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Servizi pubblici digitali, centralizzati è meglio: come fare

Rafforzare l’efficienza della pubblica amministrazione permetterebbe di erogare a tutti servizi di qualità anche nei periodi più difficili, riducendo le disuguaglianze, non solo a livello economico, ma anche a livello sociale e sanitario e la frammentazione digitale tra enti diversi

Pubblicato il 07 Apr 2021

Paolo Aquino

Dipendente dell’Università della Calabria

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Probabilmente il servizio pubblico è la migliore arma a disposizione per superare insieme molte sfide attuali e future. Per questo ritengo che i tempi siano ormai maturi per centralizzare l’erogazione online di molteplici servizi, accessibili anche tramite smartphone, mediante la medesima applicazione a livello nazionale.

I vantaggi potrebbero essere diversi: parità di trattamento a beneficio dei cittadini più svantaggiati, snellimento dell’apparato pubblico con la riduzione di enti intermedi e uffici territoriali, controlli più capillari da parte delle autorità competenti, interventi correttivi mirati da parte degli enti governativi e amministrativi con statistiche in tempo reale, ottimizzazione delle risorse umane e finanziare disponibili concentrate su pochi progetti, notevoli riduzioni di spesa.

Innovazione tecnologia: app pubbliche contro la frammentazione

Qualsiasi attività ormai non può più prescindere dall’innovazione tecnologica che, ancora di più durante la pandemia, ha fatto notevoli progressi per consentire ai cittadini di svolgere a distanza quante più attività possibili. Diverse innovazioni sono state introdotte anche per le attività delle Amministrazioni Pubbliche, in particolar modo la realizzazione dell’app IO che, nonostante le difficoltà iniziali e le diverse lacune dei sistemi informatici nel settore pubblico, è stata comunque scaricata sugli smartphone di più di 10 milioni di italiani, evidenziando sia l’interesse dei cittadini, sia le potenzialità che piattaforme di questo tipo possono avere.

La continua instabilità politica italiana spesso non consente di portare a termine programmi di medio termine e tanto meno di lungo termine. Al fine di ridurre le disuguaglianze, non solo a livello economico, ma anche a livello sociale e sanitario, sarebbe importante rafforzare l’efficienza della pubblica amministrazione per poter erogare a tutti servizi di qualità anche nei periodi più difficili.

Gli enti pubblici comunali, provinciali e regionali stanziano enormi risorse per la digitalizzazione, generando una miriade di applicazioni locali che determinano una frammentazione digitale; Inoltre, spesso soltanto gli enti più grandi sono in grado di realizzare piattaforme online di buona qualità. Gran parte di queste applicazioni non interagiscono tra loro e piuttosto che aggiornarle periodicamente si preferisce sostituirle, con ovvi disagi per i cittadini.

I punti chiave di una gestione centralizzata

A questo scopo facciamo alcune proposte.

Screening dei soggetti positivi al Covid-19

Per lo screening delle persone positive al Covid-19 potrebbe essere molto utile un’applicazione nazionale attraverso la quale gli utenti da osservare possano registrarsi, gli infermieri effettuare i tamponi, i tecnici di laboratorio inserire gli esiti, e tutti i soggetti interessati (utenti, Asp, medici di famiglia, Comuni, scuole, forze di polizia, Ministeri, etc.), tramite le loro credenziali di accesso, possano visualizzare i risultati in tempo reale.

In questo caso gli unici soggetti “attivi” sarebbero i cittadini per l’inserimento dei loro dati, gli infermieri per confermare di aver eseguito il tampone, i tecnici di laboratorio per inserire l’esito del tampone; tutti gli altri soggetti interessati potrebbero visualizzare le informazioni in modo automatico.

Servizi sanitari e assistenziali

La stessa procedura presentata sopra, attraverso una piattaforma nazionale del Servizio Sanitario, potrebbe consentire a ospedali, centri di ricerca, università, istituti statistici, etc. di monitorare in tempo reale non solo la ricerca di nuovi virus ma anche altre importanti attività quali gli screening oncologici, cardiologici, diabetologici, etc., fondamentali per la diagnosi precoce e per la ricerca di nuove cure e terapie. La prevenzione, oltre a rendere più efficiente il servizio sanitario, limiterebbe enormemente la spesa pubblica necessaria per garantire a tutti la salute.

Anche per i servizi assistenziali, potrebbe essere molto utile un’applicazione centralizzata a livello nazionale che consentisse direttamente ai cittadini bisognosi di comunicare, in modalità riservata, i motivi della personale o familiare richiesta di sostegno (difficoltà economica, necessità abitativa, invalidità, dipendenza, …), al fine di poter stabilire in maniera oculata la tipologia e la quantità di personale e delle altre risorse da acquisire per intervenire su tutto il territorio nazionale.

Rilascio di autorizzazioni da parte delle Amministrazioni Pubbliche

Applicazioni centralizzate potrebbero ridurre notevolmente i tempi di molte procedure burocratiche. Per esempio, il rilascio di un’autorizzazione da parte di una pubblica amministrazione comporta il passaggio della documentazione per le mani di più funzionari, spesso afferenti a diversi enti. Solitamente le parti interessate sono l’utente che richiede l’autorizzazione, i professionisti che redigono la certificazione e i diversi funzionari pubblici coinvolti nel processo istruttorio della pratica. Una piattaforma nazionale online potrebbe consentire di svolgere le diverse fasi del processo istruttorio senza scaricare la documentazione. I vantaggi potrebbero essere molteplici: ciascuna pratica seguirebbe automaticamente i passaggi previsti, in ogni momento sarebbe possibile visualizzare dove la pratica è ferma, si eviterebbero i fascicoli cartacei con minori rischi di perdita dei documenti, non occorrerebbe reinserire dati o documenti già presenti nel sistema, sarebbe più facile per le autorità competenti effettuare controlli e prevenire eventuali turbative.

Obiettivo da raggiungere: app semplici, veloci, funzionali, affidabili e sicure

Ovviamente, al fine di consentire una più amplia platea di utilizzatori, le applicazioni dovrebbero essere semplici, veloci, sicure e funzionali, anche per gli utenti meno esperti.

Molte procedure amministrative sono più complesse del necessario; probabilmente è anche per questo  che il termine burocrazia ha spesso un’accezione negativa. Appare quindi necessario un lavoro iniziale di riprogettazione, per consentire agli utenti di completare autonomamente online gran parte dei passaggi necessari per poter usufruire del servizio pubblico richiesto.

La struttura informatica che dovrebbe garantire l’affidabilità e la sicurezza delle applicazioni potrebbe essere costituita da professionisti individuati tra i ricercatori universitari e tra gli stessi dipendenti pubblici in possesso di titoli di studio idonei.

Un comune o una regione hanno confini, un software no, perché se fatto bene potrebbe essere utilizzato in qualsiasi parte del mondo.

Nel sito onorealserviziopubblico ho cercato di presentare alcune proposte di servizi pubblici centralizzabili e gestibili online.

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