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PagoPA, Team Digital: “Ecco come innoviamo i pagamenti dei cittadini”

Pagamenti alla PA facili come sui siti eCommerce; adesione di società come Paypal e Satispay; 16mila PA aderenti e 12mila attive; una media di 1 milione di transazioni al mese; prossimo ingresso di INPS, Poste, Aci. Vantaggi economici per la PA e risparmio di tempo per i cittadini. Ecco l’evoluzione di PagoPa

Pubblicato il 26 Feb 2018

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PagoPA sta vivendo una proficua fase di evoluzioni continue su diversi fronti. Tutti a vantaggio del cittadino, nel rispetto di quel nuovo paradigma che lo mette al centro nella relazione con la PA.

Per esempio abbiamo appena avuto l’evoluzione tecnologica dell’interfaccia tra cittadino e PagoPA. Una nuova piattaforma, con una nuova usabilità: accetta le carte di credito con facilità uguale a quella di un sito e-commerce; permette di memorizzare i dati, con un pagamento one-clic. Questo dal primo gennaio. Molte PA la stanno adottando: Milano dal primo marzo sarà online con la nuova interfaccia e poi pubblicherà servizi relativi.

Come sta andando PagoPa, qualche dato

LEGGI QUADRO AGGIORNATO SU PAGOPA, PAGAMENTI DIGITALI ALLA PA

Questa evoluzione ha permesso a società come Paypal e Satispay, che hanno un focus nell’usabilità dei servizi, di entrare in PagoPA. Anche queste due modalità di pagamento sono diventate quindi utilizzabili per pagare la PA. E stanno andando molto bene. Paypal nel primo mese ha avuto quasi 3 mila transazioni (ora il dato è più alto). Nei prossimi mesi arriverà anche Jiffy di Sia e Masterpass.

Siamo in una media di un milione di transazioni al mese e stanno entrando le PA centrali, sul nodo pagamenti. La più significativa è l’Inps. Già ora consente di pagare i voucher delle prestazioni occasionali con PagoPA.

Poste nei prossimi mesi aderirà all’avviso unico di pagamento PagoPA, che conterrà per la prima volta i canali postali e bancari. Finora sono avvisi separati.

ACI ha portato su PagoPA tutti i pagamenti online dei bolli auto di Bollonet. L’utente quindi può pagarlo in tutte le 17 regioni che aderiscono ad ACI.

Altra novità è il POS fisico. Quelli delle PA saranno integrati con PagoPA. I pagamenti con POS saranno quindi riconciliati sul nodo unico, con indubbi vantaggi di efficienza e trasparenza per la macchina pubblica.

Abbiamo aperto un tavolo permanente con la Polizia Stradale per portare tutte le multe extra-cittadine su PagoPA entro il 2018 (i cittadini potranno quindi pagarle su vari canali, con comodità). Per le altre multe, lo sbarco su PagoPA dipende dai Comuni: già lo fa Palermo; Milano entro giugno, a breve Roma.

In tutto sono 16 mila le PA aderenti, 12 mila quelle attive. Da adesione ad attivazione passano circa due mesi, questo dipende dalla software house scelta dalla PA.

Leggi: CityPay, così l’Anagrafe di Torino adotta il mobile payment su PagoPA

Possiamo dirci soddisfatti dell’andamento perché l’anno scorso (quando sarebbe dovuto scattare obbligo di andare su PagoPA per tutte le PA, Ndr.) quelle attive erano pochissime, su 13 mila aderenti.

In base ai piani di attivazione presentati dalle PA entro il 31 dicembre, la maggior parte hanno previsto un termine entro 2018-2019. Le meno virtuose hanno indicato date dopo il 2020, ma ci lavoreremo per migliorare questo aspetto.

I vantaggi di PagoPa per cittadini e amministrazioni

In tutto questo, ricordiamo ancora una volta che PagoPA è importante per PA e cittadini. Per la PA significa avere soldi prima e non dover faticare nella riconciliazione (e quindi risparmia tempo di back office). Il Comune di Milano riporta dati molto interessanti a riguardo, per il pagamento della Tari: oltre 532 mila transazioni per un totale di oltre 182 milioni di euro incassati.

Leggi: PagoPA, Polimi: “Ecco le due novità più promettenti in autunno”

Rispetto al 2016 è un incremento degli incassi del 46% nel primo mese e del 20% consolidato, corrispondenti a circa 30 milioni di euro.

La gente ha avuto più canali per pagare, anche fisici, e quindi ha pagato prima.

Per il cittadino, da PagoPA deriva appunto il vantaggio di una maggiore comodità e un risparmio di tempo. L’utente può scegliere il canale anche il base alle commissioni, che in alcuni casi sono bassissime o zero. E su questo, ancora una volta, smentiamo una falsa percezione. Non è vero che le commissioni sono nate o aumentate con PagoPA. Le commissioni c’erano anche prima di PagoPA, solo che erano invisibili. Al contrario PagoPA, con la trasparenza che porta con sé, contribuirà a ridurle; risultato possibile anche grazie all’impatto della Psd2.

Insomma, l’andamento ci rende orgogliosi, da tutti i punti di vista: abbiamo avuto un miglioramento dell’usabilità, l’adesione dei soggetti diversi e per una ampia gamma di servizi. Tutte notizie che fino a un anno fa erano impensabili.

Leggi: I quattro principali diritti digitali del cittadino e dell’azienda verso la PA

*Testo raccolto da colloquio telefonico con Giuseppe Virgone

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