La testata “I Quaderni di Agendadigitale.eu” ha ricevuto il riconoscimento della “scientificità” nell’Area XIV (Scienze Politiche e Sociali), dopo quella già ottenuta dall’Area XI (Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche).
È l’epilogo di una lunga vicenda che arriva dopo tre anni di pratiche e istruttorie con l’Anvur, Ente pubblico vigilato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
I Quaderni e Agendadigitale.eu
Per noi, è la conferma di un percorso iniziato molti anni prima, con la nascita stessa di Agendadigitale.eu, la testata giornalistica di cui Quaderni è la costola scientifica, in fascicoli quadrimestrali in pdf, e la direzione scientifica di Mario Morcellini (Sapienza Università di Roma) e Paolo Ferri (Università Bicocca), per le rispettive Aree. Il Fascicolo più recente è il Numero 14.
Agendadigitale.eu, è nata dieci anni fa, poco dopo l’istituzione dell’Agenda Digitale italiana dall’allora Governo Monti ed è stata concepita come testata specifica e abbastanza singolare nel panorama online italiano sia per l’epoca sia oggi.
Ospita infatti articoli di approfondimento, di opinione, sintesi di analisi e ricerche firmate dai principali protagonisti del digitale, accademici, politici e tecnici del comparto.
Il taglio degli articoli potrebbe essere definito da mensile, con un orizzonte di alcuni mesi di rilevanza. Prevalentemente i saggi sono dei principali esponenti dell’Accademia italiana accanto ad analisti di scenari e politici del settore.
Un esito naturale, se si pensa alla storia di Digital 360, nata nel 2012 nell’ambito della ricerca universitaria presso il Politecnico di Milano. Ma anche una scelta non compresa da molti – più allora che adesso – per le tante mitologie che circondano l’informazione online che dovrebbe essere “veloce” e “breve”.
Perché serve lentezza, riflessione anche e soprattutto ora
L’assunto sottostante è che “se tutto cambia velocemente, bisogna essere tempestivi, rapidi, poiché presto cambierà tutto”. Si tratta di banali fallacie del pensiero e così appaiono adesso con maggior chiarezza rispetto a dieci anni fa.
Proprio perché molto cambia in poco tempo, nel nostro settore è importante rallentare, soffermarsi sui temi, per capirli; o almeno provare a costruire un senso della realtà che si presenta troppo frammentata. Così si sviluppa un pensiero, che si nutre non di ore o giorni ma di mesi e anni di accumulazione e riflessione.
Questa è stata l’intuizione di partenza: solo in tal modo, uscendo dal turbinio delle cose, spesso pilotate dal marketing della Silicon Valley, è possibile attribuire una chiave di lettura alla realtà digitale, aiutando cittadini e decisori politici a comprendere la posta in gioco in forza di valutazioni corrette per il nostro futuro.
La trasformazione ora dettata e, probabilmente, accelerata dall’Intelligenza Artificiale giunge ad ulteriore conferma di quest’assunto. Seguire la cronaca degli eventi non basta; da sola, anzi, può confondere e disorientare, rendendoci inclini al rifiuto della novità o all’adesione acritica. Il classico bivio che si para di fronte a chi – persone o società – non ha leve di controllo sul cambiamento.
L’Intelligenza Artificiale è innovazione dirompente e va letta attraverso i paradigmi, complessi e di lunga durata, delle nostre economie, società e culture.
Questa la missione che intendevamo conferire al giornale. Speriamo di esser riusciti, almeno in parte, ad assolverla. Ora è possibile portarla avanti con maggior convinzione e spazio di riflessione, nei Quaderni di Agendadigitale.eu.