pa digitale

Patto per la semplificazione Governo-Regioni, quanti punti deboli

Bene l’impegno alla standardizzazione della modulistica (anche se il processo di razionalizzazione delle procedure era già stato avviato), ma serve un impegno serio e deciso, altrimenti questo Patto per la digitalizzazione e semplificazione della burocrazia sarà soltanto l’ennesimo proclama

Pubblicato il 01 Ago 2019

Mario Montano

avvocato - consulente ed esperto in ICT Law – Studio Legale Lisi

semplificazione

Sono diversi i punti del Patto per la semplificazione che lasciano perplessi, a partire dalla mancata pubblicazione on line del documento, approvato dalla Conferenza Unificata nella seduta del 25 luglio scorso: un inizio non proprio in linea con i principi di trasparenza e digitalizzazione.

A meno che non si intenda la “semplificazione” come abrogazione di tutti i principi che dovrebbero animare l’agire pubblico.

Nello specifico, l’accordo, ai sensi dell’art. 9, comma 2, lett. c), D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, impegnerebbe Governo, Regioni ed Enti locali a definire un percorso di digitalizzazione e semplificazione della burocrazia al fine di razionalizzare i procedimenti, riducendo tempi e costi per cittadini e imprese.

I quattro punti di intervento

Risultano quattro i punti di intervento indicati in una nota diffusa sull’argomento della Ministra per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno:

  1. Fascicolo Informatico di Impresa mediante l’interoperabilità dei SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive). È nota la disomogeneità dei SUAP sul territorio nazionale, per questo l’adozione di standard comuni consentirà ai sistemi informativi già esistenti di dialogare. Perché la digitalizzazione sia efficace, tuttavia, sarà preceduta da “interventi di semplificazione a vantaggio di una modalità intelligente ed efficace di gestione dei procedimenti e di accesso condiviso da parte di tutte le amministrazioni ai dati presenti presso ciascun sistema informativo”, chiarisce la Bongiorno.
  2. Istituzione del Portale informativo delle imprese. Aprire e svolgere la propria attività sarà molto più semplice per le imprese, che troveranno tutte le informazioni sul “ciclo di vita” aziendale su un unico portale web collegato a quelli esistenti, in forma semplificata e comprensibile. “I lavori per la realizzazione del portale mirano a mettere a sistema le migliori esperienze già realizzate sul territorio italiano e ad agevolare le amministrazioni nell’adeguamento al Regolamento UE 2018/1724 sulla istituzione dello Sportello unico digitale”, cosi ancora la ministra.
  3. Semplificazione dei controlli sulle imprese per renderli trasparenti e più efficaci.
    Un nuovo programma di semplificazione e razionalizzazione per migliorare l’efficacia e la qualità dei controlli sarà avviato a partire da due aree molto rilevanti in termini di oneri amministrativi per le imprese: igiene e sicurezza degli alimenti e sicurezza sul lavoro. Saranno individuati, inoltre, strumenti efficaci di coordinamento delle attività e modalità operative per realizzare un sistema informativo unico nazionale.
  4. Estensione della standardizzazione della modulistica d’impatto sull’attività d’impresa, con riferimento a tipologie di procedimenti, d’interesse sia per le imprese sia per i cittadini, per assicurare semplificazione, chiarezza e trasparenza. Tutta la modulistica sarà digitalizzata per garantire la piena interoperabilità tra amministrazioni.

Interoperabilità dei SUAP, ce n’era davvero bisogno?

Digitalizzazione, semplificazione, standardizzazione. Sono i mantra degli ultimi decenni, eppure, a furia di implementarli si è dato vita a sistemi e sottosistemi che assomigliano più ad un ginepraio che ad una scacchiera dove tutto è chiaro, programmabile, semplice, governato da regole certe.

La trasparenza è la norma, il segreto l’eccezione[1]”, ma non c’è traccia del Patto per la semplificazione in rete, per cui è possibile fare solo delle speculazioni.

Quanto alla interoperabilità dei SUAP e il cosiddetto portale informativo delle imprese, non si può tacere il fatto che un portale esiste già (“Impresainungiorno”) e fornisce l’accesso immediato a tutti i SUAP, consente di avere le informazioni sulle pratiche da attivare, sulla modulistica da utilizzare, oltre a contenere un sistema di pagamento. Il SUAP di riferimento, quindi, si preoccuperà di smistare gli adempimenti necessari ai vari comuni. Attraverso il servizio “ComUnica”, presente nel portale, infine, è possibile avviare un’attività d’impresa, inviando la richiesta direttamente al Registro Imprese della Camera di Commercio. Ebbene, come si realizzerà l’annunciata interoperabilità? Chi saranno gli attori coinvolti? Quanto costerà? Che fine farà il portale “Impresainungiorno”? E soprattutto, è davvero necessaria?

Semplificazione o riduzione?

Spesso la semplificazione è l’anticamera della riduzione. Controlli semplificati potrebbe voler dire meno controlli o minor rigore nelle attività ispettive.

È curioso che solo qualche mese fa, il 17 aprile per l’esattezza, proprio la Conferenza Unificata abbia approvato la nuova modulistica unificata, recepita nel portale Impresainungiorno e fruibile a partire dal 22 luglio. Una semplificazione e razionalizzazione delle procedure avviata e realizzata mentre ancora si discuteva del Patto in commento. Che vi sia una mancanza di coordinamento fra le azioni della Conferenza Unificata e quella degli altri attori istituzionali impegnati nell’ipertrofico processo di digitalizzazione?

A pensare male si fa peccato ma spesso s’indovina, direbbe qualcuno, anche perché si fa fatica a trovare traccia di queste azioni programmatiche nel piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione.

Si spera che questa volta non siano trascurati i destinatari ultimi dell’agire pubblico, i cittadini. Una disattenzione divenuta endemica nel processo di digitalizzazione, come testimoniato, da ultimo, dal citato piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione.

Per la cronaca, nemmeno in questo caso è possibile consultare l’atto di approvazione della modulistica unificata.

Bene l’impegno alla standardizzazione della modulistica, seppure già avviata come si ricordava poc’anzi. Che sia, però, un impegno serio e deciso, altrimenti questo Patto (sconosciuto ai più) sarà soltanto l’ennesimo proclama.

______________________________________________________________________________________________

  1. Cosi lo slogan del Ministero della Pubblica Amministrazione sul Freedom of Information Act (FOIA).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
L'ANALISI
INIZIATIVE
PODCAST
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati