PagoPA è il sistema nazionale per i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione, grazie al quale possono essere effettuati tutti i pagamenti da cittadini e imprese verso qualsiasi tipologia di Ente pubblico.
Dal 2016 ad oggi pagoPA ha registrato una crescita esponenziale e costante, sia in termini di transazioni che di controvalore dei pagamenti.
Nel 2022 ha gestito quasi 332 milioni di transazioni per un controvalore di circa 61 miliardi.
Nel 2023, invece, le transazioni gestite hanno superato i 386 milioni per un controvalore di oltre 83 miliardi.
Solo nel 2024 (gennaio – settembre), si osserva una media di oltre 14 milioni di utenti che hanno effettuato oltre 34,8 milioni di pagamenti al mese tramite la piattaforma.
Ecco alcuni dati salienti:
- pagoPA:
- Oltre un miliardo di transazioni per un valore complessivo di 277 miliardi di euro (settembre 2024).
- 47,9 milioni di utenti unici nel 2024 (settembre), di cui 41,4 milioni di persone fisiche e 6,5 milioni di persone giuridiche.
- Quasi 1,3 miliardi di transazioni effettuate tra il 2020 e il 2024, con un incremento medio annuo del 61,4%.
- I settori che hanno registrato il maggior numero di transazioni tra il 2020 e il 2024 sono: Utility (33%), PA Centrali (23%), ACI (17%) e Comuni (12,5%) Istruzione (5,5%) e Sanità (3%).
- Cresce l’utilizzo di pagoPA da parte delle amministrazioni locali (+64% delle transazioni verso i Comuni tra il 2020 e il 2024) e delle Regioni (+13,5%).
- Aumentano le transazioni nel settore Salute (+115% tra il 2020 e il 2024), con l’introduzione della possibilità di pagare i ticket sanitari in farmacia.
- IO, l’app dei servizi pubblici:
- Oltre 782 milioni di messaggi inviati da aprile 2020 a settembre 2024.
- Più di 16.000 enti hanno integrato su IO oltre 334.000 servizi.
- I messaggi di pagamento sono aumentati del 17,6% tra il 2023 e il 2024
- Nel 2024, si conferma un trend crescente nell’uso di IO da parte della PA per l’invio di messaggi generici (+24,3% rispetto al 2023) e di pagamento (+17,7%).
- Il 68% dei messaggi inviati tra il 2020 e 2024 proviene da PA Centrali, seguite da INPS (31,4%), Ministero della Salute (14,5%) e Presidenza del Consiglio dei Ministri (13,8%), Utility (12,3%), ACI (7,4%) e Comuni (7%)
- L’app IO conta oltre 40 milioni di installazioni su smartphone e tablet e una media mensile di oltre 4.7 milioni di utenti attivi nel 2024.
Il raggiungimento di questi traguardi dimostra il successo di pagoPA e dell’app IO nel semplificare i pagamenti e la comunicazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini.
I benefici di pagoPA e dell’app IO sono:
- Maggiore semplicità e velocità per i cittadini nel pagare i servizi pubblici.
- Riduzione dei costi per la Pubblica Amministrazione.
- Maggiore trasparenza e tracciabilità dei pagamenti.
- Migliore comunicazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini.
Per conoscere i costi di commissione applicati dai Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti a pagoPA è possibile consultare la pagina ufficiale sulla trasparenza con il calcolatore delle commissioni in base al PSP.
Cos’è pagoPA e come funziona
pagoPA è la piattaforma realizzata per semplificare e aumentare la qualità e la quantità dei servizi di pagamento offerti da ogni Pubblica Amministrazione (Comuni, Province, Regioni, aziende a partecipazione pubblica, scuole, università, ASL, INPS, Agenzia delle Entrate, ACI, etc.) ed effettuarli nella massima sicurezza.
pagoPA non è, quindi, un sito dove pagare, ma una modalità standardizzata di pagamento che si può utilizzare attraverso moltissimi strumenti e canali di pagamento diversi.
Accessibili sia tramite il sito dell’ente verso il quale occorre effettuare un pagamento (il sito del Comune per pagare la retta dell’asilo o quello dell’Ateneo per le tasse universitarie), sia tramite gli sportelli fisici e virtuali messi a disposizione da numerosissimi Prestatori di Servizi di Pagamento detti PSP, ossia banche, istituti di pagamento e di moneta elettronica.
Parliamo dunque di sportelli bancari, home banking – ricercando la voce CBILL o pagoPA – postazioni ATM abilitate, le reti Mooney e Punto Lis , gli Uffici Postali, nonché le app di pagamento quali Paypal, Bancomat Pay o Satispay.
Da giugno 2024 è possibile effettuare pagamenti degli avvisi pagoPA anche da migliaia di distributori automatici in tutta Italia.
Cosa è possibile pagare con pagoPA
Innanzitutto, i pagamenti possono essere spontanei, ovvero eseguiti su autonoma iniziativa del cittadino o dell’azienda (per esempio a fronte di una richiesta di servizio), oppure attesi, cioè dovuti richiesti dall’Ente a fronte di una posizione debitoria preesistente, come accade per i tributi comunali, le locazioni, i bolli, le bollette, le tasse universitarie, il ticket per i servizi sanitari etc.
Come pagare con pagoPA: tipologie e modelli di pagamento
Entrambe le tipologie di pagamento – spontanee o attese – possono essere eseguite tramite un unico modello di processo, ma dal punto di vista del cittadino versante può essere differenziato in base al touchpoint utilizzato per avviare il pagamento:
pagoPA: pagamento dal sito della piattaforma
Quando riceve un avviso pagoPA, il cittadino può pagare dal sito della piattaforma stessa. Basterà cliccare sul pulsante “Paga” nell’homepage, scansionare il QR code o inserire il codice dell’avviso e il codice fiscale dell’ente. Dopo aver visualizzato i dettagli dell’avviso potrà scegliere la modalità di pagamento e il PSP che gestirà l’operazione, avendo totale visibilità sulle commissioni richieste da ciascuno.
pagoPA: pagamento dal sito web/mobile app dell’Ente creditore
L’utente può anche pagare a partire dal sito dell’ente; in questo caso verrà reindirizzato al sito di pagoPA per completare l’operazione scegliendo il metodo di pagamento e il PSP con il quale finalizzare l’operazione.
La modalità di pagamento attraverso il sito di un Ente creditore o di pagoPA è stata recentemente oggetto di alcune novità volte a migliorare l’esperienza di pagamento, tra cui:
- un nuovo design, che modifica l’aspetto generale del percorso sulla piattaforma,
- aggiornamenti di infrastrutture e processi che, pur non essendo visibili all’utente finale, consentono di beneficiare di un sistema di pagamento ancora più efficiente.
pagoPA: pagamento con Poste
Per pagare con pagoPA alle Poste, si può utilizzare il bollettino postale che viene integrato negli avvisi da parte dell’amministrazione, oppure accedendo con SPID ai servizi Poste online.
pagoPA: pagamento in tabaccheria
In tabaccheria si potrà pagare presentando il bollettino: l’esercente utilizzerà un lettore di QR Code per evincere i dati necessari.
pagoPA: pagamento in banca
Allo stesso modo anche allo sportello della banca bisognerà portare il bollettino e mostrare il QR Code. Invece, è possibile anche pagare agli sportelli ATM grazie al circuito CBILL, selezionabile dal menù.
pagoPA: pagamento sull’app IO
Per chi è utente dell’app IO, grazie all’ integrazione con pagoPA, è possibile pagare servizi e tributi direttamente dall’app in pochi secondi, nella sezione “Pagamenti”.
Questo è possibile tramite il messaggio contenente l’avviso di pagamento ricevuto in app dall’ente creditore oppure inquadrando il QR code riportato sull’avviso cartaceo. Lo storico delle operazioni è sempre consultabile dalla sezione “Pagamenti” di IO.
Da inizio 2024, qualunque sia l’opzione scelta dal cittadino, se questo ha scaricato e attivato correttamente IO sul proprio smartphone, a seguito di un pagamento riceverà direttamente in app una ricevuta in formato PDF. Questo documento conterrà informazioni su chi ha effettuato il pagamento (se questo è avvenuto tramite l’app IO), sulla transazione, quali il codice identificativo della transazione, il nome del PSP che ha gestito il pagamento, la data e l’ora dell’operazione, e sull’avviso pagato, come l’oggetto del pagamento, l’intestatario della posizione debitoria, il nome dell’ente creditore, il codice dell’avviso e l’importo corrisposto. L’utente potrà liberamente scaricare una copia, conservandone comunque una in app.
Come pagare con pagoPA il bollo auto
Il pagamento del bollo auto avviene tramite pagoPA, in una delle modalità descritte prima ma anche, per alcune regioni, attraverso i servizi digitali di ACI – Automobile club d’Italia.
Dalla home page del portale ACI si dovrà cliccare su “bollo auto” sulla destra.
pagoPA pagamento bollo auto
In seguito, bisognerà cliccare su “Calcola e paga il bollo online” e nella schermata successiva su “Accedi”.
A quel punto si aprirà la finestra attraverso cui accedere alla procedura, tramite SPID e CIE.
Inoltre, per gli utenti di app IO, per questa e molte altre casistiche, è possibile ricevere un messaggioche semplifica ulteriormente tale operazione: quando è ora di pagare il bollo, l’ACI invia tramite IO un messaggio con una richiesta di pagamento. L’utente potrà effettuarlo in pochi passaggi direttamente in app, come illustrato nell’apposito paragrafo,, ovunque si trovi.
pagoPA bollo auto
Figura 3 – Percorso Checkout
Che cosa è un avviso di pagamento pagoPA
Nel caso di pagamenti attesi (tasse, bollette…), l’Ente Creditore ha l’obbligo di recapitare all’utilizzatore finale un Avviso con gli estremi del pagamento da effettuare, che deve essere sempre generato in modalità digitale ed in via accessoria in modalità cartacea per la notifica tramite i tradizionali servizi di recapito.
PagoPA S.p.A. ha definito il modello degli Avvisi di pagamento cartacei, affinché sia unico ed uniforme a livello nazionale.
La seguente Figura 4 mostra il modello per il pagamento in un’unica soluzione, riproducibile in un’unica pagina in formato A4.
La pagina è suddivisa in 5 fasce orizzontali, ciascuna destinata a specifiche informazioni per l’utente finale.
Nell’intestazione sono presenti il logo dell’Ente Creditore, il logo di pagoPA® e l’oggetto del pagamento.
Nella seconda fascia si trovano i soggetti interessati al pagamento: Ente creditore e destinatario dell’avviso (soggetto pagatore).
In seguito ci sono le informazioni su quanto pagare, entro quando e dove, con una lista esaustiva di canali disponibili online e sul territorio.
Infine vi è la sezione contenente i dati necessari per effettuare il pagamento presso tutti i canali abilitati a pagoPA:
- QR-Code, per la lettura automatica dei dati dell’avviso tramite le app di pagamento o le apparecchiature dei PSP;
- codice fiscale dell’Ente Creditore, o in alternativa il suo codice interbancario CBILL , utile per i pagamenti tramite Home Banking;
- Codice Avviso, una stringa di 18 numeri che identifica univocamente la posizione debitoria e ne consente il pagamento presso tutti i canali abilitati a pagoPA;
- se previsto dall’Ente Creditore, vi è anche un Bollettino Postale PA, utile per effettuare il pagamento presso gli Uffici Postali di Poste Italiane.
PagoPA S.p.A. mette a disposizione degli Enti Creditori diversi modelli di avvisi, per supportare al meglio diversi casi d’uso, come ad esempio il pagamento rateizzato, il pagamento di contravvenzioni del Codice delle Strada o i modelli in due lingue per le aree in cui vige il bilinguismo amministrativo.
Il modello di avviso di pagamento va utilizzato non solo per i pagamenti attesi, ma anche per i cosiddetti “pagamenti spontanei”, ovvero richieste di pagamento spontaneo generate sul sito dell’Ente.
Pagamento Pa tramite POS e F24
Il correttivo del Codice dell’Amministrazione Digitale pubblicato a gennaio stabilisce che tutti i pagamenti elettronici confluiranno progressivamente nel Nodo nazionale dei pagamenti, compresi quelli effettuati tramite POS e F24.
Per i secondi siamo in attesa di apposito Decreto attuativo, mentre per i primi PagoPA ha già pubblicato nelle SANP il flusso che descrive come integrare i pagamenti effettuati tramite POS allo sportello nel sistema pagoPA.
La soluzione prospettata coinvolge anche il soggetto che eroga il servizio di accettazione delle carte di pagamento (cosiddetto Acquirer), che molto spesso coincide con la Banca Tesoriera dell’Ente.
In questo scenario l’operatore dell’ente, al momento della richiesta di pagamento da parte dell’utente allo sportello, deve disporre di apposita interfaccia nei propri sistemi informatici per richiedere il codice IUV associato a quel pagamento (già esistente in caso di pagamento atteso, altrimenti generato al momento in caso di pagamento spontaneo) per trasferirlo all’Acquirer. A seguito del pagamento il sistema dell’Ente riceve la ricevuta del pagamento.
Successivamente l’Acquirer (o la sua banca di appoggio), al pari di qualunque PSP aderente, genera ed invia al Nodo il Flusso di Rendicontazione ed invia alla Banca Tesoriera (BT) il rispettivo bonifico (SCT – Sepa Credit Transfer), il tutto secondo gli standard definiti dalle Linee guida pagoPA . In fase di riconciliazione, l’Ente potrà scaricare i Flussi di Rendicontazione relativi ai POS insieme agli altri flussi predisposti dai vari PSP.
Come iscriversi online e accedere a pagoPA (forme di autenticazione utente)
Non è necessario “iscriversi” a pagoPA. Se l’utente ha ricevuto un avviso di pagamento, basta che utilizzi uno dei canali già descritti, o alternativamente può accedere al sito dell’ente creditore e seguire le istruzioni.
pagoPA: quali vantaggi per cittadini, aziende e PA
Da quanto esposto fin qui appaiono evidenti i vantaggi per aziende, cittadini e PA.
Per le aziende:
- Efficienza e velocità: le aziende possono effettuare pagamenti in modo rapido ed efficiente, riducendo il tempo necessario per completare le transazioni.
- Tracciabilità e trasparenza: ogni pagamento effettuato tramite pagoPA è tracciabile e trasparente. Questo facilita la gestione amministrativa e fiscale, consentendo una rendicontazione più efficiente e precisa.
- Riduzione degli errori: automatizzando il processo di pagamento, si riducono al minimo gli errori manuali, migliorando l’accuratezza e l’affidabilità delle transazioni.
- Sicurezza: pagoPA offre elevati standard di sicurezza, proteggendo i dati sensibili e le transazioni finanziarie delle aziende.
- Integrazione con sistemi aziendali: pagoPA può essere integrato nei sistemi contabili e gestionali delle aziende, automatizzando e semplificando ulteriormente i processi amministrativi.
- Riduzione dei costi operativi: la digitalizzazione dei pagamenti può ridurre i costi operativi legati alla gestione delle transazioni, come ad esempio i costi di gestione del contante e delle operazioni cartacee.
- Miglioramento delle relazioni con la PA: utilizzare un sistema di pagamento riconosciuto e accettato da tutte le Pubbliche Amministrazioni può migliorare le relazioni tra le aziende e le PA, agevolando la cooperazione e il dialogo.
- Multicanalità: pagoPA è accessibile da diverse piattaforme e dispositivi, rendendo possibile ai dipendenti effettuare pagamenti in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, migliorando così la flessibilità operativa.
- Facilità d’uso: la piattaforma è progettata per essere user-friendly, rendendo più semplice e immediata l’esecuzione dei pagamenti.
- Supporto e assistenza: pagoPA offre supporto e assistenza alle aziende, garantendo un utilizzo senza problemi del servizio,
Per i cittadini, pagoPA significa innanzitutto multicanalità completa, indipendentemente dalle dimensioni del proprio Ente di riferimento.
Tutti abbiamo le stesse opportunità in termini di varietà di canali e strumenti di pagamento e parità di costi di commissione, che iniziano ad essere sempre più vantaggiosi grazie alla trasparenza e alla concorrenza che il sistema porta con sé (come prospettato) e grazie alla Psd2.
pagoPA significa omogeneità e semplicità della user experience con una pluralità di funzioni accessorie al pagamento: consultazione della propria posizione debitoria aggiornata, avvisatura digitale, ricevuta immediata con valore liberatorio, etc.
Per le PA, significa innanzitutto efficienza e risparmio nella gestione del ciclo di vita del pagamento, con particolare riguardo alle attività di riconciliazione (ufficio ragioneria). Inoltre, alcuni primi casi di studio rilevano un miglioramento nell’attività di incasso, in termini di rispetto delle scadenze ed in termini di minori insoluti.
Per cittadini, aziende ed enti, pagoPA mette a disposizione un team di assistenza dedicato raggiungibili al numero verde 06 9318 9500 o via mail all’indirizzo pagamenti@assistenza.pagopa.it. Per i soli enti, è inoltre possibile inoltrare eventuali segnalazioni aprendo un ticket nell’area riservata.
Leggi: La PA del futuro sarà invisibile al cittadino, ecco come
Come funziona il sistema di pagamento pagoPA
Il sistema pagoPA è composto da:
- Pubbliche Amministrazioni/Gestori di pubblici servizi: sono gli Enti Creditori, ovvero i beneficiari dei pagamenti che transitano nel sistema. I Gestori di pubblici servizi sono soggetti ai quali le PA hanno affidato, quindi esternalizzato, tali servizi (ad es. acqua, rifiuti, parcheggi, etc.), che possono aderire in via facoltativa;
- Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP): è il soggetto che eroga il servizio di pagamento, cioè incassa la somma dal cittadino e la trasferisce sul conto dell’Ente Creditore. Si tratta quindi di banche, istituti di pagamento o istituti di moneta elettronica che forniscono servizi bancari e/o di gestione di conti di pagamento e che, nell’ambito di pagoPA, offrono i propri strumenti e canali di pagamento (con carte di credito o di debito, app/home banking, ATM, sportelli fisici, etc.).
- Cittadini e imprese che devono effettuare un pagamento a favore di una PA e scelgono tra gli strumenti e i canali di pagamento messi a disposizione da tutti i PSP aderenti al sistema.
- Nodo dei Pagamenti – SPC: è l’infrastruttura tecnologica sviluppata e gestita da PagoPA S.p.A. che si pone al centro tra PA/Gestori di pubblici servizi e PSP
- Intermediari/Partner Tecnologici: sono soggetti che forniscono all’Ente creditore il servizio di connessione al Nodo dei Pagamenti. Gli Intermediari sono soggetti pubblici già aderenti al sistema (tipicamente Regioni), mentre i Partner Tecnologici sono soggetti privati che vendono il servizio di connessione.
L’obbligo di adesione per gli enti a pagoPA è sancito dall’art. 5 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) e dall’articolo 15, comma 5bis, del D.L. 179/2012, i quali stabiliscono appunto che esse sono obbligate ad offrire ai cittadini la possibilità di pagare elettronicamente e che, per farlo, devono avvalersi della piattaforma tecnologica nazionale denominata Nodo dei Pagamenti. Sono obbligate ad aderire anche le società a controllo pubblico (escluse le società quotate) e i gestori di pubblici servizi.