Codice amministrazione digitale

Riforma PA: 10 mln di euro di capitale sociale per gestori PEC e conservatori accreditati

Scompiglio nel mondo dei conservatori accreditati e degli altri gestori di servizi d’identità digitale, di firme qualificate e di posta elettronica certificata, a seguito della lettura dello schema di decreto legislativo sulle norme di attuazione dell’articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124 , approvato pochi giorni fa in Consiglio dei Ministri

Pubblicato il 26 Gen 2016

Luigi Foglia

avvocato, consulente senior di Studio Legale Lisi e Segretario Generale di ANORC

Andrea Lisi

Coordinatore Studio Legale Lisi e Presidente ANORC Professioni, direttore della rivista Digeat

conservazione-140317163618

Non sono poche le perplessità che nascono a seguito della lettura dello schema di decreto legislativo sulle norme di attuazione dell’articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante modifiche e integrazioni al D.Lgs. 82/2005 (CAD), approvato pochi giorni fa in Consiglio dei Ministri[1].

In particolare, una modifica dagli effetti non immediatamente evidenti sta portando un po’ di scompiglio nel mondo dei conservatori accreditati e degli altri gestori di servizi d’identità digitale, di firme qualificate e di posta elettronica certificata.

Il nuovo art. 27 del D.Lgs. 82/2005 (CAD), infatti, come modificato dall’art. 25 dello schema di Decreto in questione, potrebbe stabilire (se non verranno effettuate le necessarie correzioni alla bozza) che i prestatori di servizi fiduciari qualificati, i gestori di posta elettronica certificata, i gestori dell’identità digitale di cui all’articolo 64 e i soggetti di cui all’articolo 44-bis (i conservatori accreditati) debbano possedere i requisiti di cui all’articolo 29, comma 3 del CAD.

Il comma 3 dell’art. 29 (che non è stato modificato) stabilisce, già oggi, che tali soggetti debbano avere forma giuridica di società di capitali e un capitale sociale non inferiore a quello necessario ai fini dell’autorizzazione all’attività bancaria. Tale capitale, come oggi previsto dalle disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche emanate da Banca d’Italia, è di 10 milioni di euro.

Il problema sorge per il fatto che se tale cospicuo capitale sociale era già richiesto solo per i certificatori di firma digitale, con le modifiche apportate dallo schema di Decreto in commento, sarà richiesto anche per i gestori di servizi d’identità digitale, di posta elettronica certificata e per i conservatori accreditati i quali dovranno, quindi, essere costituiti in società di capitali con capitale minimo di 10 milioni di euro se vorranno mantenere il già sudato accreditamento (o ottenerlo ex novo): una barriera probabilmente insormontabile per buona parte degli attuali fornitori e che rischia di minare alle radici l’attuale mercato.

Il problema è ancor più sentito considerato che il capitale sociale minimo richiesto per i conservatori che intendano ottenere l’accreditamento ai sensi dell’art. 44 bis del CAD è attualmente di “soli” 200mila euro.

A ben vedere, una lettura sistematica delle norme porterebbe a ritenere che, quantomeno per i conservatori accreditati, si continui ad applicare quanto previsto dai commi 2 e 3 dell’art. 44 bis del CAD, in base ai quali da un lato le norme dell’art. 29 del CAD (compreso il suo comma 3 richiamato) sono applicabili solo ove compatibili e dall’altro è previsto espressamente un capitale sociale minimo di 200mila euro. Ci troveremmo, quindi, all’interno dello stesso Codice, di fronte a una norma speciale che derogherebbe alla norma generale di cui all’art. 29 del CAD. Questa situazione, che appare abbastanza caotica, è il frutto di un approccio disomogeneo e privo di sistematicità al contenuto del testo normativo.

Se, a nostro avviso, i conservatori accreditati dovrebbero stare tranquilli (ammesso che la situazione non cambi e rimanga quella appena approvata dal Governo[2]), altrettanto non si può dire per i gestori di servizi di posta elettronica certificata, che vedrebbero passare il capitale sociale minimo richiesto per l’accreditamento da 1 milione a 10 milioni di euro: una modifica non da poco.

Su questi dubbi appena sollevati ci auguriamo venga fatta chiarezza il prima possibile, visto le ricadute dirette e pesanti che un cambiamento come quello prospettato dallo schema di decreto potrebbe avere sull’attività di numerosi soggetti del mercato.

[1] Lo scorso 20 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di Decreto di modifica al D.Lgs. 82/2005 già oggetto di un primo rapido commento: http://www.agendadigitale.eu/identita-digitale/nuovo-cad-le-poche-e-confuse-novita-all-orizzonte_1947.htm

[2] A parte un comunicato stampa e un paio di slide presenti sul sito istituzionale, poco si sa dei dettagli dei decreti appena approvati dal Governo. Circolano invece tra gli addetti ai lavori dei testi più o meno affidabili di ciò che era sui tavoli di Palazzo Vidoni. Curioso che ai tempi della tanto sbandierata trasparenza e in fase di approvazione del FOIA si debbano seguire questi intricati iter per avere visione di documenti così importanti che meriterebbero massima condivisione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
L'ANALISI
INIZIATIVE
PODCAST
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati