innovazione dei processi

Semplificazione amministrativa: il nuovo ruolo delle associazioni di rappresentanza

Globalizzazione dei mercati e disintermediazione delle relazioni sociali stanno costringendo le associazioni di rappresentanza a ripensare il loro ruolo. La semplificazione amministrativa gioca in questo processo un ruolo importante, ma serve un salto di qualità per sostenere la competitività delle imprese. Ecco perché

Pubblicato il 08 Apr 2019

Nicola Testa

Presidente U.NA.P.P.A. Unione Nazionale Professionisti Pratiche Amministrative

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Le potenzialità offerte dalla rivoluzione digitale devono essere sfruttate per innovare le procedure di autorizzazione amministrativa e informatizzare le attività di supporto e consulenza alle imprese.

La tecnologia può infatti aiutare la semplificazione e creare valore per le imprese, mentre nella Pubblica amministrazione potrebbe innescare significative innovazioni di processoUn primo passo importante è stato realizzato con la fattura elettronica. Il prossimo potrebbe essere la procura digitale, ma occorre che al confronto con le istituzioni siano chiamate tutte le parti in causa, non sempre e solo i soliti noti.

Il ruolo (nuovo) delle associazioni di rappresentanza

Gli incontri delle parti sociali con i vertici del governo, così come le recenti manifestazioni a favore delle infrastrutture di Milano, Torino e Verona, hanno ridestato l’attenzione nei confronti delle associazioni di rappresentanza degli interessi, i cosiddetti corpi intermedi.

Negli ultimi anni, il fenomeno della disintermediazione, in gran parte dovuto alle innovazioni introdotte dalla rivoluzione digitale, aveva lasciato presagire un’inevitabile e progressiva perdita di ruolo da parte di sindacati, associazioni datoriali e professionali, associazioni di categoria, la cui crisi era peraltro già in atto da tempo.

Quanto accaduto nelle ultime settimane evidenzia al contrario come il mondo degli interessi organizzati sia ancora in campo, dimostrandosi in grado di obbligare il Governo a un’interlocuzione che fino a qualche tempo fa sembrava essere uno sbiadito ricordo del passato.

La semplificazione amministrativa

E fra i temi protagonisti del confronto non poteva mancare la semplificazione amministrativa, richiesta a gran voce da tutte le associazioni sedute al tavolo. Tavolo però al quale sono invitati sempre e solo i soliti noti, benché il mondo stia cambiando velocemente e con esso professioni, professionalità, rappresentanti. Tra questi Unappa che rappresenta chi nell’ambito della semplificazione avrebbe e potrebbe dire qualcosa.

Globalizzazione dei mercati e disintermediazione delle relazioni sociali stanno comunque costringendo le associazioni di rappresentanza a ripensare il loro ruolo, che non può più limitarsi all’advocacy e all’erogazione di servizi sul piano locale e nazionale. Così come la crisi economica dell’ultimo decennio impone la ricerca di nuovi modelli organizzativi e di nuove idee.

La competizione si gioca infatti sempre più sul terreno di attività strategiche quali la logistica e nella costruzione di nuovi servizi alle imprese lungo filiere produttive transnazionali. All’interno di questi processi, la semplificazione amministrativa – argomento spesso inflazionato, oltre che non adeguatamente compreso – nella discussione pubblica, può risultare decisiva.

Occorre tuttavia un salto di qualità, che deve essenzialmente consistere nella capacità di guardare le cose in una prospettiva diversa dal passato. Ciò, per esempio consentirebbe di vedere come la disintermediazione, che negli ultimi anni ha inciso profondamente sull’effettiva capacità di rappresentanza delle associazioni di interesse, possa costituire una straordinaria opportunità.

Le piattaforme digitali che hanno permesso la realizzazione di un rapporto diretto e non mediato fra decisore pubblico e interessi di cittadini e imprese possono anche essere utilizzate per realizzare nuove forme di mediazione.

Un sostegno alla competitività delle imprese

Nella Pubblica amministrazione il ricorso alle tecnologie digitali può produrre significative innovazioni di processo nell’espletamento delle pratiche di autorizzazione amministrativa. Gran parte dei costi di transazione e di governo prodotti dalle procedure amministrative, infatti, potrebbero trovare in un’innovazione come la procura digitale un concreto strumento di semplificazione.

Uno strumento in grado di supportare efficacemente l’operato della Pubblica amministrazione, assicurando rapidità, certezza e correttezza degli adempimenti, a tutto vantaggio delle imprese. Le imprese che competono sui mercati internazionali necessitano infatti di tempi rapidi e certi, soprattutto per quel che concerne le procedure che investono la gestione degli aspetti organizzativi e logistici che fanno la differenza fra un sistema produttivo che funziona e uno che è costretto a subire l’handicap di una Pubblica amministrazione lenta e farraginosa.

Dobbiamo immaginare un complesso di attività di supporto alle imprese in cui i diversi attori, dalla Pubblica amministrazione alle associazioni di rappresentanza, dalle Camere di Commercio ai professionisti che forniscono servizi di consulenza (sempre più declinati all’interno di filiere che attraversano le frontiere di diversi paesi), siano in grado di affiancarsi nel quotidiano e in modo integrato alle attività economiche e produttive. Noi professionisti delle pratiche amministrative siamo pronti a fare la nostra parte, che nel contesto di un’economia globalizzata richiede competenze sempre più articolate e al passo con le nuove tecnologie.

La domanda che le imprese rivolgono alle loro associazioni di rappresentanza è sempre meno orientata alla ricerca di politiche pubbliche che rendano disponibili benefici sul piano locale e nazionale e sempre più rivolta verso le condizioni giuridiche, amministrative e finanziarie in grado di ridurre i costi economici e di transazione al fine di liberare tempo e risorse da investire sul terreno della competizione globale. 

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