Oggi ogni Città – e ancora di più una metropoli come Torino – è una fonte infinita di dati. La forte presenza della tecnologia nei sistemi e nei processi dell’ecosistema Città e l’aumento esponenziale degli oggetti e dei sensori connessi previsto nei prossimi anni, sono le condizioni ideali su cui operare per creare un insieme di servizi a valore aggiunto basato sul concetto di Open Data.
In linea con le strategie Europee di Government 2.0 e in collaborazione con il Team di Trasformazione Digitale, la Città di Torino ha iniziato a stringere accordi con le partecipate comunali (il primo accordo riguarda i dati del traffico con 5T), avendo come obiettivo comune di dotare la Città di un potente strumento di accesso all’informazione collettiva e di miglioramento dei servizi.
Il progetto Torino as Platform è stato presentato dall’Assessore all’Innovazione della Città di Torino, Paola Pisano, in occasione dell’evento “Smart City: ricerca e innovazione per la Città di Torino”. Il prossimo step sarà quello di coinvolgere anche Atenei e Centri di Ricerca, in modo da mettere a fattor comune sperimentazioni e studi già rilevanti e utilizzare come fonti anche i dati prodotti dalle ricerche.
Torino as a platform è il progetto con il quale la Città costruirà e migliorerà i servizi attraverso un approccio “Data-Driven”. Sulla Big Data Platform infatti si appoggeranno sistemi di monitoraggio, lavoreranno Data Scientist e verranno applicati algoritmi di machine learning in grado di individuare e migliorare situazioni complesse basate su fatti concreti: i dati prodotti dalla Città.
Come affermato da Alessandro Nasi responsabile del progetto Big Data per il Team di Innovazione della Città di Torino, “l’analisi dei dati offre la possibilità di gestire la conoscenza del territorio in tempo reale e rappresenta un’importante opportunità per la Città. La diffusione delle informazioni, la creazione di nuovi servizi e l’efficientamento di quelli già esistenti, sono alcuni dei risultati che potranno essere raggiunti quando si realizzerà una Città davvero smart. I Big Data possono essere un veicolo importante per ottenere l’obiettivo della collaborazione tra le P.A. nazionali, generando un’infrastruttura pubblica che semplifichi la vita dei cittadini. Le Data Platform in Italia dovrebbero essere interoperabili e ogni Città dovrebbe dare il suo contributo allo sviluppo e al miglioramento di un sistema integrato”.
Torino as a platform non è solo un software o un insieme di applicativi integrati, ma un metodo per la governance e la centralizzazione del dato della Smart City: attraverso frequenti processi iterativi di Data Discovery e Data Analysis, team misti di tecnici ed esperti del settore lavoreranno per identificare i dati di maggior interesse, coordinandosi con il Team di Trasformazione Digitale e con altre Città sull’adozione di standard comuni e sull’identificazione di servizi a valore aggiunto da implementarsi a livello nazionale.
Parallelamente, i dati più interessanti anche per lo sviluppo di servizi di terze parti verranno resi Open e machine readable, fruibili attraverso API. Le aziende o le Università, i centri di ricerca o le startup che vorranno integrarsi con la platform per migliorare o sviluppare nuovi servizi, produrranno nuovi dati, che diventeranno, a loro volta, parte integrante del progetto.
Ad oggi sono attive due sperimentazioni di Torino as a Platform, una che vede al centro la DAF (Data Analytics Framework) che sta sviluppando il Team di Trasformazione Digitale, l’altra la piattaforma della Regione Piemonte Yucca, sviluppata dal CSI.
L’insieme di queste attività confluiranno nella nascita di una Smart City Control Room, uno strumento strategico per la Città di Torino e per i suoi attori decisionali, che potranno compiere scelte politiche sempre più basate su un approccio scientifico e misurabile.
L’obiettivo, come spiegato sempre da Nasi: “non è solo quello di ottimizzazione della spesa pubblica ma anche di collaborare a un progetto comune per generare benefici per i cittadini. La Data Platform dovrebbe convogliare tutti i dati per permettere a Città, Enti, Centri di Ricerca, Atenei, ecc., di costruire servizi di monitoraggio e analisi per migliorare i servizi al cittadino: ridurre la criminalità, migliorare il traffico e il trasporto pubblico, monitorare il consumo energetico, fare segmentazione sugli abitanti per puntare a servizi personalizzati”.