiva pone l’euro digitale in un’ottica a lungo termine, con molte sfide e opportunità che emergono lungo il cammino.
L’impatto dell’euro digitale su differenti settori della società: un’analisi SWOT
Se l’euro digitale dovesse essere introdotto, quali ripercussioni avrebbe sulla nostra società in vari settori?
Nel prosieguo dell’articolo esploriamo le potenziali implicazioni di questa valuta digitale su aree chiave come la cittadinanza digitale, la sicurezza informatica, la sanità digitale e oltre.
Mediante un’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats), approfondiremo le potenzialità, i punti di forza, le debolezze e i rischi associati all’adozione dell’euro digitale in ciascuno di questi settori.
Al fine di facilitare la comprensione, abbiamo scelto di dare una struttura logica all’analisi. Ogni settore viene inserito in una categoria più ampia che riflette l’ambito principale di applicazione dell’euro digitale in quel contesto:
INFRASTRUTTURE E SERVIZI DIGITALI
- Cittadinanza digitale
- Sicurezza informatica
- Pagamenti digitali
- Fatturazione elettronica
TECNOLOGIE EMERGENTI
- Intelligenza Artificiale
- Industria 4.0
INNOVAZIONE SOCIALE
- Cultura e società digitale
- Scuola digitale
- Smart city
- Donazioni
SANITÀ E WELFARE
- Sanità digitale
- Welfare
GESTIONE FINANZIARIA
- Gestione dei fondi pubblici
- Procurement dell’innovazione
Per ogni categoria individuata, facciamo precedere l’analisi dei segmenti in essa ricompresa con una breve spiegazione dei motivi che ci hanno indotto a prenderla in esame.
Infrastrutture e servizi digitali
Questa categoria è stata individuata perché rappresenta le fondamenta di una società sempre più digitalizzata. L’introduzione dell’euro digitale avrebbe un impatto significativo su queste infrastrutture e servizi, modellando la forma e l’efficacia della connettività, dell’accesso ai servizi e della cittadinanza digitale.
Cittadinanza Digitale
Opportunità
L’euro digitale potrebbe accelerare il processo di digitalizzazione a tutti i livelli della società. Il fatto che ogni cittadino avrebbe accesso a una forma di denaro digitale potrebbe portare a una maggiore inclusione finanziaria, soprattutto per le persone che attualmente non hanno accesso ai servizi bancari tradizionali. Questo potrebbe, inoltre, promuovere la trasparenza nelle transazioni e ridurre l’uso di contante, limitando così le attività illegali.
Punti di forza
La digitalizzazione delle valute potrebbe ridurre le barriere all’accesso ai servizi finanziari, migliorando la mobilità del capitale e l’efficienza del sistema finanziario. Ciò potrebbe anche facilitare le transazioni transfrontaliere, eliminando la necessità di cambiare valuta e riducendo i costi di transazione.
Debolezze
L’introduzione dell’euro digitale comporta alcune sfide che non vanno sottovalutate. Una fra queste è l’inevitabile dipendenza da una solida infrastruttura tecnologica e di connettività, che potrebbe rappresentare un ostacolo per coloro che vivono in aree con limitata copertura di rete o per coloro che non sono digitalmente competenti.
Inoltre, l’aspetto tecnologico pone l’euro digitale di fronte a rischi di sicurezza informatica che, se non gestiti adeguatamente, potrebbero mettere in pericolo i fondi dei cittadini. L’affidabilità e la resilienza del sistema che supporterà l’euro digitale saranno quindi elementi chiave da monitorare attentamente.
Minacce
Infine, l’euro digitale potrebbe riscontrare resistenze da parte di coloro che sono preoccupati per la privacy. Sebbene le transazioni digitali possano essere più trasparenti, ciò potrebbe anche portare a una maggiore sorveglianza da parte del governo e delle istituzioni finanziarie.
Allo stesso modo, potrebbero sorgere problemi legali e normativi, come la necessità di nuove leggi per regolare l’uso e la circolazione dell’euro digitale.
Sicurezza informatica
Opportunità
La creazione dell’euro digitale potrebbe spingere a un avanzamento significativo nel campo della sicurezza informatica.
Per assicurare la stabilità e l’affidabilità della moneta digitale, sarà necessario sviluppare e implementare tecnologie di sicurezza all’avanguardia, creando così un volano per l’innovazione e la crescita in questo settore. Questo potrebbe portare a un miglioramento generale della sicurezza delle transazioni digitali e alla creazione di nuove competenze e posti di lavoro nel campo della sicurezza informatica.
Punti di forza
L’euro digitale, essendo un progetto guidato dalla Banca Centrale Europea, avrà alle spalle una grande risorsa in termini di competenze tecniche e finanziarie. Ciò permetterà di sviluppare un sistema sicuro, affidabile e resiliente, capace di resistere ai tentativi di frode e attacco.
Le lezioni apprese dalle esperienze di altre criptovalute e valute digitali saranno utilizzate per progettare un sistema che minimizzi i rischi.
Debolezze
Nonostante le potenzialità, l’introduzione di una valuta digitale come l’euro digitale porta con sé nuovi rischi di sicurezza. Il sistema dovrà affrontare sfide come le minacce informatiche, le frodi, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Inoltre, dovranno essere risolti problemi come la possibile perdita di moneta a causa di errori dell’utente, come la perdita di chiavi di accesso o di dispositivi.
Minacce
La più grande minaccia per l’euro digitale dal punto di vista della sicurezza informatica è rappresentata da potenziali attacchi informatici, sia da parte di singoli hacker che di entità statali. Questi attacchi potrebbero avere come obiettivo non solo il furto di fondi, ma anche il sabotaggio dell’intero sistema.
Inoltre, esiste il rischio che, nonostante tutte le precauzioni, la tecnologia possa essere sfruttata per attività illegali, come il riciclaggio di denaro o il finanziamento del terrorismo.
Pagamenti Digitali
Opportunità
L’introduzione dell’euro digitale potrebbe rivoluzionare il settore dei pagamenti digitali. Permetterebbe di effettuare transazioni più rapidamente e in maniera più efficiente, riducendo i costi e i tempi delle operazioni.
L’euro digitale potrebbe anche facilitare l’accesso ai servizi finanziari per le persone non bancarizzate o per chi vive in aree remote.
Punti di forza
L’euro digitale, essendo una valuta centralizzata e digitale, potrebbe garantire una maggiore sicurezza rispetto ad altre criptovalute. Questa nuova forma di pagamento potrebbe inoltre ridurre la dipendenza dalle monete fisiche e favorire l’adozione di tecnologie contactless.
Inoltre, la potenziale introduzione dell’EUDI wallet potrebbe aumentare la facilità di utilizzo e l’accessibilità dell’euro digitale per tutti i cittadini.
Debolezze
Non tutti i cittadini e le imprese sono pronti o disposti ad abbandonare completamente i metodi di pagamento tradizionali. L’euro digitale richiederebbe una rete di connessione internet stabile e diffusa, cosa che non è garantita in tutte le aree.
Inoltre, secondo la proposta di regolamento, l’euro digitale non sarebbe programmabile, il che potrebbe limitare le sue potenzialità di integrazione con tecnologie avanzate come gli smart contract.
Minacce
I principali rischi riguardano la sicurezza delle transazioni e la protezione dei dati. In caso di attacchi informatici, i fondi degli utenti potrebbero essere a rischio.
L’introduzione dell’euro digitale potrebbe anche aumentare la disparità digitale tra chi ha accesso a internet e chi non ce l’ha.
L’impossibilità di programmare l’euro digitale potrebbe inoltre rappresentare una minaccia alla sua competitività rispetto ad altre valute digitali più flessibili.
Fatturazione Elettronica
Opportunità
L’euro digitale può potenzialmente semplificare l’intero processo di fatturazione, rendendo le transazioni più rapide, trasparenti ed efficienti. Con un sistema di pagamento digitale centralizzato, l’emissione, l’invio e il pagamento delle fatture potrebbero essere resi molto più semplici.
Punti di forza
L’euro digitale, essendo una passività della Banca Centrale, offre un elevato grado di affidabilità e sicurezza nel processo di fatturazione elettronica. Questo potrebbe contribuire a ridurre l’incidenza delle frodi e a semplificare l’intera procedura, assicurando le transazioni con la garanzia dell’istituto di emissione.
Debolezze
L’introduzione di una nuova modalità di pagamento digitale potrebbe richiedere importanti aggiustamenti nel sistema di fatturazione delle aziende. Questo potrebbe generare costi iniziali e richiedere tempo per l’adattamento.
Inoltre, l’euro digitale non essendo programmabile, potrebbe limitare le sue potenzialità di automatizzazione del processo di fatturazione.
Minacce
Le principali minacce riguardano la sicurezza informatica e la protezione dei dati. In caso di violazione dei dati o attacchi informatici, le informazioni relative alle fatture potrebbero essere a rischio.
Tecnologie emergenti
Questa categoria è stata scelta in quanto l’euro digitale, essendo esso stesso una tecnologia emergente, avrà un impatto diretto su come altre tecnologie emergenti, quali l’Intelligenza Artificiale e l’Industria 4.0, verranno integrate, usate e regolate nella nostra società.
Intelligenza Artificiale
Opportunità
L’euro digitale potrebbe essere integrato con i sistemi di Intelligenza Artificiale per migliorare l’efficienza e l’efficacia delle transazioni.
Ad esempio, potrebbe essere utilizzato per automatizzare i pagamenti o per prevedere i modelli di spesa.
Punti di forza
L’euro digitale, avendo la Banca Centrale come garante, potrebbe offrire una maggiore sicurezza e affidabilità rispetto ad altre criptovalute. Questa caratteristica potrebbe contribuire a favorire la sua integrazione con i sistemi di Intelligenza Artificiale, potenziando così l’efficienza delle transazioni.
Debolezze
L’integrazione dell’euro digitale con l’Intelligenza Artificiale potrebbe richiedere importanti modifiche ai sistemi esistenti, generando costi iniziali e richiedendo tempo per l’adattamento.
Inoltre, l’euro digitale non essendo programmabile, potrebbe limitare le sue potenzialità di integrazione con tecnologie avanzate come l’IA.
Minacce
Le minacce principali riguardano la sicurezza informatica e la protezione dei dati. Nondimeno, l’impossibilità di programmare l’euro digitale potrebbe rappresentare una minaccia alla sua competitività rispetto ad altre valute digitali più flessibili.
Industria 4.0
Punti di forza
L’euro digitale, come passività della Banca Centrale, potrebbe fornire un sistema di pagamento sicuro e affidabile per la quarta rivoluzione industriale. Potrebbe facilitare l’automazione dei pagamenti, migliorando l’efficienza e la trasparenza delle transazioni.
Opportunità
Con la sua natura digitale e la garanzia della Banca Centrale, l’euro digitale potrebbe aprire nuovi orizzonti per l’Industria 4.0, facilitando lo sviluppo di nuovi servizi e prodotti.
Debolezze
La mancanza di programmabilità[4], tuttavia, potrebbe limitare la adattabilità dell’euro digitale alle esigenze specifiche dell’Industria 4.0.
Minacce
La mancanza di programmabilità dell’euro digitale potrebbe anche rendere il sistema meno competitivo rispetto ad altre criptovalute più flessibili, che sono in grado di adattarsi più velocemente alle esigenze mutevoli dell’industria.
Innovazione sociale
Questa categoria è stata selezionata poiché l’innovazione sociale è spesso guidata o influenzata dalle nuove tecnologie. L’euro digitale potrebbe portare a nuovi modi di interagire, di donare, o di promuovere l’equità nella nostra società.
Cultura e società digitale
Punti di forza
L’euro digitale, come valuta legal tender, potrebbe garantire un elevato grado di sicurezza e affidabilità nelle transazioni legate alla cultura e alla società digitale. Potrebbe agevolare l’accesso a servizi culturali online e garantire una maggiore equità nell’accesso ai contenuti digitali.
Opportunità
L’euro digitale potrebbe stimolare la crescita della cultura e della società digitale, facilitando le transazioni online e promuovendo l’inclusività digitale.
Debolezze
La mancanza di programmabilità dell’euro digitale potrebbe limitarne l’utilizzo in alcuni ambiti della cultura e della società digitale, dove la personalizzazione e la flessibilità sono essenziali.
Minacce
L’euro digitale potrebbe affrontare la concorrenza di altre criptovalute, che potrebbero offrire funzionalità più avanzate e adattabili.
Scuola digitale
Punti di forza
L’euro digitale potrebbe rappresentare una soluzione sicura ed efficiente per le transazioni legate alla scuola digitale, grazie alla garanzia di essere una valuta di banca centrale.
Opportunità
L’euro digitale potrebbe favorire l’integrazione della scuola digitale nell’economia digitale, facilitando i pagamenti e rendendo più accessibili i servizi educativi.
Debolezze
La mancanza di programmabilità dell’euro digitale potrebbe limitarne l’utilizzo in contesti educativi, dove la personalizzazione e la flessibilità sono spesso necessarie.
Minacce
L’euro digitale potrebbe affrontare la concorrenza di altre criptovalute più flessibili e adattabili alle esigenze della scuola digitale.
Smart City
Punti di forza
L’euro digitale potrebbe garantire transazioni sicure e tracciabili nelle smart city, contribuendo a migliorare l’efficienza e la trasparenza dei servizi urbani.
Opportunità
L’introduzione dell’euro digitale potrebbe accelerare la transizione verso smart city più sostenibili ed efficienti, facilitando l’adozione di soluzioni digitali.
Debolezze
La prevista mancanza di programmabilità dell’euro digitale potrebbe rappresentare un limite nell’integrazione con le infrastrutture digitali delle smart city.
Minacce
Altre criptovalute stabilizzate, come ad esempio gli stablecoin, più flessibili potrebbero rappresentare una minaccia per l’euro digitale nelle smart city, offrendo soluzioni più adattabili alle esigenze specifiche di questo ambito.
Donazioni
Opportunità
L’euro digitale potrebbe facilitare il processo di donazione, rendendolo più immediato e accessibile. Le organizzazioni non profit potrebbero beneficiare di una maggiore trasparenza e tracciabilità delle donazioni.
Punti di forza
Con la sicurezza e affidabilità garantite dall’euro digitale, i donatori potrebbero sentirsi più sicuri nel fare donazioni. Inoltre, l’eventuale integrazione dell’EUDI Wallet potrebbe facilitare le donazioni frequenti e spontanee.
Debolezze
La mancanza di programmabilità dell’euro digitale potrebbe limitare la capacità di creare soluzioni innovative e personalizzate per il fundraising.
Minacce
Il passaggio alle donazioni digitali potrebbe escludere coloro che non sono in grado di utilizzare la tecnologia digitale o non hanno accesso a essa. Inoltre, ci potrebbe essere resistenza al cambiamento da parte di chi è abituato alle tradizionali forme di donazione.
Sanità e welfare
Questa categoria è stata identificata poiché l’introduzione dell’euro digitale potrebbe apportare cambiamenti significativi nel settore sanitario e del welfare e influenzare come i cittadini interagiscono con queste strutture di servizio essenziali.
Sanità digitale
Opportunità
L’euro digitale potrebbe offrire molte opportunità nel settore della sanità digitale. La facilità di effettuare pagamenti online e la tracciabilità delle transazioni potrebbero migliorare la gestione dei costi sanitari e il monitoraggio delle spese.
Inoltre, il sistema potrebbe essere integrato con altre tecnologie digitali, come l’e-health e la telemedicina, per offrire servizi sanitari più efficienti e accessibili.
Punti di forza
Un aspetto positivo dell’euro digitale è la sua potenziale capacità di semplificare le transazioni finanziarie all’interno del settore sanitario. Ciò potrebbe ridurre i costi di gestione e migliorare l’efficienza dei servizi sanitari.
L’infrastruttura digitale della moneta permetterebbe anche una migliore tracciabilità dei fondi, che potrebbe aiutare a prevenire frodi e corruzione.
Debolezze
La principale debolezza dell’introduzione dell’euro digitale nel settore della sanità riguarda la necessità di una infrastruttura digitale robusta e l’accessibilità alla rete internet.
In molte zone rurali o remote, l’accesso ad internet può essere limitato o assente, rendendo difficile l’adozione dell’euro digitale. Inoltre, vi è la questione della sicurezza dei dati sanitari, che dovrebbero essere protetti con standard molto elevati.
Minacce
Le minacce legate all’uso dell’euro digitale nel settore sanitario includono la possibilità di violazioni dei dati sanitari in caso di attacchi informatici. Ciò potrebbe danneggiare la fiducia dei pazienti nel sistema sanitario digitale.
Inoltre, vi è il rischio che l’introduzione dell’euro digitale possa creare una disparità tra chi ha accesso a internet e chi non ce l’ha, creando una divisione digitale nel settore sanitario.
Welfare
Opportunità
L’introduzione dell’euro digitale potrebbe rivoluzionare il sistema di welfare, semplificando i processi di erogazione dei benefici. Le transazioni istantanee e tracciabili ridurrebbero il rischio di frodi e permetterebbero un risparmio significativo in termini di tempo e risorse.
Punti di forza
La garanzia di sicurezza e affidabilità offerta da una valuta digitale emessa dalla Banca Centrale potrebbe aumentare la fiducia nelle istituzioni di welfare. L’euro digitale, unitamente all’eventuale integrazione dell’EUDI Wallet, potrebbe rendere il sistema di welfare più accessibile ed efficiente.
Debolezze
Il passaggio a un sistema di welfare digitale può presentare delle sfide, in particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione che potrebbero trovarsi in difficoltà con la gestione delle nuove tecnologie.
L’attuale proposta di regolamento prevede che l’euro digitale non sia programmabile, il che potrebbe limitare la possibilità di creare soluzioni di welfare innovative e personalizzate.
Minacce
Una digitalizzazione totale dei servizi di welfare può alimentare le disparità digitali. Chi non ha accesso o non è a suo agio con la tecnologia digitale potrebbe trovarsi escluso da servizi essenziali.
Gestione finanziaria
Infine, questa categoria è stata inclusa perché l’euro digitale, essendo una valuta, avrebbe un impatto diretto sulla gestione finanziaria. Ciò riguarda tanto la gestione dei fondi pubblici quanto quella dei pagamenti digitali, influenzando come il denaro viene trasferito, tracciato e gestito a tutti i livelli della società.
Gestione dei fondi pubblici
Punti di forza
L’euro digitale, come passività della Banca Centrale, potrebbe offrire un mezzo sicuro, trasparente e tracciabile per la gestione dei fondi pubblici. L’utilizzo dell’euro digitale potrebbe contribuire a ridurre la corruzione e a migliorare l’efficienza nella distribuzione dei fondi pubblici.
Opportunità
L’adozione dell’euro digitale nella gestione dei fondi pubblici potrebbe stimolare la digitalizzazione dell’amministrazione pubblica, migliorando la trasparenza e l’accountability.
Inoltre, l’integrazione dell’euro digitale potrebbe favorire una distribuzione più rapida e precisa dei fondi, accelerando la realizzazione dei progetti pubblici.
Debolezze
La mancanza di programmabilità dell’euro digitale nella sua proposta attuale, tuttavia, potrebbe rappresentare una limitazione, in quanto non permette di automatizzare certi processi o di creare regole specifiche per alcune transazioni.
Minacce
Nonostante la mancanza di programmabilità dell’euro digitale possa apparire come un limite in un contesto digitale sempre più avanzato, è altamente improbabile che la gestione dei fondi pubblici possa affidarsi a stablecoin o altre criptovalute.
Tali strumenti, infatti, non offrono lo stesso livello di sicurezza, stabilità e garanzie legali di una valuta emessa dalla Banca Centrale. Perciò, nonostante la mancanza di questa funzionalità possa limitare l’efficienza e l’automazione, l’euro digitale rimane la scelta più affidabile per la gestione dei fondi pubblici.
Procurement dell’innovazione
Punti di forza
L’euro digitale, essendo garantito dalla Banca Centrale, potrebbe portare una maggiore trasparenza e tracciabilità nelle transazioni del procurement, riducendo la possibilità di frodi e corruzione.
Opportunità
L’introduzione dell’euro digitale potrebbe semplificare le procedure di procurement, portando a un maggiore coinvolgimento delle imprese innovative.
Debolezze
L’attuale proposta di regolamento, tuttavia, non prevede la programmabilità dell’euro digitale, il che potrebbe limitare la sua utilità in questo settore.
Minacce
Anche per quanto attiene l’innovazione nel procurement, la mancanza di programmabilità potrebbe rendere l’euro digitale meno competitivo rispetto ad altre valute digitali che offrono questa caratteristica.
Conclusioni
In conclusione, l’introduzione dell’euro digitale potrebbe rappresentare un importante cambiamento di paradigma per l’economia europea e la società nel suo complesso. Questo strumento di pagamento, se attuato in modo efficace, potrebbe favorire l’inclusione finanziaria, potenziare la sicurezza delle transazioni, e stimolare l’innovazione in numerosi settori chiave.
Tuttavia, è importante ricordare che il processo per l’implementazione dell’euro digitale è ancora in una fase preliminare. Il cammino che ci aspetta sarà complesso e richiederà tempo. Oltre ad affrontare sfide tecniche significative, le autorità europee dovranno navigare in un terreno politico ed economico delicato, equilibrando le esigenze di diversi stakeholder e mitigando potenziali rischi.
Un punto fondamentale che emerge da questa analisi è la necessità di un dibattito aperto e costruttivo su questo tema. La trasformazione digitale è un processo inevitabile e necessario, ma è essenziale che sia guidata da una visione chiara e da un impegno condiviso per garantire che i benefici della digitalizzazione siano accessibili a tutti.
L’analisi SWOT presentata in questo articolo offre un quadro iniziale per tale discussione, identificando opportunità, punti di forza, debolezze e minacce in vari ambiti chiave. Tuttavia, è solo l’inizio. Man mano che la proposta di euro digitale si sviluppa sarà importante continuare a esaminare e valutare le implicazioni potenziali da diverse prospettive.
In ultima istanza, il successo dell’euro digitale dipenderà dalla nostra capacità di capire e rispondere in modo efficace alle sfide che esso presenta. Solo attraverso una collaborazione attiva e un impegno per l’innovazione potremo sfruttare al meglio le opportunità offerte da questa rivoluzione digitale, creando un futuro più sicuro, inclusivo e prospero per tutti.
Note
[1] La normativa vigente in materia di servizi di pagamento è rappresentata dalla Direttiva (UE) 2015/2366, più comunemente conosciuta come PSD2. La sua revisione ha condotto la Commissione Europea, il 28 giugno 2023, a presentare una proposta per una nuova Direttiva sui servizi di pagamento, corredando tale proposta con un regolamento di attuazione specifico.
[2] L’introduzione degli EUDI (European Union Digital Identity) wallet è contemplata nella proposta di regolamento conosciuta come “eIDAS2”, che modifica il Regolamento (UE) n. 910/2014, stabilendo così un quadro per la creazione di un’Identità Digitale Europea.
[3] Su EUDI wallet, si veda anche Navigando nel futuro dei pagamenti digitali con EUDI wallet e PSD3, Garavaglia R., 30 maggio 2023, PagamentiDigitali.it (https://www.pagamentidigitali.it/payment-innovation/navigando-nel-futuro-dei-pagamenti-digitali-con-eudi-wallet-e-psd3/ ).
[4] Sulla mancanza della programmabilità prevista nella proposta della Commissione Europea, si veda anche Euro digitale: opportunità, sfide e l’importanza della programmabilità , Garavaglia R., 12 luglio 2023, PagamentiDigitali.it (https://www.pagamentidigitali.it/payment-innovation/euro-digitale-opportunita-sfide-e-limportanza-della-programmabilita/)