L’Agenda digitale è una necessità imprescindibile per l’Italia per agganciare davvero la ripresa economica. Bruxelles ha evidenziato che il nostro Paese perde 2 punti di Pil all’anno a causa dell’inefficienza della Pubblica amministrazione. Le lunghe attese per ottenere i permessi necessari allo sviluppo di impresa, nonché i problemi di inadempienza della Pa nei confronti dei privati potrebbero essere solo un amaro ricordo, se davvero il Governo Renzi riuscisse a dare l’attesa svolta. Il contenuto del Def ci fa ben sperare per il prossimo futuro.
Tuttavia alla digitalizzazione della Pa, sicuramente necessaria, deve poter corrispondere un aggiornamento anche nel settore privato, da parte di imprese e famiglie. L’Agenda digitale deve essere non solo affare dei nostri governanti, ma di noi tutti, imprenditori e cittadini italiani. Il Bonus Ricerca e i voucher per la digitalizzazione sono senz’altro un ottimo passo in questa direzione.
È importante che questo processo sia gestito da un’unica cabina di regia. Dobbiamo evitare la frammentazione di una Governance che il Premier Renzi deve designare al più presto. Allo stesso tempo, però, tutti gli attori interessati devono essere davvero coinvolti nel processo decisionale.