Il 15 marzo 2017, SPID compie un anno. E’ quindi l’occasione di fermarsi e di fare un bilancio di quanto è stato fatto e di quanto occorre ancora fare affinché SPID sia uno dei perni della rivoluzione in digitale del nostro territorio.
Cosa è stato fatto – cronostoria
15 marzo 2016 (insieme ad INPS) Regione Toscana è integrata in SPID.
- 50 enti toscani possono ricevere ed inviare istanze generiche online anche con SPID
- le pratiche collegate alla sismica di tutto il territorio toscano possono essere presentate con SPID
- L’accesso al fascicolo dei pagamenti effettuati e da effettuare per 8 enti (40 tributi locali) avviene con SPID
Aprile – Giugno 2016
- Il ruolo della Regione come hub tecnologico è confermato. La giunta regionale decide di porre a riuso gratuito l’infrastruttura di Regione Toscana integrata in SPID al fine di facilitare l’adesione al sistema da parte degli enti del territorio.
Luglio – Agosto 2016
- aumentano i servizi, in particolare si aggiunge il servizio di accettazione istanze SUAP per tutto il territorio toscano.
- Sono 6 gli “Avvisi” emanati da Agid che integrano e correggono il sistema SPID, si procede con l’adeguamento tecnologico ove necessario.
Settembre 2016
- i primi comuni toscani (Massa e Livorno) utilizzano l’infrastruttura regionale per integrarsi in SPID, con un evidente abbattimento dei costi di sviluppo.
- SPID si apre al mondo Giustizia: il servizio Cancelleria al cittadino è accessibile con SPID e diventa fruibile da tutti i cittadini italiani per interrogare i fascicoli di procedimenti civili depositati negli uffici giudiziari di tutto il Paese.
Ottobre 2016 aumentano i servizi per i professionisti:
- ancora nel “mondo giustizia” gli avvocati possono accedere alla cancelleria telematica in mobilità con SPID.
- I medici possono inviare la domanda di iscrizione alla graduatoria di Medicina Generale o di pediatria tramite SPID.
Novembre 2016 – febbraio 2017 aumentano gli enti ed i servizi che utilizzano l’infrastruttura di Regione Toscana tra cui:
- comune di Montespertoli, Lucca, Campi Bisenzio Empoli, Guardistallo, Gavorrano ed i comuni dell’unione dell’Alta Valdera offrono i primi servizi con SPID.
- comune di Livorno amplia i propri servizi.
- Regione toscana estende i propri servizi.
Marzo 2017:
- gli enti con servizi propri in produzione al 01/03/2017 con SPID tramite l’infrastruttura Regionale sono 10 per un totale di 42 servizi al cittadino.
- A questi si aggiungono i servizi mediate da piattaforme regionale come Star-Accettazione pratiche SUAP o Comunico (48 enti) o IRIS-Fascicolo delle posizioni debitore (7 articolazioni sanitarie per 55 tipologie di pagamento diverso e 15 comuni per 60 tipologie di pagamenti).
- Gli “Sportelli virtuali” per la cittadinanza fruibili con SPID ed erogati grazie all’infrastruttura regionale sono circa 400, e sono in continua crescita.
La reazione degli utenti
A fronte di una, pur ancora parziale ma sempre maggiore offerta di servizi la risposta della cittadinanza non si è fatta attendere: dopo la fase iniziale e la pausa estiva è evidente l’elevato tasso di crescita degli utenti che accedendo ai servizi “toscani” con le credenziali SPID.
Dal grafo pare plausibile che la diffusione delle credenziali (a fine anno era stato raggiunto il milione di identità su base nazionale) e l’aumento dei servizi disponibili stiano avendo un effetto positivo nonostante la fisiologica inerzia da parte degli utenti ad utilizzare un meccanismo nuovo e, per questo, visto spesso con diffidenza.
Cosa occorre ancora fare
Gli obiettivi già fissati
Le pubbliche amministrazioni hanno l’obbligo, come più volte ricordato da Agid, di permettere l’accesso con SPID, CNS e CIE (art 64 e 65 del codice dell’amministrazione digitale) ai propri servizi online entro e non oltre il dicembre 2017, inoltre le soluzioni di riconoscimento degli utenti diverse da quelle previste dal codice dell’amministrazione digitale devono essere dismesse.
Regione Toscana è impegnata contemporaneamente su tre lati: interno, territoriale e nazionale.
Linea interna
Il percorso di integrazione a SPID interno a Regione Toscana sta avvenendo con passo costante, e occorre “mantenere il passo” attuale per giungere all’obiettivo di permettere l’accesso a SPID di tutti i servizi di front office che necessitano di identificazione entro i prossimi 10 mesi.
Sul territorio
La domanda di supporto di integrazione da parte degli enti del territorio toscano alla regione come intermediario tecnologico è in continua crescita e, verosimilmente, nell’autunno prossimo subirà un’impennata in prossimità alla scadenza di dicembre 2017
Occorre quindi strutturare fin da subito tempi, personale e competenze in modo da poter anticipare quanto possibile le integrazioni al fine di minimizzare l’impatto previsto per l’autunno prossimo oltre che poterlo gestire senza che sia vissuto come un sovraccarico di lavoro improvviso.
Sul lato nazionale
Il terzo fronte impegnativo si realizza nel costante rapporto con Agid, con le altre regioni e gli altri attori del Sistema SPID.
SPID è ancora “giovane” e non ha ancora espresso compiutamente il proprio potenziale. Sono quattro gli aspetti che, si auspica, saranno oggetto di avvio operativo nei prossimi mesi e che sono necessari per poter attuare la rivisitazione profonda dei servizi on line:
- Attribute authority che si affiancheranno ai basamenti informativi “locali” già utilizzati dalle infrastrutture di molte realtà per individuare le abilitazioni e le caratteristiche di un utente e quindi realizzare servizi a misura di professionista (come il medico, avvocato, ingegnere, attributi attestati dagli ordini professionali) o residente in un determinato luogo o genitore (attributi che saranno attestati dalla realizzazione di ANPR).
- Credenziali di livello massimo che abiliteranno a SPID (e quindi anche in mobilità) servizi che trattano dati sensibili di soggetti diversi dall’utente connesso oggi fruibili sono con CNS quali, ad esempio, accesso al fascicolo sanitario da parte del medico.
- Identità collegate anche a soggetti giuridici che dovrebbero permette di superare le autodichiarazioni o la consegna di certificati e procure da parte dell’utente con conseguente alleggerimento del dialogo con la PA. Si pensi al risparmio di tempo (per l’utente) e di denaro (per la pubblica amministrazione) se le autodichiarazioni oggi effettuate dai rappresentanti di società (ma anche dai presidenti di associazioni d volontariato o dagli amministratori dei condomini delle nostre città) non fossero più necessarie: meno click per l’utente e meno controlli da parte della pubblica amministrazione.
- Gestione delle identità (o della attribute authority) collegate ai minori e ai tutelati le cui credenziali saranno gestite dai genitori e dai tutori, al fine di poter esporre servizi che ne trattano i dati come, ad esempio, i servizi sanitari.