Sogei, partner tecnologico della Pubblica Amministrazione, che partecipa da circa 50 anni con le istituzioni e i clienti alla modernizzazione e digitalizzazione dei processi del sistema Paese, ha compreso da tempo il valore di un agire etico e sostenibile, indirizzando giorno per giorno il suo operato verso lo sviluppo di servizi e soluzioni sostenibili by design.
Sostenibilità ambientale, sociale e digitale
L’attenzione alla sostenibilità ha portato, da un lato, all’adozione, ormai da alcuni anni, di un modello di comunicazione della sostenibilità (Reporting Integrato) che adotta i più comuni standard europei sia in tema di framework utilizzato (IIRC Framework) che di parametri di rendicontazione (GRI Standard), che permettono alle organizzazioni di misurare in maniera univoca e uniforme il loro impatto; dall’altro alla definizione di un modello articolato su tre assi portanti: la sostenibilità ambientale, la sostenibilità sociale e la sostenibilità digitale.
Questo approccio si è concretizzato in una serie di interventi sia verso l’interno dell’azienda che verso il contesto esterno di riferimento.
Verso l’interno attraverso iniziative volte a contribuire alla salvaguardia dei fattori ambientali e allo sviluppo di una cultura aziendale finalizzata al benessere delle persone ed al rispetto delle diversità. Gli incoraggianti risultati raggiunti hanno inoltre stimolato l’avvio del percorso per l’elezione dell’Azienda a società Benefit e B-Corporation, con l’obiettivo di conseguire un riconoscimento misurabile in forza di parametri e criteri di valutazione universalmente riconosciuti.
Verso l’esterno attraverso l’adozione di modelli di servizio, aventi come destinatari i cittadini e le imprese, in grado di considerare i reali bisogni delle persone e le modalità più efficaci per garantirne la massima soddisfazione. La promessa, intesa come scopo, che Sogei ha fatto nei confronti della collettività è “Semplifichiamo la vita di Noi cittadini”, e si basa proprio sulla costruzione di rapporti di fiducia e trasparenza e include nativamente elementi di sostenibilità legati a fattori ESG, e sull’utilizzo sempre più pervasivo di servizi informatici, con tecnologie di frontiera, unito alla disponibilità di nuove fonti di dati.
Digital workplace: valorizzare le persone per far bene alle aziende (e alla PA)
Un nuovo modello di erogazione dei servizi
Il profondo percorso di valorizzazione dei temi della sostenibilità, partito con l’obiettivo di consolidare quanto fatto in ambito interno negli anni passati, ha condotto ad un nuovo modello di erogazione dei servizi finalizzato ad irrobustire l’engagement delle Amministrazioni negli ambiti della trasformazione digitale, con nuovi strumenti di accountability e comunicazione a corredo.
L’ulteriore passaggio è stato quello di rivestire il valore della sostenibilità con una visione etica che si sostanzia in una rivalutazione puntuale dei bisogni dei cittadini e delle imprese e nello sviluppo di un modello finalizzato alla soddisfazione delle esigenze individuate nel rispetto di valori e principi riconosciuti e dichiarati.
L’etica come elemento congenito del processo produttivo dei servizi
Per contribuire alla costruzione di una infrastruttura digitale sostenibile e garante dei diritti e del benessere dei suoi fruitori – i cittadini- si è voluto quindi esplicitare il sistema di valori e principi etici vissuti nel lavoro quotidiano attraverso un Modello di Etica Digitale che consideri l’etica non più una caratteristica individuale, ma un elemento congenito del processo produttivo dei servizi, con particolare riferimento a quelli basati sull’intelligenza artificiale.
L‘applicazione operativa del modello mira a guidare il ragionamento nell’ottica di valutare preliminarmente la rilevanza dei temi etici sui servizi da sviluppare, al fine di individuare e mettere in atto best practice e azioni da seguire durante le diverse fasi del processo di produzione, in considerazione delle caratteristiche (requisiti) da rispettare in virtù dei temi etici considerati e tenendo altresì conto di aspetti quali scelte tecnologiche, dati utilizzati e tipologie di utenti.
La piena attuazione del processo contribuirà, dunque, a rendere il percorso di digitalizzazione trasparente, rendendo i servizi pubblici affidabili, con elevati standard di qualità e sicurezza, ma soprattutto idonei a rispondere alle esigenze della collettività nel pieno rispetto dei suoi diritti.
È importante che il Modello sia flessibile, per poter tenere il passo con l’innovazione tecnologica e allo stesso tempo rispondere in modo opportuno alle sfide etiche che via via emergono, come forma di attenzione e cura di quegli stessi valori costituzionali e giuridici fondanti il modello stesso.
Vero abilitatore del cambiamento in questa direzione è la presenza di una cultura, collettiva e aziendale, orientata al digitale sostenibile. Una cultura che integri nella propria value chain soluzioni ad hoc che rispondano ai mutevoli reali bisogni non solo dei clienti ma in generale della collettività.
Conclusioni
La sola tecnologia, per quanto performante, non consentirebbe di supportare a pieno le esigenze espresse quotidianamente nell’agire umano arrivando per assurdo al paradosso di superare l’essenza stessa del concetto di dignità che si esprime eticamente non in ciò che va fatto, ma in ciò che è degno di essere fatto, sulla base dei bisogni espressi in un dato momento storico e sociale dalle persone.
La sinergia tra digitalizzazione e agire eticamente e responsabilmente è diventata, dunque, una rinnovata missione aziendale: evolvere il modello di erogazione dei servizi digitali della PA puntando sullo sviluppo di Ecosistemi Digitali costruiti attorno all’esperienza dell’utente, ai suoi momenti di vita, nella trasparenza e nel rispetto dei diritti umani.
L’innovazione deve diventare un comportamento, la trasformazione l’obiettivo da raggiungere, garantendo flessibilità, affidabilità, sicurezza, ottimizzazione e sostenibilità. La fruizione semplice della complessità dei processi automatizzati da parte di tutti i cittadini, proteggendone dignità, libertà, privacy e sicurezza, sarà il risultato di questo processo, la leva strategica per un rinascimento digitale del nostro Paese.