regione puglia

Polis2020, un progetto multi-stakeholder per fare la PA digitale

Creare servizi digitali innovativi basati sulle esigenze di cittadini, associazioni, imprese, mondo della ricerca. E’ l’obiettivo del progetto di ricerca Polis2020 della Regione Puglia per una digitalizzazione della PA che coinvolga tutti i portatori di interesse, partendo dalle architetture e dai principi della API economy

Pubblicato il 31 Dic 2018

Valentino Moretto

Responsabile Ricerca e Sviluppo e progetto Polis2020 – Links Management and Technology S.p.a.

digital-experience

Un progetto di ricerca industriale finalizzato a contribuire alla crescita digitale ed alla digitalizzazione dei processi della Pubblica Amministrazione, individuando soluzioni organizzative e tecnologiche che contribuiscano a superare l’approccio a “silos” tradizionalmente adottato per la gestione dei sistemi informativi degli enti pubblici (Piano Triennale dell’Informatica per la Pubblica Amministrazione 2017 – 2019).

E’ Polis 2020[1] un progetto della Regione Puglia che, partendo dai contesti urbani pugliesi di medie e piccole dimensioni, intende favorire una modalità sistemica di gestire i sistemi informativi della Pubblica Amministrazione, che si fondi sulla centralità dell’esperienza e sui bisogni dell’utenza, intercettando le esigenze di cittadini, associazioni, imprese, mondo della ricerca, quali punto di partenza per l’individuazione e la realizzazione di servizi digitali moderni e innovativi. In tale ottica, il progetto sposa i principi della Responsible Research and Innovation, ovvero promuove il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse nel processo di innovazione.

Polis2020 sviluppa i suoi principali obiettivi progettuali lungo tre dimensioni, strettamente correlate:

  • sociale e collaborativa, studiando e sperimentando metodologie e strumenti di supporto alle fasi di intercettazione ed analisi delle necessità e delle idee del territorio, con il fine di favorire il coinvolgimento e la partecipazione degli stakeholders ai temi del progetto. Nella medesima dimensione si inquadra il tema dell’erogazione dei servizi all’utenza in un’ottica di tipo multi- ed omni-canale, a supporto di una rinnovata modalità di interlocuzione tra Pubblica Amministrazione ed utenza finale;
  • amministrativa, che guarda alla Pubblica Amministrazione a livello strategico e normativo al fine di semplificarne i processi, mirando al tempo stesso alla conformità in rapporto agli obblighi ed agli standard dettati da AGID ed in particolare dal Piano Triennale per l’informatica nella PA;
  • fisica, intesa come capacità di progettare, reingegnerizzare, sviluppare e sperimentare servizi digitali innovativi nell’ottica delle smart cities ed in particolare nei domini applicativi egovernment, turismo e sanità, con un target di sperimentazione rappresentato da centri urbani pugliesi di medie e piccole dimensioni. Nella dimensione fisica rientra inoltre il tema della misurabilità degli impatti di politiche, investimenti e soluzioni, correlato all’utilizzo di strumenti all’avanguardia nella raccolta e nell’elaborazione dei dati in grado di fornire informazioni di supporto alle decisioni relative al contesto ed alle caratteristiche di un determinato dominio.

Gli stakeholders di una comunità intelligente

Polis2020 intende definire un framework metodologico per l’individuazione ed il coinvolgimento degli stakeholders di centri urbani, con l’obiettivo di costituire community attivamente coinvolte nel processo di costruzione di “territori intelligenti” che possano agire da incubatori di innovazione e sperimentazione sul campo. La necessità di definire tale framework nasce dall’esigenza in fase di sperimentazione di coordinare una pluralità di soggetti che, seppur diversi nel ruolo, nella funzione e nell’organizzazione, sono chiamati a partecipare attivamente alla realizzazione di progetti significativi per la propria comunità e che richiedono una coerenza delle soluzioni organizzative e tecnologiche, nel rispetto di normative e standard. Ciò consentirà di definire un processo partecipato e strutturato di governance delle azioni necessarie all’attuazione della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione.

Omnicanalità e customer experience

L’utente medio è sempre più abituato ad utilizzare, e quindi ormai ad attendersi di avere a disposizione, anche in maniera combinata, una pluralità di canali e dispositivi di comunicazione in una ampia gamma di situazioni, quali la ricerca di informazioni relative ad un evento, l’acquisto di un prodotto, l’attivazione di un servizio, lo scambio di opinioni con altri utenti su tematiche di interesse. Le medesime attese interessano sempre più anche il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione, i primi con l’aspettativa di fruire dei servizi digitali della PA utilizzando più o meno indifferentemente un pc, uno smartphone o un tablet, così come un totem interattivo, una vetrina digitale o un qualsiasi schermo touchscreen: la Pubblica Amministrazione con l’intento di perseguire una maggiore efficienza nella gestione e nell’erogazione dei servizi e, al tempo stesso, di instaurare un dialogo “più moderno” e confacente alle necessità dell’utenza.

A partire da tali premesse, Polis2020 affronta il tema di ricerca della omnicanalità, per venire incontro all’esigenza di una interlocuzione con la Pubblica Amministrazione che si consumi tra i diversi canali in modo fluido ed in un’unica soluzione di continuità. Ciò si concretizza nella realizzazione di un framework per la progettazione e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche, che sia di supporto alla realizzazione di un’eccellente integrazione tra i diversi canali e dispositivi di comunicazione, sfruttando al meglio i vantaggi della multi- e dell’omni-canalità, per offrire ai consumatori una “seamless customer experience”.

Misurare la “smartness” delle città medio/piccole

La caratterizzazione dimensionale delle amministrazioni locali italiane presenta una forte prevalenza di piccoli comuni: ben il 70,4% delle amministrazioni comunali conta meno di 5.000 abitanti; la percentuale sale a quota 85,1% e 93,7% se si considerano i comuni fino a 10.000 e fino a 20.000 residenti, rispettivamente. I comuni in cui vivono più di 100.000 cittadini sono appena 46, tra i quali 14 definiti per legge “città metropolitane”.

In Polis2020, il concetto di “smartness”, inteso come la capacità di un territorio di esprimere qualità ed efficienza, anche grazie all’impiego intelligente delle nuove tecnologie, sarà approfondito proprio in riferimento a contesti urbani pugliesi di medie e piccole dimensioni, sviluppando il tema della misurabilità degli impatti di politiche, investimenti e soluzioni su un target inedito, interessante soprattutto per i risvolti sociali ed istituzionali che può potenzialmente sviluppare. A partire da un’indagine sul tema della dimensione intelligente delle città medie/piccole secondo i ranking di smartness allo stato dell’arte, che tipicamente rivolgono la loro attenzione scientifica e “commerciale” a città di grandi dimensioni, e sulle base delle esigenze dei contesti urbani aderenti al progetto, nel corso del progetto saranno definiti un framework ed un set di indicatori significativi per il target di enti oggetto della sperimentazione.

Cittadinanza digitale e strumenti per i decision maker

Grazie al coinvolgimento attivo delle comunità urbane, Polis2020 intende ideare e sviluppare servizi digitali innovativi in ambiti che vanno dall’egovernment, al turismo, alla sanità, coerenti e conformi al “Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica amministrazione 2017 – 2019”. Dal punto di vista prettamente innovativo, Polis 2020 tende ad esaltare i seguenti elementi e requisiti strategici:

  • i principi di “digitale per definizione” (digital first), oltre che di integrazione di canali e dispositivi di fruizione in ottica omni-canale;
  • analisi, progettazione e sviluppo di soluzioni organizzative e tecnologiche innovative, partendo dai processi e da casi di riuso (non solo aziendale, ma anche e soprattutto in riferimento alle piattaforme abilitanti della Pubblica Amministrazione), rispettando e superando la logica delle regole tecniche. Tali soluzioni nel progetto si presentano dinamiche e moderne e puntano alla centralità dell’esperienza ed ai bisogni dell’utenza;
  • adozione di un approccio architetturale basato sulla separazione dei livelli di back end e front end, con logiche aperte e standard pubblici che garantiscano ad altri attori, pubblici e privati, accessibilità e massima interoperabilità di dati e servizi.

Quest’ultimo punto introduce il primo di alcuni degli elementi di innovazione puramente tecnologica presenti all’interno di Polis2020, quali l’adozione delle architetture a micro-servizi e dei principi che hanno determinato l’affermazione del modello di business della cosiddetta API economy. Ciò favorisce ed abilita lo sviluppo di strumenti di raccolta e processing dei dati in grado di fornire informazioni utili relative al contesto ed alle caratteristiche di un determinato dominio: in tal modo diventa possibile per tutti gli attori del cambiamento territoriale (decision maker, dipendenti pubblici e cittadini) accedere in maniera semplice ed intuitiva e con diversi livelli di interpretazione e sintesi ai dati raccolti e alle possibili proposizioni/elaborazioni che è possibile compiere su di essi. In tale contesto, in Polis2020 diviene possibile costruire e sperimentare sistemi di supporto alle decisioni utili agli utenti sperimentatori a fini strategici e di pianificazione.

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  1. “Polis2020” è un progetto di ricerca industriale finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del regolamento regionale per gli aiuti in esenzione n. 17 del 30/09/2014 (BURP n. 139 suppl. del 06/10/2014) TITOLO II CAPO 1 – Contratti di Programma “Avviso per la presentazione dei progetti promossi da Grandi Imprese ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento” – atto dirigenziale n. 1532 del 11 ottobre 2017.

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