agenda digitale regionale

Regione Puglia, la strategia per i servizi pubblici digitali

Il ruolo della Regione Puglia quale soggetto aggregatore territoriale digitale nella promozione dell’adozione dell’Agenda digitale da parte delle pubbliche amministrazioni regionali. Gli obiettivi del Piano triennale in termini di razionalizzazione delle infrastrutture fisiche e immateriali

Pubblicato il 19 Nov 2018

Carmela Iadaresta

Regione Puglia, Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro

regione-Puglia

Razionalizzazione delle infrastrutture fisiche, favorendo l’affermarsi di un modello Cloud per ospitare le applicazioni informatiche della PA, e dei servizi infrastrutturali immateriali (cybersicurezza, identità digitale e pagamenti digitali). Sono i due obiettivi principali della sfida digitale della Regione Puglia per rendere disponibili servizi digitali moderni ed efficienti a tutta la popolazione regionale, indipendentemente dall’Ente Pubblico che li eroga.

La Regione nel ruolo di Soggetto aggregatore territoriale digitale

Il ruolo che la Regione ha deciso di svolgere, di concerto con AgID, è quello del Soggetto Aggregatore Territoriale Digitale (SATD), così come descritto dal Piano Triennale AgID.

Pertanto la Regione svilupperà un’azione diretta di promozione dell’adozione dell’Agenda Digitale da parte delle pubbliche amministrazioni regionali e in questa azione sarà supportata dalla società in-house regionale InnovaPuglia S.p.A.

L’azione, oggetto di un Protocollo di Intesa tra Regione ed AgID, sarà finanziata dai fondi del POR 2014-2020 (Obiettivo Tematico 2) e del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) “Patto per la Puglia”.

Le Amministrazioni interessate saranno le Agenzie Regionali e le Aziende del Sistema Sanitario Regionale (SSR) ed anche, con eguale importanza, i Comuni della regione.

La sfida che ci attende è quella di rendere disponibili servizi digitali moderni ed efficienti a tutta la popolazione regionale, indipendentemente dall’Ente Pubblico che li eroga.

La Regione Puglia si era già mossa nella precedente programmazione finanziando ai Comuni, con l’azione 1.5.2 rivolta alla Aree Vaste, la realizzazione di servizi digitali conformi al Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).

I risultati raggiunti in quell’azione sono il punto di partenza della nuova progettualità del Piano Triennale.

Le direttrici del Piano triennale

Le direttrici di sviluppo del Piano si focalizzano prima di tutto nella razionalizzazione delle infrastrutture materiali ed immateriali che sottendono all’erogazione dei servizi pubblici digitali.

Il primo obiettivo è la razionalizzazione delle infrastrutture fisiche, favorendo l’affermarsi di un modello Cloud per ospitare le applicazioni informatiche della PA. Questo approccio, che si basa anche sui risultati del censimento condotto da AgID, sarà realizzato dalla Regione Puglia, nel suo ruolo di SATD, con una duplice azione:

  • messa a disposizione di tutti gli enti locali regionali del servizio Cloud erogato proprio dal Datacenter, gestito da InnovaPuglia e dotato di tutte le caratteristiche che lo rendono conforme ai requisiti di qualità e sicurezza indispensabili per svolgere questa funzione
  • supporto degli enti locali nell’analisi delle problematiche di migrazione delle applicazioni dal proprio CED al servizio Cloud regionale e successivamente nella effettiva migrazione

Alla razionalizzazione delle infrastrutture materiali si affiancano le azioni di razionalizzazione dei servizi infrastrutturali immateriali e precisamente:

  • la Sicurezza Informatica
  • il Sistema Pubblico di Identità (SPID)
  • il Sistema del pagamenti elettronici della PA (PagoPA)

Sicurezza e cloud

La questione della sicurezza informatica è fra le priorità dell’amministrazione al fine di garantire ai cittadini che l’evoluzione verso il digitale dei servizi pubblici non comporti un rischio di compromissione dei propri dati personale e/o sensibili ed è quindi un prerequisito per una vasta accettazione da parte della popolazione del modello di fruizione dei servizi pubblici in modalità digitale.

Se la razionalizzazione dei servizi nel Cloud riduce la superficie di attacco ponendo peraltro i servizi pubblici al riparo delle infrastrutture e servizi di sicurezza del Datacenter regionale, certificato ISO/IEC 27001, tuttavia la CyberSecurity necessita anche di una coscienza e conoscenza diffusa della problematica a tutti i livelli della PA. Pertanto, l’azione regionale si propone di migliorare questo aspetto con attività di supporto delle PA per migliorare l’approccio complessivo anche a livello periferico, ad iniziare dalla corretta adozione delle misure minime prescritte da Agid con la Circolare n. 1 del 17/3/2017.

Spid, PagoPa e FSE

Per il Sistema Pubblico di Identità la Regione Puglia ha già attivato l’accesso ai propri portali di servizio mediante SPID e sta progressivamente migrando l’utenza dalle vecchie credenziali alle nuove.

Sono state anche introdotte numerose iniziative come gli InfoPoint per il rilascio di identità SPID durante le ultime edizioni della Fiera del Levante.

Anche in questo campo la società in-house InnovaPuglia ha tutte le competenze per supportare le Amministrazioni locali nell’attivazione dell’accesso via SPID ai propri portali.

Analogo approccio di supporto viene adottato per il Sistema del pagamenti elettronici della PA, in merito al quale InnovaPuglia già gestisce il nodo regionale a cui hanno aderito circa 120 Comuni e sta lavorando per ampliare la gamma dei servizi offerti e dei pagamenti disponibili per i cittadini. Ovviamente l’accesso al portale regionale dei pagamenti elettronici è possibile solo mediante credenziali SPID.

Sono inoltre previste azioni di sviluppo di ecosistemi verticali di particolare importanza a partire dal Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) che la Regione Puglia ha già attivato da circa un anno e che sta progressivamente arricchendo di sempre più contenuti con l’obiettivo di estendere la base dei cittadini che lo usano regolarmente ottenendo così un miglior servizio di assistenza reso possibile dalla completezza delle informazioni gestite e dalla loro disponibilità.

Un sistema federato di portali per i servizi digitali

Appartiene a questo ambito anche l’evoluzione del modello di accesso ai servizi digitali mediante portali web che deve evolvere verso un sistema federato di portali in cui sia agevole per il cittadino navigare e trovare i servizi che devono essere correttamente classificati e catalogati in conformità al Profilo italiano di CPSV-AP, che definisce le descrizioni dei servizi in conformità alle regole e agli standard nazionali di interoperabilità (SOAP, REST). Ai servizi deve essere associata la definizione della struttura informativa e dei relativi metadati per la realizzazione del catalogo della modulistica digitali utilizzata dalle strutture organizzative che erogano servizi digitali.

Infine, si procederà a sostenere lo sviluppo dell’innovazione sul territorio mediante la promozione di strumenti innovativi per il public procurement management.

Innovazione del procurement e procurement di innovazione

L’innovazione del procurement e il procurement di innovazione rappresentano due tematiche distinguibili ma non separabili, non essendo l’una avulsa dall’altra. L’intervento previsto pertanto va nella direzione di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di innovazione. Attraverso gli strumenti dell’avviso pubblico pre-commerciale, il dialogo tecnico, la procedura competitiva con negoziazione, etc. orientati alla sperimentazione su scala reale di soluzioni innovative, funzionali alla risoluzione di specifici problematiche della domanda pubblica di innovazione, si intende agire sul potenziamento e innalzamento della qualità del prodotto/servizio offerto in termini di technology readiness level, al fine di determinare un maggior valore aggiunto ed elevare la capacità competitiva delle Imprese coinvolte.

La focalizzazione delle azioni citate permetterà di misurare in modo preciso, nell’ambito temporale previsto di 2-3 anni, il livello di attuazione dell’Agenda Digitale e di valutare, anche in corso d’opera, il suo confronto con altre Regioni.

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