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Zingaretti: “Ecco la svolta digitale del Lazio nel 2019”

I prossimi anni, a partire dal 2019, dovranno essere quelli della svolta digitale del Lazio. Tre gli assi di sviluppo strategici: infrastrutture, sanità e servizi per il territorio, dice il presidente Zingaretti ad Agendadigitale.eu

Pubblicato il 27 Dic 2018

Nicola Zingaretti

Presidente Regione Lazio

Regione-lazio

Per una regione come il Lazio, con la sua vasta rete di università, centri di ricerca pubblici e privati e imprese ad alto tasso di innovazione, la crescita digitale è una strada obbligata e un’enorme opportunità di sviluppo. Per favorire questo processo stiamo lavorando su tre grandi assi strategici:

  • infrastrutture digitali,
  • strumenti digitali per la sanità
  • servizi per il territorio.

Dal 2013 al 2018 abbiamo già fatto importanti passi avanti su queste direttrici. I prossimi anni, a partire dal 2019, dovranno essere quelli della svolta digitale del Lazio.

Infrastrutture per azzerare il divario digitale

Favorire lo sviluppo delle imprese e garantire un’offerta avanzata di servizi della Pubblica Amministrazione sono scelte che passano necessariamente dal completamento di una solida rete di infrastrutture digitali, che copra l’intero territorio regionale. Con questo obiettivo abbiamo definito il “Piano Banda Ultra Larga”, per un investimento di oltre 180 milioni di euro, coerente con la strategia “Agenda Digitale” programmata a livello comunitario e nazionale. Amplieremo entro il 2020 l’accesso alla banda ultra larga (almeno 100 megabit) al 70% del territorio e a tutte le sedi delle amministrazioni pubbliche. I cantieri interessano già 110 comuni, tra cui – dato molto importante – almeno la metà sono piccoli Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti. Proprio con l’obiettivo della costruzione di una nuova rete digitale, abbiamo appena firmato il Protocollo d’Intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico per promuovere in cinque anni la diffusione di connettività wi-fi e piattaforme intelligenti sul nostro territorio. Si parte dai Comuni colpiti dal sisma del 2016 per favorire l’accesso a internet e ai servizi digitali di cittadini e turisti, con un investimento di 1,3 milioni di euro. Altri 25 milioni di euro da fondi europei li abbiamo destinati alla realizzazione di un nuovo Data Center primario regionale, che punterà alla razionalizzazione dei Centri di Elaborazione Dati della PA e delle Società Partecipate sparsi sul territorio. Alti standard di sicurezza, avanzate tecnologie cloud, efficienza e risparmio energetico e riqualificazione del personale cancelleranno l’attuale stato di frammentazione.

La Sanità in rete

Il digitale rappresenta una grande rivoluzione anche per l’erogazione di servizi sanitari più veloci, efficienti e accessibili. Nel 2017 è nato il portale Salute Lazio.it con dati sempre aggiornati e contenuti dinamici relativi a tutti i servizi. Dallo stesso portale è possibile accedere al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico, scaricare i referti di analisi di laboratorio e di radiologia, prenotare prestazioni sanitarie, effettuare pagamenti, scegliere o revocare il proprio medico di base. C’è poi App Salute Lazio con la geolocalizzazione delle strutture sanitarie e l’aggiornamento in tempo reale sui flussi nei Pronto soccorso. Ma adesso è il momento di fare un altro passo avanti su questo asset strategico. I campi di applicazione sono diversi. A partire dall’”Anagrafe Vaccinale” che, all’interno degli obiettivi del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, garantisce un unico sistema regionale integrato con i servizi vaccinali delle Asl, aggiornato e centralizzato e in collegamento con il sistema nazionale. Un servizio che, iniziando dalle centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze iscritti alle nostre scuole, consente una più efficace pianificazione delle politiche di prevenzione e di sanità pubblica.

Un servizio di assistenza più rapido ed efficiente sarà possibile nel 2019 con l’attivazione della Piattaforma “Advice” di Telemedicina del Lazio. Una formidabile opportunità per la condivisione e il teleconsulto di immagini diagnostiche e delle analisi di laboratorio messa a disposizione di medici e specialisti, dai Pronto soccorso alle specifiche reti di emergenza, secondo il modello Hub e Spoke. Già partiti i corsi di formazione per il personale sanitario. Nel Lazio è comunque attiva da un anno e mezzo “Telemed”, la piattaforma cloud di emergenza cardiologica che trasmette i tracciati dell’elettrocardiogramma direttamente dall’ambulanza agli ospedali. Centinaia di persone infartuate ogni mese vengono assistite in modo più tempestivo e coordinato grazie a questo prezioso strumento.

Sempre nel 2019, investiremo 15 milioni di euro nella realizzazione della Regional Area Network (RAN) Sanità, rete in fibra ottica dedicata alle ASL e ai presidi sanitari regionali, per il trasferimento veloce di grandi quantitativi di dati e informazioni; altra chiave nello sviluppo della telemedicina riducendo i ricoveri e migliorando la qualità della vita dei pazienti.

Servizi per il territorio

Già dal 2015 è operativo il Portale Open Data della Regione Lazio, che ospita in formato facilmente accessibile i dati relativi a tutti i settori dell’attività regionale, declinandosi in particolare nelle sezioni “Open Spesa”, “Open Sanità” e “Open Progetti”. Semplicità di accesso, maggiore trasparenza, certezza del dato e omogeneità di gestione sono anche le caratteristiche principali del nuovo Sistema Informativo Territoriale della Regione Lazio (SITR) che abbiamo appena avviato e che si compone di due strumenti: un Geoportale, all’interno del quale è possibile trovare tutti i dati geografici, urbanistici e paesaggistici pubblicati dalla Regione Lazio, nonché i servizi per la loro gestione; un database geotopografico, per la rappresentazione su mappa di una moltitudine di oggetti presenti sul territorio, sia naturali (fiumi, boschi e laghi), che artificiali (strade ed edifici). Una mappa precisa e affidabile che consente alla Regione di essere all’avanguardia nei sistemi di informazione territoriale, garantendo maggiore trasparenza e accessibilità alle informazioni di carattere urbanistico e paesaggistico, oltre a fornire la certezza del dato e l’omogeneità dei sistemi di gestione per Comuni e operatori del settore.

All’interno dei servizi del territorio, bisogna includere anche quelli relativi alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Nel 2017 abbiamo riqualificato e riaperto il Castello di Santa Severa. Nel progetto di riqualificazione riveste un ruolo importante l’individuazione di nuove opportunità di sviluppo tecnologico. Da aprile scorso è infatti attivo l’Innovation Lab, che offre esperienze di realtà aumentata e realtà virtuale per la fruizione turistico-culturale del complesso museale del Castello e dell’adiacente area archeologica di Pyrgi. Assieme allo Stato stiamo investendo oltre 40 milioni nel primo Distretto tecnologico per i beni culturali in Italia. Anche nella fruizione dei beni culturali c’è bisogno di creatività, buone idee e tecnologie. Il 2019 sarà l’anno in cui questo grande progetto d’innovazione entra nel vivo.

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