L’Amministrazione comunale di Novara ha deciso di dotarsi di una piattaforma digitale per la gestione sia dei progetti del PNRR che di tutte le altre iniziative di rilievo finanziate con fondi propri, regionali, nazionali, comunitari, frutto del partenariato pubblico privato e sostenute dalle Fondazioni del territorio.
L’obiettivo è quello di ampliare le funzioni di una applicazione sviluppata dal CSI Piemonte, su incarico della Città di Torino, in collaborazione con la Fondazione IFEL, l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, e ANDIGEL, l’Associazione Nazionale dei Direttori Generali degli Enti Locali, in modo da renderla disponibile in riuso a tutti i comuni e gli enti locali interessati.
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Come farlo è presto detto. Oltre alle ormai consolidate funzioni gestionali, si lavorerà all’implementazione di due moduli aggiuntivi, dedicati rispettivamente:
- alle valutazioni ex ante e al monitoraggio ex post della sostenibilità dei progetti (economica, ambientale, sociale, culturale, etc.).
- alle valutazioni ad ampio raggio dell’impatto dei progetti sulla città e sulla comunità locale.
Il tutto tenendo conto degli aspetti più strettamente legati alla accountability. Il che significa, quando si parla di gestione pubblica o privata, rispettando l’obbligo di rendere conto delle proprie decisioni e di essere responsabile per i risultati conseguiti.
Quanto vale il PNRR per Novara
Grazie al PNRR oggi al Comune di Novara sono state assegnate risorse per la realizzazione di 40 progetti, per un valore totale accertato di 98.144.231 euro (dei quali € 96.664.752 finanziati con fondi comunitari e i restanti € 1.479.479 finanziati dal Comune), così suddivisi:
- progetti di efficientamento e potenziamento delle strutture scolastiche per € 18.909.341;
- progetti di inclusione e coesione per € 2.726.500;
- progetti smart city per € 2.070.584;
- progetti di rigenerazione urbana per € 58.500.000;
- progetti di impiantistica sportiva per € 3,500,000;
- progetti di transizione energetica e tutela del territorio per € 12.437.806.
Perché una Piattaforma digitale
In questo contesto così straordinario e irripetibile per risorse e investimenti a disposizione dei comuni è chiaro che occorre avere a disposizione adeguati strumenti digitali per l’intero processo di gestione dei progetti, compreso quello della rendicontazione.
Fermi restando, ovviamente, i doveri e gli obblighi legati a garantire la trasparenza dell’azione amministrativa.
A maggior ragione, occorre allo stesso tempo avere un idoneo strumento che consenta una consapevole pianificazione strategica in materia di sostenibilità e impatto degli investimenti.
Siano questi finanziati con le risorse del PNRR oppure con altri fondi pubblici o di iniziativa privata in partenariato con il pubblico.
I fondi PNRR per i Comuni
A livello nazionale lo scenario attuale è il seguente.
L’Unione europea ha stanziato 191,5 miliardi di euro per il PNRR italiano grazie a sovvenzioni e prestiti dell’RRF (Recovery and Resilience Facility), il fondo dedicato a contrastare gli effetti della pandemia.
A conferma dell’impegno concreto per la ripartenza, l’Italia integra l’importo con 30,6 miliardi attraverso il Piano Complementare, finanziato direttamente dallo Stato, per un totale di 222,1 miliardi.
Su queste risorse sono finanziati gli interventi del Piano nazionale per gli investimenti complementari. Tutti gli interventi previsti dovranno essere realizzati entro 5 anni.
Alla data del 31 dicembre 2022, è già stata inviata alla Commissione Europea la richiesta di pagamento della terza rata di 21.839.080.460 euro (comprensiva della quota di anticipazione del 13% ricevuta ad agosto 2021 pari a 2.839.080.460 euro).
Sono stati raggiunti, come previsto, 55 traguardi-obiettivi per il secondo semestre 2022.
L’erogazione dell’importo dovuto, pari a 19 miliardi, avverrà, da parte della Commissione nei prossimi mesi, al termine dell’iter di valutazione previsto dalle procedure europee, in linea con quanto già fatto con le precedenti richieste.
In tutto ai comuni saranno destinati investimenti e iniziative per poco più di 28 miliardi, circa la metà dei fondi che saranno a titolarità degli enti territoriali.
Altri 11 miliardi circa sono destinati a tutti gli enti territoriali (Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni).
Interventi per un po’ meno di 11 miliardi sono a carico delle Regioni; poco più di 15 miliardi sono per Aziende sanitarie e Aziende ospedaliere.
Tra gli investimenti principali che vedono i comuni come enti attuatori ricordiamo: l’attrattività dei borghi (820 milioni); la realizzazione di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti (1,5 miliardi); lo sviluppo del trasporto rapido di massa (3,6 miliardi); la riqualificazione degli edifici scolastici (800 milioni); l’efficientamento energetico dei comuni e la valorizzazione del territorio (6 miliardi); il piano per gli asili nido (4,6 miliardi); il piano per l’estensione delle mense e del tempo pieno (circa 1 miliardo); la rigenerazione urbana (3,3 miliardi); il social housing (2,8 miliardi) e molti altri interventi di minore importo.
Cosa si può fare con la piattaforma
Ma cosa permette esattamente la piattaforma? Sviluppata dal CSI Piemonte su iniziativa originaria della Città di Torino, oggi la piattaforma assolve all’obiettivo degli enti locali di disporre di uno strumento pensato in primo luogo per avere una vista sul portfolio di programmi e progetti finanziati da varie tipologie di fondi nazionali ed europei (in primis i fondi PNRR) e poterne di conseguenza monitorare gli stati di avanzamento fisico (inteso come amministrativo-procedurale) ed economico-finanziario.
Gestione e monitoraggio dei fondi
Con questa soluzione informatica, gli enti possono contare su un servizio di monitoraggio che li aiuta a raggiungere i loro obiettivi strategici.
Grazie a un sistema di gestione dati dotato di reportistica, oltre che un servizio di dashboarding, possono inoltre essere fornite informazioni aggregate utili non solo per la governance degli enti, ma anche per la pubblicazione di dati di interesse pubblico.
Nell’attuale versione già operativa presso il Comune di Novara, il Servizio di gestione e monitoraggio fondi si compone di due parti integrate tra loro:
- UNICA Progetti: uno strumento gestionale finalizzato all’inserimento e alla gestione dei dati relativi a progetti e iniziative finanziate da fondi, oltre che delle informazioni relative al loro stato di avanzamento fisico, procedurale e finanziario.
- UNICA Governance Progetti: lo strumento di dashboarding e reportistica che permette di visualizzare e navigare i dati presenti in UNICA progetti mediante un apposito cruscotto dotato di indicatori che permettono viste aggregate sui dati.
I moduli in fase di implementazione
Sostenibilità dei progetti
Per consentire la valutazione ex ante e il monitoraggio ex post della sostenibilità dei progetti, oltre che per valutarne l’impatto in termini di risultati effettivamente conseguiti, si è iniziato a lavorare per affiancare all’attuale piattaforma digitale di portfolio management un nuovo modulo di performance analysis, indirizzato alla rappresentazione mirata di KPI (Key Performance Indicators) strategici per l’Ente, in grado di misurare l’efficacia dei diversi interventi attuati sul territorio.
I KPI verranno individuati attraverso un’analisi preliminare dei progetti gestiti a livello di portfolio, definiti sulla base degli indirizzi e degli obiettivi strategici definiti dall’Ente.
L’approccio metodologico
L’approccio metodologico impiegato prevederà un percorso iterativo e incrementale, basato:
- sulla valutazione dei progetti in essere
- sulla definizione dei KPI di interesse
- sull’individuazione delle fonti utili all’implementazione dei KPI
- sulla validazione nel tempo dei KPI così individuati
A partire da obiettivi di carattere generale quali ad esempio «più abitanti, più ricchezza, più bellezza», si procederà all’analisi di obiettivi più specifici, per individuare fonti e KPI che dimostrino l’effettivo raggiungimento dei target pianificati di crescita e di sviluppo del territorio.
Concretamente parlando, esempi di obiettivi specifici potranno essere:
- abbassare il tasso di disoccupazione, alzando i livelli occupazionali e favorendo le attività commerciali,
- invertire il trend demografico decrescente e aumentare la ricchezza attraendo nuovi residenti, anche grazie a progetti legati al mondo dell’università, del turismo e del commercio,
- specializzarsi in settori produttivi nuovi (moda, enogastronomia, logistica, ricerca nei mondi della chimica e della sanità), attraverso la riconversione di strutture produttive precedenti.
In definitiva, il nuovo modulo di performance analysis consentirà l’analisi multi-dimensionale di una pluralità di fonti, interne ed esterne all’Amministrazione, in grado di rilevare e fare emergere gli indicatori di crescita e sviluppo del territorio sotto i diversi profili di interesse (demografico, economico, ambientale, culturale, etc.).
Dal punto di vista tecnico il nuovo modulo di futura realizzazione condividerà la medesima infrastruttura applicativa già oggi prevista per la componente di “portfolio management”, che verrà arricchita funzionalmente grazie all’integrazione di una molteplicità di banche dati interne ed esterne all’Ente nell’ambito del “data lake” informativo costituente la “base di conoscenza” su cui fondare i cruscotti di analisi a supporto della valutazione della sostenibilità dei progetti.
Per questo, il Comune di Novara potrà sfruttare il ricco patrimonio informativo del sistema “Comprendo”, una soluzione di data warehousing implementata da diversi anni presso l’Ente, che consente l’acquisizione e il caricamento di basi dati locali e nazionali, da cui ricavare “fatti” e “dimensioni” utili alla costruzione delle analisi e KPI desiderati.
Dall’analisi trasversale di basi informative quali l’Anagrafe della Popolazione, l’Archivio delle Licenze Commerciali o delle Pratiche Edilizie, il Registro delle Imprese, le Dichiarazioni dei Redditi, il Censuario Catastale e molte altre ancora, potranno essere desunti gli indicatori di sintesi relativi a fenomeni chiave individuati nei dati, da comporre in un sistema organico di “data visualizations” indirizzate a rappresentare in modo sistematico gli effetti dei progetti sul tessuto sociale ed economico del territorio.