COMMISSIONE TRASPORTI E TLC

Agenda digitale, primo passo ufficiale per la proposta di legge bipartisan



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La Camera ha approvato il provvedimento che ha unificato i testi Gentiloni-Rao (Pd-Udc) e Palmieri (Pdl): 180 milioni per le start up innovative, roadmap per la PA paperless e incentivi alla posa della fibra

Pubblicato il 3 mar 2012



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Ci sono 180 milioni per il fondo chiuso per le start-up innovative, lo sviluppo delle infrastrutture, la rottamazione pc per famiglie svantaggiate e digitalizzazione PA tra le misure previste nella proposta di legge per l’Agenda digitale italiana, approvata a luglio dalla Commissione trasporti, poste e tlc della Camera, presieduta da Mario Valducci.

Lo si può considerare il primo sì ufficiale che prelude al decreto legge DigItalia previsto per settembre, dal quale sboccerà l’Agenda digitale italiana. Si attendono ora i pareri delle competenti Commissioni sul testo approvato, che, tra l’altro, prevede l’istituzione di un “disegno di legge annuale per l’incentivo e lo sviluppo dei servizi digitali” su iniziativa del Governo, da presentare ogni anno entro il 30 aprile. Il progetto legislativo deve contenere, tra gli altri interventi, disposizioni per rimuovere gli ostacoli legislativi e amministrativi allo sviluppo dei servizi digitali, e per promuovere la digitalizzazione in tutti settori della pubblica amministrazione.

Riassiumiamo gli obiettivi dell’Agenda italiana, mettendo insieme le misure ipotizzate dalla Cabina con quelle previste nel testo già approvato.

Infrastrutture banda larga

L’Agenda prevede di completare la copertura banda larga (almeno 2 Megabit) entro il 2013, con 600 milioni di euro per il Sud (già trovati) e 442 milioni per il Nord (il governo li sta cercando). Nel Sud dovremmo riuscire anche a fare un po’ di copertura in banda ultra larga (30 e 100 Megabit), con 443 milioni di fondi europei raccolti dalle Regioni. Il sogno è dare i 30 megabit a tutti e i 100 megabit al 50 per cento degli italiani entro il 2020 (sono gli obiettivi chiesti dall’Europa), sommando le coperture degli operatori con quelle fatte dallo Stato…ma non sarà facile. Nell’Agenda dovrebbero rientrare anche misure per semplificare la posa dei cavi, incentivando tecniche innovative come le minitrincee e imponendo alle PA di fare un catasto delle infrastrutture. Il testo appena approvato inoltre prevede per i Comuni e le Province l’esenzione dalla tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, in caso di occupazione del suolo e del sottosuolo con reti e con impianti di comunicazione elettronica in fibra ottica, ovvero dell’eventuale contributo una tantum per spese di costruzione delle gallerie.

Smart Cities & Communities

“Città e comunità intelligenti”, che significa? Ce lo spiega Mario Calderini, responsabile di quest’area presso la Cabina di regia interministeriale autrice dell’Agenda (e docente al Politecnico di Torino). «Abbiamo appena emesso un bando per il Centro Nord, da 665,5 milioni di euro, e uno l’abbiamo già fatto per il Sud, da 240 milioni. In pratica le imprese ci presentano progetti che mirano a risolvere esigenze di specifiche pubbliche amministrazioni grazie alla tecnologia». Tipo l’ospedale che ha bisogno di un sistema per controllare i parametri di malati cronici da casa o il Comune che ne vuole uno per controllare l’illuminazione con efficienza energetica.

Scuola e pubblica ammistrazione

La sfida: rivoluzione nella Scuola senza spendere un euro o quasi. Lo dice Giovanni Biondi, responsabile di quest’area per la Cabina e già docente in quattro università italiane: «con l’Agenda imporremo alle scuole di fare tutte le pratiche amministrazione via internet da ottobre 2012». Questo rientra in un piano di metamorfosi digitale della PA, che già secondo il decreto Semplificazioni dovrà fare tutti i servizi via internet dal 2014. Il testo approvato spinge anche per la digitalizzazione della Giustizia (obbligo di notifica telematica) e della Sanità (utilizzo di dispositivi connessi per la raccolta di dati clinici, la diffusione di informazioni ai medici, ai ricercatori e ai pazienti e per la telemedicina). A costo zero anche l’idea, della Cabina, di dedicare agli e-book un terzo della spesa per i libri di testo. «Contiamo molto sugli studenti, per alfabetizzare alla tecnologia i propri genitori e nonni, stabilendo crediti formativi appositi». Insomma, chi insegna computer e internet al proprio “dinosauro” familiare avrà una spinta per la promozione.

Competenze digitali

Le azioni nella scuola favoriranno la diffusione delle competenze digitali. Inoltre, il testo approvato prevede incentivi all’acquisto di tecnologie. Alle famiglie con un reddito complessivo inferiore a 20 mila euro, e delle quali faccia parte un minorenne che ha compiuto il quattordicesimo anno di età, è assegnato, per l’anno 2013, un contributo di 100 euro per l’acquisto di un computer fisso, di un computer portatile o di un tablet di nuova generazione, a condizione che si proceda alla contestuale rottamazione del vecchio apparato in dotazione, e un contributo di 50 euro per l’acquisto di una chiavetta per la connessione alla rete Internet. Sono previste inoltre campagne informative sulla Rai o tramite le associazioni nelle imprese: per spiegare i vantaggi di usare internet per il proprio commercio e gli acquisti.

e-Commerce, moneta elettronica

Un punto importante, nell’Agenda, è convincere cittadini e imprese a comprare e a vendere su internet. E a usare di più la carta di credito. Qui gli strumenti saranno sovvenzioni statali all’acquisto di pos nei negozi, sconti fiscali sui fatturati aggiuntivi ottenuti con l’e-commerce. Nel testo approvato, per il triennio 2013-15 è prevista, inoltre, in via sperimentale, una detassazione per le micro e piccole imprese dei ricavi del commercio elettronico internazionale. La detassazione si applica per pagamenti elettronici dall’estero inferiori a 5 mila euro. Nel testo approvato viene previsto inoltre l’abbassamento dell’Iva sugli ebook al 4 per cento rispetto all’attuale 20 per cento.

Start up e innovazione

Per le nuove aziende innovative (cioè quelle che hanno beneficiato o hanno i requisiti per “investimenti, premi, borse o altre forme di supporto operativo alla loro attività di avvio ed espansione, erogati da abilitatori startup”, si legge nel testo) è previsto un Fondo per l’Italia, istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri. Avrà una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2013, di 40 milioni di euro per l’anno 2014 e di 50 milioni di euro per l’anno 2015. Almeno il 10% della dotazione annuale è riservato a investimenti da parte di fondi di micro-seed autonomi o gestiti da incubatori privati. Per le startup è prevista anche una deduzione sul reddito di capitale e altre misure.

Qui altri dettagli sul testo.

Principali bandi quest’anno per progetti dell’agenda digitale italiana

Fondi (tutti europei)

Scopo

Autore del bando

600 milioni di euro

Eliminare il digital divide nel Sud entro il 2013 (banda larga di base a tutti)

Infratel

443 milioni di euro

Portare un po’ di banda ultra larga nel Sud entro il 2020 (30 e 100 Megabit)

Infratel

121 milioni di euro

Costruire datacenter che forniranno servizi alle pubbliche amministrazioni

Ministero Sviluppo Economico

442 milioni di euro (da trovare)

Eliminare il digital divide al Centro-Nord

Infratel

240 milioni

Servizi tecnologici per la PA nel Sud

Miur (bando completato)

665 milioni

Servizi tecnologici per la PA nel Centro-Nord

Miur (bando in corso)

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