È attivo dal 31 marzo il sito accessibilita.agid.gov.it/ che rende disponibile il monitoraggio di oltre 14.000 siti della PA. Così possiamo davvero capire quanto (ancora certo non abbastanza) sono accessibili i siti della PA a persone con disabilità permanente o temporanea.
Questo nell’ambito della misura 1.4.2 del PNRR che mira a migliorare l’accessibilità dei servizi pubblici digitali attraverso la diffusione di strumenti e strategie condivise: da test di usabilità ad attività di comunicazione e disseminazione passando per lo sviluppo di kit dedicati e altro, per un totale di una dotazione di 80 milioni di euro, in capo ad Agid.
Questo aiuta tutti i cittadini, anche coloro che sono in condizioni di disabilità permanente o temporanea, ad accedere ai servizi digitali della PA, rendendoli accessibili e inclusivi.
Qualità nei nuovi servizi digitali PNRR, la parola è agli utenti
La realizzazione del sito fa parte della dotazione indicata, che comprende anche: la produzione di strumenti (webkit) utili nella progettazione ed implementazione dei servizi digitali, la creazione di iniziative formative finalizzate ad aumentare le competenze in materia da parte degli operatori pubblici, la fornitura di supporto tecnico specialistico, l’implementazione di tecnologie assistive necessarie alle postazioni di lavoro dei lavoratori con disabilità.
I dati del sito vengono monitorati automaticamente, partendo come base di riferimento dalle informazioni presenti in IPA.
Le quattro aree del sito
Il sito si struttura in 4 aree, oltre all’homepage.
Monitoraggio accessibilità
Contiene statistiche sul monitoraggio delle attività effettuate. Ad esempio la distribuzione per regione con relativa incidenza di errori, la divisione per tipologia di ente (6660 comuni, 4553 scuole, 3270 altri enti), siti (14483) e pagine (più di 2 milioni 7000 mila) valutate.
Errori di accessibilità
Permette di visualizzare statistiche associate agli errori trovati sui siti degli enti, tramite il motore il Mauve++ del CNR. MAUVE++(Multiguideline Accessibility and Usability Validation Environment), un sistema di valutazione dell’accessibilità di siti che controlla il loro codice HTML e CSS supportando anche la validazione W3C WCAG 2.1. Gli indicatori e l’analisi automatica dell’accessibilità sono strutturati sulla base delle conformità alle prescrizioni individuate nella norma EN 301 549. MAUVE++ analizza la ricorrenza degli errori su 31 dei 50 criteri di successo previsti dalle linee guida, realizzando in tal modo un’analisi parziale.
Gli errori più diffusi rilevati dal monitoraggio automatizzato sono:
Criterio di successo | Distribuzione errori |
---|---|
2.4.7 Focus visibile (es. gli utenti navigano con la tastiera anziché con il mouse) | 33,88% |
1.4.1 Uso del colore (es. i link non sottolineati) | 20,00% |
1.4.3 Contrasto (minimo) (es. contrasto del colore con lo sfondo non sufficiente) | 11,81% |
Gli errori maggiormente riscontrati sui siti della PA riguardano la mancanza di indicatore visivo del focus quando gli utenti navigano con la tastiera anziché con il mouse (33,8%), la presenza di informazioni veicolate esclusivamente attraverso il colore, come ad esempio i link non sottolineati (19,9%) e la presenza di testo con livello di contrasto del colore con lo sfondo non sufficiente (11,8%). Per ogni errore è indicato un link alla spiegazione del concetto associato (non dell’errore specifico, ma solo perché i dati sono aggregati).
Oltre il 50% dei siti presenta errori percepiti dall’utente finale (quindi che rendono il sito poco fruibile) secondo le linee guida W3C WCAG 2.1. Per cui di spazio di miglioramento ce n’è in abbondanza. Questo gap sarà colmato anche grazie all’avviso 1.4.1 che prevede nell’ambito della sezione “Cittadino Informato” di rivedere i siti degli enti locali.
Dichiarazioni di accessibilità
È la sezione in cui gli enti possono fare le dichiarazioni di accessibilità.
Dopo aver effettuato le verifiche di accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili, in conformità con la Direttiva UE 2016/2102, le PA possono compilare la dichiarazione di accessibilità. Una volta compilata, la dichiarazione di accessibilità viene messa a disposizione di tutti grazie ad un link posto sul footer del sito web o nell’apposita sezione dello store relativamente alle app mobile.
Le PA hanno l’obbligo di compilare o aggiornare la dichiarazione di accessibilità, per ogni loro servizio, entro il 23 settembre di ogni anno. Tutte le dichiarazioni di accessibilità pubblicate entro questa data hanno validità fino al 23 settembre dell’anno successivo.
Delle 12mila pubblicazioni effettuate a settembre 2022, valide fino al settembre 2023, 4.854 sono conformi, 7.661 parzialmente conformi e solo 194 non conformi.
Grazie all’uso di strumenti automatizzati e agganciandosi anche all’anagrafe dei dipendenti pubblici, come spunto si potrebbe valutare di rendere la dichiarazione di accessibilità automatica nel tempo.
In questa sezione è possibile anche vedere il numero totale di siti analizzati per Regione e quante dichiarazioni di accessibilità sono state inviate.
Open data
Sono resi disponibili opendata in formato csv, xml, json per:
- Febbraio 2023 – Errori – Il file contiene i dati aggregati dell’ultimo monitoraggio, distribuiti per principio, criterio di successo e livello di conformità.
- Febbraio 2023 – Monitoraggio – Il file contiene i dati aggregati dell’ultimo monitoraggio, distribuiti per categoria IPA e regione.
- Settembre 2022 – Dichiarazione di accessibilità – Il file contiene i dati aggregati dell’ultimo anno, distribuiti per regione.
I dati sono piuttosto aggregati, quindi di utilizzo statistico.
I prossimi passi
L’Agenzia per l’Italia Digitale fornirà alle PA anche un accompagnamento di tipo tecnico-informatico e normativo, attraverso il supporto specialistico di 28 esperti e la condivisione di WebKit per sviluppare e riprogettare i servizi digitali.
Questo si presuppone si aggiunga organicamente a quanto in corso sul sito designers.italia.it (o sia coincidente), nonché sia allineato all’avviso 1.4.1 Esperienza del Cittadino.
Inoltre, è prevista l’erogazione di un sostegno finanziario di 53 milioni di euro a 55 PA target per realizzare attività formative specifiche in tema di accessibilità, assicurare che almeno il 50% delle tecnologie assistive richieste venga messo a disposizione di tutti i lavoratori con disabilità e ridurre di almeno il 50% il numero delle tipologie di errore su almeno 2 servizi digitali.