Consolidamento delle iniziative in essere – open wi-fi, open data e isole digitali -, ma soprattutto attivazione di nuovi portali a servizio di cittadini e imprese e forte spinta sul progetto smart city. Questi gli obiettivi che il Comune di Milano si è posto per il 2014.
“L’Agenda digitale della città è partita nei primi mesi del mandato di questa amministrazione ed è confluita all’interno del più vasto progetto Milano Smart City”, racconta ad Agendadigitale.eu l’assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca, Cristina Tajani, la quale ha in capo le deleghe per l’Innovazione e l’Agenda digitale e ha anche il ruolo di coordinatrice del progetto Milano Smart City. “Già nei primi mesi del mandato della giunta è stata emanata la delibera relativa alla realizzazione della rete wi-fi e subito dopo è partito il progetto sugli open data che oggi raccolgono oltre 200 dataset – continua l’assessore -. Più recentemente abbiamo individuato ulteriori 10 progetti “bandiera” interni all’amministrazione che rivestono carattere prioritario”. E in tema di smart city “sta partendo la contrattualizzazione dei progetti finanziati dai bandi del Miur e di Regione Lombardia per un ammontare complessivo di 52 milioni di euro”, annuncia Tajani. Inoltre “il Comune di Milano ha sposato in pieno il paradigma dell’open government, ossia governare con il contributo dell’intelligenza collettiva”, ci tiene a sottolineare l’assessore. “L’uso dei social network come strumento essenziale per recepire il sentiment collettivo ha permesso di valutare in modo inequivocabile il gradimento dei cittadini nei confronti delle iniziative promesso dall’amministrazione in tema di innovazione e di digitalizzazione”.
Riduzione del digital divide e delle asimmetrie informative (in questo ambito si collocano i progetti open wi-fi e open data) le altre due priorità in agenda: “Bisogna migliorare e semplificare i servizi al cittadino”, puntualizza l’assessore aggiungendo che i progetti in corso – da quelli in ottica smart city alle isole digitali fino all’attivazione dei nuovi portali – puntano tutti in questa direzione. Si mira inoltre a “creare occasioni di sviluppo per le aziende specializzate che facciano da volano per l’economia digitale”.
Determinante il ruolo delle infrastrutture: “Sono molto importanti. Nello scorso biennio è stata sviluppata la rete wi-fi sia indoor (nei principali uffici e biblioteche) sia outdoor. Attualmente i cittadini possono collegarsi in banda larga gratuitamente ed illimitatamente in quasi 400 punti della città. Il Comune di Milano ha inoltre una rete interna completamente in banda larga permettendo a tutti gli uffici di fornire servizi in tempi rapidi. Abbiamo deciso di puntare tanto sulla rete a banda larga poiché rappresenta il presupposto per la realizzazione di qualunque ulteriore servizio digitale”. E determinante anche il tema della dematerializzazione e più in generale della spinta all’uso dell’Ict per efficientare la macchina pubblica e dare una sforbiciata ai costi operativi anche e soprattutto in chiave di spending review. “Il Comune ha avviato diverse iniziative volte alla digitalizzazione sia nei rapporti con i cittadini sia per velocizzare e snellire le proprie procedure interne. Due progetti su tutti: il progetto di gestione documentale e dematerializzazione che già in un primo step ha permesso di rendere il flusso di predisposizione delle delibere completamente elettronico con l’utilizzo della firma digitale e il progetto di interoperabilità che permetterà di gestire il dato in modo più semplice e meno ridondante, permettendo di diminuire anche il numero di richieste di informazioni a cittadini ed imprese. Questo genere di interventi permette di restituire competitività al sistema Paese, consentendo alla collettività di risparmiare soldi pubblici e garantendo a cittadini ed imprese di avere rapporto meno oneroso con la PA”.
Per portare avanti queste iniziative grande attenzione è stata data e continua ad essere data alla formazione del personale: “Oltre alla formazione informatica specifica che il Comune da sempre eroga ai propri dipendenti – spiega Tajani – per la digitalizzazione è stato fondamentale confrontarsi con altre realtà di analoghe dimensioni che hanno affrontato lo stesso tema. La partecipazione a momenti di condivisione di esperienze, obiettivi e risultati in ambito Anci ed Agenzia per l’Italia Digitale è stato il modo più efficace per permettere ai funzionari ed ai dirigenti dell’amministrazione di crescere professionalmente”.
L’assessore ci tiene infine a evidenziare il ruolo che i Comuni possono avere nell’attuazione non solo di progetti locali ma di iniziative di più ampio respiro, inclusa l’Agenda digitale nazionale: “Il ruolo dei Comuni è fondamentale soprattutto in un momento di crisi economica. Un Comune di grandi dimensioni può trovare le risorse, anche attraverso il contributo di sponsor privati, per realizzare le infrastrutture e rendere disponibili i dati necessari alle imprese per potersi rilanciare e essere competitive sul mercato. Il ruolo dei Comuni è dunque propulsivo e finalizzato all’incentivazione della digitalizzazione, premiando le eccellenze. In questo ambito si collocano anche le iniziative volte al sostegno delle startup e alla valorizzazione dei talenti in ambito digitale”.