Regioni

Piemonte, ecco la strategia di specializzazione smart

Presentato il documento che illustra una strategia innovativa per la trasformazione economica regionale. Comincia una nuova stagione per lo sviluppo delle politiche in Ricerca e innovazione della Regione

Pubblicato il 24 Feb 2014

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Il 21 febbraio è stato presentato il documento che, dall’inizio di gennaio, è pubblicato su openS31,il sito di Regione Piemonte che rappresenta un ulteriore canale di comunicazione e consultazione della strategia che l’Amministrazione sta approntando e che rappresenta una condizionalità ex ante, un requisito preliminare, per l’accesso ai fondi strutturali.

L’occasione è stata quella di fare il punto sui commenti, sulle suggestioni e sulle critiche pervenute, di fare una sintesi della strategia e di raccogliere il parere di esperti autorevoli2, volutamente scelti al di fuori del contesto piemontese.

Lo step successivo sarà quello di accogliere i contributi condivisi nella nuova release del documento per poi affrontare gli altri passi verso la valutazione della strategia.

Si è di fatti così aperta una nuova stagione per lo sviluppo delle politiche in Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte.

L’occasione viene dalla nuova Politica di coesione 2014-2020 e dalla strategia Europa 2020 che pongono obiettivi e vincoli alla definizione delle strategie regionali.

La S3 – Smart Specialisation Strategy è una strategia innovativa per la trasformazione economica regionale ed è diventata parte essenziale delle iniziative dell’Europa volte ad aiutare le regioni a uscire dalla recessione e avviare una nuova fase di sviluppo.

Specializzazione intelligente significa:

  • Identificare le risorse e le caratteristiche peculiari di ogni paese e di ogni regione, evidenziarne i vantaggi competitivi e concentrare le risorse e i soggetti coinvolti intorno a una visione del futuro basata sull’eccellenza.

  • Rafforzare i sistemi di innovazione regionali, ottimizzare i flussi di conoscenze e diffondere i vantaggi dell’innovazione nell’intera economia regionale.

L’obiettivo, per il Piemonte, è di operare scelte mirate per rendere la regione un territorio attraente, un ecosistema dove ricerca e innovazione trovino le migliori condizioni per svilupparsi, per attrarre e far crescere talenti, idee e capitali e aumentare la visibilità della regione nello scenario globale.

Possiamo già contare su una politica di Ricerca Sviluppo e Innovazione che promuove la cooperazione tra tutti i soggetti dell’innovazione e la partecipazione delle grandi imprese manifatturiere e delle PMI volta ad accrescere la competitività del sistema produttivo piemontese.

Ora, anche la nostra regione è chiamata a definire la sua strategia di “specializzazione intelligente”, un programma di trasformazione economica integrato, basato sulle caratteristiche del territorio, sui propri punti di forza e sulla possibilità di competere a livello internazionale.

Specializzazione intelligente come opportunità:

  • Di dare più valore al nostro tessuto produttivo rendendolo più competitivo. Settori chiave della tradizione industriale piemontese capaci di innovarsi, svilupparsi e affermare la propria forza guardando oltre il confini della nostra regione.

  • Di guardare anche a nuove realtà imprenditoriali, a nuove sfide, che fanno della ricerca e dell’innovazione gli elementi fondamentali per sviluppare nuove idee e dar spazio a nuove promettenti attività.

  • Di avvicinare la ricerca al mercato, di sviluppare maggiore capacità di trasferimento tecnologico, di far uscire la ricerca dai laboratori per sperimentare le soluzioni in un contesto reale, più aperto e vicino al mercato.

  • Di accedere alle risorse della nuova programmazione europea. Dalle opportunità offerte da Horizon 2020, il nuovo programma per il finanziamento della ricerca, nato per garantire la competitività globale dell’Europa attraverso il collegamento tra Ricerca e Innovazione, le sfide sociali, l’accesso semplificato per imprese, università, istituti provenienti da tutti i Paesi europei e non solo; allo sviluppo di strategie di ricerca e innovazione basate sul concetto di specializzazione intelligente, opportunità che – se colte correttamente – potranno massimizzare gli effetti positivi sul nostro territorio.

I pilastri delle strategia piemontese:

  • Ambiti applicativi nuovi e promettenti Vs. aree/ambiti forti della tradizione industriale piemontese.

  • La concentrazione di interventi e risorse per evitare duplicazioni e azioni poco efficaci (razionalizzazione) con programmi e progetti che abbiano un impatto rilevante su tutto il territorio.

  • Un ecosistema favorevole allo sviluppo di R&I e della competitività del sistema piemontese.

  • La scoperta imprenditoriale (entrepreneurial discovery), ovvero quel processo – non imposto dall’alto – che spinge le imprese, i centri di ricerca e le università a collaborare per identificare le aree più promettenti di un territorio, ma anche i punti deboli che possono ostacolare l’innovazione.

  • Una efficace politica volta alla creazione di un ecosistema digitale come elemento abilitante fondamentale per il pieno dispiegamento delle potenzialità della scoperta imprenditoriale.

  • La diffusione delle ICTs (Information Communication Technologies) per un’efficace diversificazione tecnologica e metodologica del tessuto produttivo con un impatto positivo sulla scoperta di settori nuovi o emergenti non ancora pienamente indentificati o sulla trasformazione dei settori industriali tradizionalmente riconosciuti e trainanti.

  • L’adozione di tecnologie abilitanti, di asset e di nuove competenze.

  • Una maggior integrazione tra ambiti, settori, aree di innovazione e tra tutti coloro che a vario titolo operano sul territorio regionale.

  • Indicatori di risultato in grado di misurare i risultati attesi al fine di monitorare costantemente l’andamento dei risultati per guidare, orientare e adattare costantemente le politiche e i programmi.

Non ottemperare alle nuove indicazioni comunitarie – privilegiando strategie conservative, dimostrando insufficiente capacità innovativa, scarsa integrazione delle politiche, incapacità di utilizzare in modo sempre più efficiente le risorse disponibili, bassa propensione al rischio, tendenze alla marginalizzazione rispetto alle traiettorie tecnologiche emergentimetterebbe a rischio la capacità di affrontare il nodo della competitività globale del Piemonte.

1 www.opens3.regione.piemonte.it

2

Il Programma del workshop “Smart and open: la S3 piemontese”.

9,00 Registrazione

9,30 – 9,45 Introduzione

Agostino Ghiglia – Assessore Ricerca e Innovazione Regione Piemonte

9,45 – 10,15 La strategia di specializzazione intelligente nella nuova programmazione europea 2014-2020: il percorso nazionale

Giorgio Martini – Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica

10,45 – 11,15 La S3 in Piemonte

Roberto Moriondo Direttore Innovazione e Ricerca Regione Piemonte

11,15 – 12,30 La S3 piemontese vista dell’esterno

Modera: Marco Cantamessa – Politecnico di Torino

Sergio Arzeni – OECD Centre for Entrepreneurship, Small and Medium-sized Enterprises (SMEs) and Local Development

Adriana Agrimi – Politiche per lo Sviluppo Economico, Lavoro e Innovazione, Regione Puglia

Leda Bologni – ASTER

Gianluigi Cogo – Agenda Digitale del Veneto, Regione Veneto

Emanuele Fidora Direzione generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca, MIUR

Francesco Molinari – Independent Researcher and Advisor

12,30 – 13,00 Roadmap e conclusioni

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