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Responsabili per la transizione al digitale: i supereroi della PA



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Il Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD) è una figura chiave nella Pubblica Amministrazione, equiparabile a un supereroe come Iron Man. Con competenze in tecnologia, diritto e gestione, l’RTD guida la trasformazione digitale, affrontando sfide senza costi aggiuntivi

Pubblicato il 14 nov 2024

Andrea Marella

Consulente trasformazione digitale pa

Andrea Tironi

Project Manager – Digital Transformation



IIoT
IIoT

In un’era in cui la digitalizzazione avanza inesorabile, la Pubblica Amministrazione ha trovato il suo supereroe: il Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD). Come Nick Fury ha assemblato gli Avengers per proteggere la Terra, così il legislatore ha creato questa figura per guidare le PA attraverso la complessa missione della trasformazione digitale. Ma chi è veramente l’RTD e quali superpoteri possiede per affrontare questa titanica sfida?

Chi è il Responsabile per la Transizione al Digitale

Immaginate un Tony Stark della burocrazia, un genio poliedrico capace di destreggiarsi tra codici (non solo quelli informatici) e regolamenti con la stessa abilità con cui Iron Man vola tra i grattacieli di New York. L’RTD è una figura manageriale apicale all’interno dell’amministrazione, un vero e proprio Avenger multitasking con competenze che spaziano dalla tecnologia al diritto, dall’organizzazione al project management.

Nato dall’articolo 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), l’RTD ha poteri che farebbero impallidire persino Thor. Deve occuparsi di tutto: dall’acquisto del centralino (come se fosse il Mjolnir dell’ufficio) alla rivisitazione dei processi in chiave digitale, dalla normativa sulla cybersecurity alla governance degli acquisti ICT. E come se non bastasse, deve farlo senza costi aggiuntivi, come se avesse a disposizione un reattore Arc infinito di efficienza.

Nella fase iniziale, molti RTD sono stati nominati “per adempimento”, come se fossero stati reclutati per caso da uno S.H.I.E.L.D. burocratico. Sindaci e Segretari si sono ritrovati con questo nuovo “costume da supereroe”, spesso considerandolo un passatempo da minori preoccupazioni. Ma poco sapevano che stavano per diventare i veri guardiani della galassia digitale.

Quanti sono i Responsabili per la Transizione al Digitale

Se gli Avengers sono un gruppo d’élite, gli RTD sono un vero e proprio esercito. Secondo il sito avanzamentodigitale.italia.it, sono oltre 10.000. Un numero che farebbe tremare persino Thanos! Ministeri, Regioni e Province Autonome hanno tutti il loro supereroe digitale. Tuttavia, come nella migliore tradizione dei fumetti, ci sono ancora alcune “zone d’ombra”: un 3% delle province, un 3% delle università e un 8% dei comuni sono ancora senza il loro RTD. Forse sono in attesa del loro “Nick Fury” per essere reclutati?

L’inverno dei Responsabili per la Transizione al Digitale

Ogni supereroe ha il suo momento buio, e per gli RTD è arrivato con la pandemia e l’hype dei fondi PNRR Digitale. Come Captain America congelato nel ghiaccio, gli RTD si sono trovati temporaneamente messi da parte, subendo gli avvisi PNRR invece di costruirli. Ma ora, come Steve Rogers risvegliato nel XXI secolo, l’RTD riemerge per mostrare uno dei suoi superpoteri più grandi: fare tutto senza soldi. Un potere che nemmeno l’Uomo Ragno con la sua ragnatela economica potrebbe eguagliare!

Gli amici dell’RTD

Come ogni buon Avenger, l’RTD non combatte da solo. Ha una squadra di “supereroi” al suo fianco, ognuno con le proprie abilità speciali:

  • Figure apicali: come Nick Fury, guidano la strategia complessiva.
  • Amministratori: simili a Maria Hill, gestiscono le operazioni quotidiane.
  • Segretario: il Phil Coulson della situazione, sempre pronto a salvare la giornata con la sua conoscenza enciclopedica delle procedure.
  • Responsabile gestione documentale: l’Archivista degli Avengers, capace di trovare qualsiasi informazione nel multiverso burocratico.
  • Responsabile conservazione: come Doctor Strange che protegge i manufatti magici, custodisce i documenti digitali nel Sanctum Sanctorum dell’amministrazione.
  • DPO: il Guardiano della Galassia della privacy, sempre vigile sulle minacce ai dati personali.
  • Amministratore di sistema: il Rocket Raccoon del gruppo, genio tecnologico con una passione per “aggiustare” (e talvolta smontare) i sistemi.
  • Responsabile anticorruzione: il Daredevil della PA, combatte il crimine amministrativo con un senso di giustizia sovrumano.

Gli artefatti che conosce l’RTD

Come Thor ha il suo martello e Captain America il suo scudo, l’RTD ha i suoi potenti artefatti. Ecco i suoi “Infinity Stones” burocratici:

  • Piano Triennale: la Gemma del Tempo, che permette di vedere e pianificare il futuro digitale dell’ente.
  • Manuale della gestione documentale: la Gemma della Realtà, che plasma il modo in cui i documenti esistono e fluiscono nell’universo amministrativo.
  • Manuale della conservazione: la Gemma dell’Anima, che preserva l’essenza digitale dei documenti per l’eternità.
  • Documento che individua gli obiettivi di accessibilità: la Gemma dello Spazio, che abbatte le barriere e rende i servizi accessibili a tutti.
  • Mappatura procedimenti amministrativi: la Gemma della Mente, che svela i segreti dei processi burocratici.
  • Misure minime di sicurezza ICT: la Gemma del Potere, che protegge l’infrastruttura digitale da minacce cosmiche (e terrestri).

Ma non finisce qui. L’RTD deve padroneggiare anche:

  • Piano di continuità operativa: come il Bifrost di Heimdall, garantisce che i servizi siano sempre accessibili.
  • Classificazione dati: organizza l’universo informativo come Groot organizza i suoi rami.
  • Piano di migrazione al cloud: il Quinjet digitale che porta i servizi verso nuovi orizzonti tecnologici.
  • Piano formativo (ICT e Non): l’accademia degli Avengers per creare nuovi eroi digitali.
  • PIAO: il grande libro delle strategie, come i Tomi di Vishanti di Doctor Strange.
  • Documento di pianificazione ICT: la mappa del tesoro tecnologico dell’ente.

I nuovi superpoteri

Ma l’universo digitale è in continua espansione, e con esso crescono i poteri dell’RTD. Ecco le nuove abilità di questo supereroe in costante evoluzione:

  • CIAO (Chief Artificial Intelligence Operation Officer): come Vision, l’RTD ora può interfacciarsi con l’intelligenza artificiale, guidando l’ente nell’uso etico e efficace di queste tecnologie avanzate. Deve assicurarsi che l’IA sia un alleato, non un Ultron che sfugge al controllo.
  • Responsabile della cybersecurity: indossando il mantello di Black Widow, l’RTD diventa il guardiano della sicurezza digitale. Con l’introduzione del DDL Cyber e la direttiva NIS2, deve proteggere l’ente da minacce informatiche sempre più sofisticate, come se stesse difendendo lo S.H.I.E.L.D. da HYDRA.
  • Responsabile interoperabilità: come Star-Lord che unisce i Guardiani della Galassia, l’RTD ora deve garantire che i sistemi dell’ente possano comunicare efficacemente tra loro e con il mondo esterno. Il decreto interoperabilità gli conferisce il potere di creare ponti digitali tra universi amministrativi paralleli.
  • Gestione degli incidenti informatici: con la Legge 90/2024, l’RTD acquisisce poteri simili a quelli di Scarlet Witch, dovendo prevenire e gestire incidenti che potrebbero alterare la realtà digitale dell’ente. Deve segnalare entro 24 ore e notificare entro 72 ore gli incidenti al CSIRT Italia, come se stesse avvertendo gli Avengers di una minaccia imminente.
  • Custode della resilienza digitale: come Black Panther protegge il Wakanda, l’RTD deve ora assicurare la resilienza dell’infrastruttura digitale dell’ente. Deve implementare misure di gestione del rischio, garantire la continuità operativa e preparare piani di ripristino degni del laboratorio di Shuri.
  • Maestro della formazione cyber: assumendo il ruolo di Professor X degli X-Men, l’RTD deve ora guidare la formazione del personale in materia di cybersicurezza. Deve creare una scuola per “mutanti digitali”, capaci di riconoscere e contrastare le minacce informatiche.
  • Guardiano dell’approvvigionamento sicuro: come Ant-Man che scrutina il mondo quantico, l’RTD deve ora esaminare minuziosamente i processi di approvvigionamento IT, assicurando che ogni componente tecnologico acquisito sia sicuro e conforme alle normative.
  • Orchestratore della trasformazione digitale: infine, come Doctor Strange che manipola le linee temporali, l’RTD deve orchestrare la trasformazione digitale dell’ente, guidandolo attraverso le complesse fasi del cambiamento tecnologico e culturale.

Questi nuovi superpoteri non sono solo un upgrade, ma una vera e propria evoluzione dell’RTD in un essere superiore della digitalizzazione. Come gli Avengers che si sono evoluti film dopo film, l’RTD si trova ora a fronteggiare sfide sempre più complesse, armato di nuove abilità e responsabilità.

L’RTD e la battaglia finale per la digitalizzazione

Mentre il sole tramonta su un panorama di server e cloud, l’RTD si erge sulla cima del municipio, il suo mantello (fatto di fogli di spreadsheet) svolazza al vento digitale. In lontananza, una minaccia oscura si profila all’orizzonte: è Burokron, un titano della burocrazia analogica, deciso a riportare il mondo della PA all’era della carta e dei timbri.

L’RTD attiva il suo comunicatore quantico: “Avengers dell’Amministrazione… riunitevi!” Dal cyberspazio emergono i suoi alleati: il DPO brandisce lo Scudo della Privacy, l’Amministratore di Sistema impugna il Martello dei Permessi Root, il Responsabile Anticorruzione sfoggia l’Armatura dell’Integrità.

Burokron attacca con un’orda di moduli cartacei e una pioggia di circolari obsolete. Ma l’RTD è pronto. Con un gesto, attiva il Piano Triennale, creando un campo di forza digitale che respinge l’assalto analogico. “Ora, compagni!” grida.

Il DPO lancia il suo scudo della privacy, tagliando attraverso le fila nemiche e proteggendo i dati sensibili. L’Amministratore di Sistema solleva il Martello dei Permessi, chiamando un fulmine di aggiornamenti che mette KO i sistemi legacy di Burokron. Il Responsabile Anticorruzione, con la sua Armatura dell’Integrità, deflette i tentativi di corruzione digitale del titano.

Ma Burokron non è ancora sconfitto. Sta per sferrare il suo colpo finale: il temuto Registro di Protocollo Infinito, capace di rallentare qualsiasi pratica per l’eternità. È il momento per l’RTD di usare il suo potere supremo.

Con un respiro profondo, l’RTD attiva simultaneamente tutti i suoi artefatti. Il Piano Triennale, il Manuale di Gestione Documentale, il PIAO e tutti gli altri si fondono in un vortice di energia digitale. “Per il potere di SPID!” esclama l’RTD, scagliando un raggio di pura innovazione contro Burokron.

Il titano della burocrazia viene colpito in pieno. I suoi timbri si sgretolano, i suoi faldoni si dissolvono in bit. Con un ultimo grido analogico, Burokron implode in un singolo QR code.

La battaglia è vinta. L’RTD e i suoi Avengers dell’Amministrazione hanno trionfato. Mentre la polvere digitale si posa, l’RTD guarda i suoi compagni: “La guerra per la digitalizzazione non è finita, ma oggi abbiamo vinto una battaglia cruciale. Ricordate, con grandi dati vengono grandi responsabilità. Avengers dell’Amministrazione… al lavoro!”

E così, mentre il sole sorge su un nuovo giorno di e-government, l’RTD e la sua squadra si preparano per la prossima sfida. Perché nel multiverso della Pubblica Amministrazione, l’innovazione non dorme mai, e c’è sempre un nuovo villain analogico da sconfiggere.

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