IL’Italia si è distinta in questi giorni come esempio di eccellenza nell’attuazione del Single Digital Gateway (SDG), il portale unico per l’accesso ai servizi pubblici digitali dell’Unione Europea. Grazie a questo portale, i cittadini europei possono, ad esempio, acquistare e registrare un veicolo, iscriversi all’università e accedere alle cure sanitarie in modo semplificato.
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Cos’è il Single Digital Gateway o sportello unico digitale
Il Single Digital Gateway (SDG) o sportello unico digitale è una iniziativa dell’Unione Europea che ha come obiettivo la creazione di un punto di accesso unico e digitale per i cittadini e le imprese che interagiscono con le amministrazioni pubbliche dei vari Stati membri.
Il progetto si inserisce all’interno della strategia della Commissione Europea per il rafforzamento del mercato unico digitale, che mira a semplificare e accelerare i processi amministrativi transfrontalieri, migliorando l’accesso a servizi pubblici digitali.
Le norme dell’SDG
Il Single Digital Gateway trova la sua base giuridica nel Regolamento (UE) 2018/1724, adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 2 ottobre 2018. Questa direttiva stabilisce il quadro normativo per la creazione di un portale digitale europeo comune per i servizi pubblici, a partire dalla scadenza del 12 dicembre 2020.
L’obiettivo è garantire che tutti i cittadini e le imprese possano accedere facilmente alle informazioni, avviare procedure amministrative e completare transazioni online senza dover affrontare complessità burocratiche legate alla lingua, alla giurisdizione o all’interoperabilità dei sistemi.
I servizi del Single Digital Gateway
La direttiva prevede che tutti gli Stati membri dell’UE mettano a disposizione degli utenti una serie di servizi online, suddivisi in tre categorie principali:
- Informazioni generali: su legislazione, pratiche amministrative e documentazione richiesta per le transazioni transfrontaliere.
- Servizi elettronici: per l’espletamento di pratiche amministrative (ad esempio, l’iscrizione a una università, l’avvio di un’attività commerciale, o la registrazione di un veicolo).
- Accesso ai documenti: tramite il portale, i cittadini possono ottenere informazioni utili e scaricare moduli e formulari necessari per vari procedimenti.
L’obiettivo della Direttiva: ridurre le barriere tra Stati membri
L’intento della normativa europea è ridurre significativamente gli ostacoli che i cittadini e le imprese incontrano quando si interfacciano con l’amministrazione pubblica di altri paesi dell’UE. Il Regolamento (UE) 2018/1724 mira a:
- Garantire la disponibilità delle informazioni in modo uniforme e facilmente comprensibile, utilizzando lingue comuni o traduzioni automatiche.
- Facilitare l’accesso ai servizi pubblici attraverso l’integrazione e l’interoperabilità delle piattaforme esistenti a livello nazionale, regionale e locale.
- Aumentare la digitalizzazione dei servizi attraverso l’adozione di soluzioni moderne e sicure per l’identificazione, la firma elettronica e il pagamento delle tasse.
Sportello unico digitale, il portale di AgID: l’attuazione in Italia
In Italia, l’attuazione della Direttiva europea si è concretizzata con la creazione del portale Single Digital Gateway (SDG) gestito dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). AgID è l’autorità nazionale responsabile per la digitalizzazione e la promozione dell’innovazione nei servizi pubblici italiani, ed è stata incaricata di sviluppare la piattaforma che integra i vari servizi pubblici digitali italiani e quelli europei.
Nel 2022, AgID ha avviato la progettazione del portale SDG italiano, che ha l’obiettivo di offrire un unico punto di accesso per tutte le informazioni e i servizi digitali previsti dalla Direttiva europea. Questo portale permette ai cittadini, alle imprese e agli operatori pubblici di navigare tra le informazioni e le procedure amministrative in modo semplificato, promuovendo una maggiore efficienza nei rapporti con la pubblica amministrazione.
Il portale italiano è stato progettato per rispondere a diversi obiettivi:
- Accessibilità e User Experience: l’interfaccia utente è pensata per essere chiara e facilmente navigabile, rispondendo ai principi di accessibilità previsti dalle normative europee e nazionali.
- Interoperabilità: il sistema è stato integrato con le piattaforme digitali italiane e con quelle degli altri Stati membri dell’UE, permettendo una comunicazione fluida e sicura tra le amministrazioni.
- Sicurezza e Privacy: i cittadini e le imprese possono accedere ai servizi digitali in totale sicurezza, grazie all’utilizzo di sistemi di autenticazione forte e tecnologie di protezione dei dati.
Il portale di AgID – pubblicato pochi giorni fa e disponibile a questo indirizzo https://servizisdg.gov.it/frontoffice/home – contribuirà ad accelerare il processo di digitalizzazione del settore pubblico italiano e rappresenta un passo fondamentale verso la piena realizzazione del mercato unico digitale europeo.
Grazie a questo portale, infatti, i cittadini comunitari potranno, ad esempio, acquistare e registrare un veicolo, iscriversi all’università, accedere alle cure sanitarie, avviare un’impresa o accedere ad altri servizi di qualsiasi Paese europeo, seguendo procedure interamente digitalizzate.
Il sistema di recupero automatico OOTS (Once Only Technical System) assicura lo scambio transfrontaliero di dati tra le PA coinvolte nelle diverse procedure, come previsto dal principio Once Only – che assicura che dati già in possesso della Pubblica amministrazione non vengano richiesti al cittadino più volte – il tutto in maniera sicura, efficace e automatica.
La governance italiana del Single Digital Gateway è guidata dal Dipartimento per gli Affari Europei con il coordinamento tecnico di AgID che ha supportato le PA responsabili della reingegnerizzazione delle procedure. Inoltre, l’inserimento del progetto SDG all’interno del PNRR con uno specifico sub-investimento a titolarità del Dipartimento di Trasformazione Digitale e con AgID quale soggetto Attuatore ha consentito alle PA di finanziare gli sviluppi richiesti.
I servizi del single digital gateway italiano
I servizi disponibili sono quelli indicati nell’allegato II del Regolamento UE sopra richiamato, e cioè:
– Presentazione della dichiarazione dei redditi (persone fisiche e persone giuridiche) – Agenzia delle Entrate;
– Gestione di un’attività commerciale – AGID;
– Comunicazione obbligatoria di assunzione – Agenzie Regionali per il Lavoro (per ciascuna Regione);
– Iscrizione, cancellazione e trasferimento all’albo degli Avvocati stabiliti – Consiglio Nazionale Forense;
– Assicurazione lavoro domestico e altri adempimenti – INAIL;
– Accesso al servizio per pagamento riscatti, ricongiunzioni e rendite, e altri adempimenti in materia previdenziale – INPS;
– Estensione dell’esercizio dell’attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa in altri Stati Membri UE e altri adempimenti in materia assicurativa – IVASS;
– Comunicazione obbligatoria di assunzione e altre comunicazioni – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
– Immatricolazione di un veicolo a motore (ciclomotore) proveniente da uno Stato membro o in esso già immatricolato – Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
– Richiesta di cambio di residenza, certificato di nascita e residenza – Ministero dell’Interno;
– Presentazione di una domanda iniziale di ammissione presso un ITS e domanda di contributo – Ministero dell’istruzione e del merito.
L’art. 6 del Regolamento prevede che le procedure indicate sono considerate “completamente online” quando:
a) l’identificazione degli utenti, la messa a disposizione di informazioni e prove, la firma e la presentazione finale possono essere effettuate per via elettronica a distanza, attraverso un canale di servizio che permette agli utenti di soddisfare tutti i requisiti relativi alla procedura in modo facilmente fruibile e strutturato – quindi accesso con identità digitale EIDAS;
b) agli utenti è fornito un avviso automatico di ricevimento, a meno che il risultato della procedura non sia consegnato immediatamente – quindi, ricevuta di avvenuta protocollazione e avvio del procedimento;
c) il risultato della procedura è consegnato per via elettronica o è consegnato fisicamente se necessario per conformarsi al diritto dell’Unione o al diritto nazionale applicabile, e
d) gli utenti ricevono una notifica elettronica del completamento della procedura – quindi notifica dell’eventuale atto finale con modalità elettronica, eventualmente con SEND.
Se sono previsti dei pagamenti – ad esempio per il rilascio dei certificati anagrafici o per alcune pratiche SUAP l’istanza deve essere in bollo – deve essere possibile effettuarli in modalità online, quindi utilizzando il servizio @bollo.
La normativa Europea prevede anche il monitoraggio degli accessi al portale, in forma anonima, e la rilevazione della qualità del servizio da parte degli utenti; ogni 2 anni è prevista una verifica sul funzionamento del portale, al fine di valutarne il funzionamento, tenendo conto degli sviluppi tecnologici, giuridici e di mercato attinenti allo scambio di prove tra autorità competenti.
Sportello unico digitale: l’importanza per i cittadini e le imprese
L’implementazione del Single Digital Gateway rappresenta un vantaggio tangibile sia per i cittadini che per le imprese. Dal punto di vista dei cittadini, il portale offre un facile accesso a informazioni e servizi in lingua madre, evitando il ricorso a intermediari per ottenere servizi pubblici. Le imprese, d’altro canto, possono accedere in modo rapido alle informazioni necessarie per operare in diversi paesi europei, facilitando la creazione di nuove attività e il completamento di procedure burocratiche.
Inoltre, la digitalizzazione dei servizi pubblici ha anche un impatto positivo sull’efficienza delle amministrazioni, che possono ridurre i costi e migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini, creando una pubblica amministrazione più moderna e pronta ad affrontare le sfide globali; la diffusione di servizi pubblici in ambito europeo promuove anche l’integrazione dell’Italia nel mercato digitale europeo, aprendo la strada a nuove opportunità di crescita economica e sviluppo.
Un bilancio: bene ma aspettiamo
Quindi la pubblicazione del portale da parte di AGID non può che essere accolta con grande soddisfazione; la stragrande maggioranza dei procedimenti sopra elencati – e individuati dal Regolamento Europeo – si basa su piattaforme nazionali, come ad esempio ANPR per le richieste anagrafiche – o su portali di Enti Centrali.
Rimane da vedere come avverrà il colloquio con i singoli Comuni, titolari dell’emissione del provvedimento autorizzatorio unico per quanto riguarda le pratiche SUAP di apertura di attività produttive; inoltre, sarebbe auspicabile un’estensione dei servizi previsti nel Portale SDG anche alla consultazione della propria posizione, per i cittadini stranieri che ad esempio hanno proprietà in Italia, e quindi debbono presentare dichiarazioni o pagare tasse.
Si auspica che il portale SDG sia solo il primo passo per un “fascicolo del cittadino” che non riguardi solo i cittadini residenti in Italia, ma in qualche modo anche i cittadini europei.