intelligenza artificiale

AI ibrida: tipologie e vantaggi, una guida completa



Indirizzo copiato

L’AI ibrida combina diverse tecniche di intelligenza artificiale, come ragionamento simbolico e machine learning, migliorandone le capacità e adattabilità. Questo approccio offre maggiore accuratezza, interpretabilità e robustezza, rivoluzionando settori come sanità, finanza e automazione

Pubblicato il 20 mar 2025

Andrea Tironi

Project Manager – Digital Transformation



intelligenza artificiale (2) (2)

L’AI ibrida è un approccio tecnologico all’avanguardia che combina diversi tipi di intelligenza artificiale per migliorarne le capacità, le prestazioni, la versatilità e la risoluzione dei problemi. È una cosa diversa rispetto all’unione di agenti che fanno cose diverse: si tratta, infatti, proprio di usare approcci diversi di AI per raggiungere un obiettivo.

Come funziona l’AI ibrida

Piuttosto che basarsi su un unico metodo, l’AI ibrida integra vari sistemi, come il ragionamento simbolico basato su regole, il machine learning e il deep learning, per creare sistemi capaci di ragionare, apprendere e adattarsi in modo più efficace rispetto ai sistemi di intelligenza artificiale che non sono stati integrati con altri.

Questo approccio non solo consente ai sistemi di AI di sfruttare i punti di forza di più tecniche, offrendo soluzioni più interpretabili e scalabili, ma fornisce anche agli imprenditori di diversi settori intuizioni più precise e un aumento dell’efficienza operativa.

In questo articolo analizzeremo i diversi tipi di AI ibrida, il suo impatto nel migliorare l’esperienza dei clienti e i vantaggi di adottare questo approccio nel mondo degli affari.

Tipologie di AI ibrida e vantaggi

Per comprendere davvero cos’è l’AI ibrida, esploriamo le sue diverse tipologie e i vantaggi che offrono.

L’AI ibrida viene solitamente sviluppata combinando due o più approcci, come l’intelligenza simbolica e il machine learning, le reti neurali e i knowledge graph o il deep learning e il reinforcement learning.

Ogni combinazione offre vantaggi unici, come il miglioramento delle capacità di ragionamento, l’ottimizzazione del processo decisionale o l’adattabilità a contesti complessi.

Intelligenza simbolica e machine learning: un connubio efficace

L’intelligenza simbolica, nota anche come AI basata su regole, utilizza la logica e regole esplicite per risolvere problemi. È eccellente nel ragionamento, nell’elaborazione di dati strutturati e nell’interpretabilità, ma fatica a gestire dati non strutturati o problemi su larga scala.

Il machine learning (ML), invece, è basato sui dati ed è ottimo nel riconoscere schemi e fare previsioni. Funziona bene con grandi quantità di dati, identificando tendenze senza bisogno di regole esplicite. Tuttavia, i modelli ML sono spesso difficili da interpretare e possono avere difficoltà con compiti che richiedono un ragionamento logico.

L’AI ibrida che combina l’intelligenza simbolica con il machine learning sfrutta sia il potere di ragionamento dei sistemi simbolici sia l’adattabilità del ML. Ad esempio, un sistema potrebbe usare l’intelligenza simbolica per seguire linee guida mediche nella diagnosi di un paziente, mentre il machine learning analizza i dati clinici e i risultati dei test per fornire raccomandazioni personalizzate.

Reti neurali e knowledge graph: migliorare il contesto e il ragionamento

Le reti neurali, in particolare i modelli di deep learning, sono molto efficaci nel riconoscere schemi in grandi insiemi di dati come immagini, testi e audio. Tuttavia, mancano della capacità di comprendere e ragionare sulle relazioni tra le diverse entità.

I knowledge graph organizzano le informazioni evidenziando le connessioni tra i concetti, migliorando così il ragionamento e il contesto. Inoltre, forniscono spiegazioni su come le entità sono correlate, rendendoli utili per applicazioni che richiedono consapevolezza contestuale.

Combinando le due tecnologie, le reti neurali possono elaborare grandi quantità di dati non strutturati, mentre i knowledge graph aiutano a comprendere le relazioni tra i diversi punti dati. Questa combinazione migliora le capacità decisionali e offre una comprensione più completa dei dati difficili da interpretare.

Ad esempio, nei sistemi di assistenza clienti, le reti neurali possono analizzare le interazioni con i clienti, mentre un knowledge graph può fornire contesto sulle preferenze e sui problemi passati per offrire soluzioni migliori.

Deep learning e reinforcement learning: ottimizzare l’interazione

I sistemi di deep learning sono eccellenti nell’estrarre schemi da grandi quantità di dati, ma solitamente richiedono enormi set di dati di addestramento per funzionare bene.

Il reinforcement learning (RL), invece, si basa sull’apprendimento attraverso l’interazione con un ambiente, ricevendo ricompense o penalità in base alle azioni intraprese. Tuttavia, può faticare in ambienti molto complessi senza una guida chiara.

In un approccio ibrido, il deep learning può essere usato per analizzare l’ambiente e rilevare schemi rilevanti, mentre il reinforcement learning consente al sistema di apprendere strategie ottimali attraverso tentativi ed errori.

Ad esempio, il deep learning potrebbe aiutare un robot a identificare oggetti, mentre il reinforcement learning gli insegna a interagire con quegli oggetti in modo ottimale per svolgere un determinato compito.

Esempi di applicazione dell’AI ibrida: settori in evoluzione

L’AI ibrida è già utilizzata in diversi settori per combinare capacità diverse e ottenere migliori risultati aziendali e un’esperienza cliente più avanzata.

Ecco alcuni esempi (1) di utilizzo concreto:

  • Sanità: nei sistemi di diagnostica medica, l’AI ibrida può combinare modelli di machine learning (per analizzare immagini mediche) con il ragionamento simbolico (per seguire le linee guida cliniche), fornendo diagnosi più accurate ai pazienti.
  • Finanza: nei sistemi di rilevamento delle frodi, l’AI ibrida può unire approcci basati su regole (per garantire la conformità alle normative) e machine learning (per individuare schemi sospetti nelle transazioni).
  • Sistemi autonomi: le auto a guida autonoma utilizzano l’AI ibrida combinando sistemi simbolici (per rispettare le regole di guida in sicurezza) con il machine learning (per il riconoscimento di oggetti come pedoni e veicoli sulla strada).

Vantaggi dell’AI ibrida

Ora che abbiamo spiegato cos’è l’AI ibrida e il suo impatto in settori chiave, è evidente che questo approccio offre numerosi vantaggi rispetto ai sistemi di intelligenza artificiale basati su un unico metodo:

  • Maggiore accuratezza: combinando diverse tecniche di AI, i sistemi ibridi possono raggiungere una precisione e una performance superiori.
  • Migliore interpretabilità: i sistemi basati sull’intelligenza simbolica offrono maggiore trasparenza e spiegabilità.
  • Flessibilità e adattabilità: i sistemi di AI ibrida possono gestire una gamma più ampia di compiti e adattarsi più facilmente ad ambienti complessi.
  • Maggiore robustezza: i sistemi ibridi sono più resistenti agli errori, poiché i diversi metodi possono compensare le debolezze degli altri.
  • Decisioni più consapevoli: integrando l’apprendimento basato sui dati con il ragionamento esplicito, l’AI ibrida consente decisioni più informate e consapevoli del contesto, particolarmente utili in settori dove sicurezza e conformità sono fondamentali.

Verso la prossima evoluzione dell’intelligenza artificiale

L’AI ibrida rappresenta la prossima evoluzione dell’intelligenza artificiale, combinando più tecniche per creare sistemi più potenti, flessibili e affidabili. Integrando metodi come il ragionamento simbolico, il machine learning e il reinforcement learning, l’AI ibrida sta rivoluzionando settori come la sanità, la finanza, i sistemi autonomi e molti altri. L’AI ibrida usa tecniche diverse di lavoro, a differenza degli agenti AI che usano stesse tecniche ma con specializzazioni diverse (perlomeno nell’accezione più diffusa al momento della scrittura dell’articolo)

Questo articolo è tratto da: https://www.information-age.com/what-is-hybrid-ai-123512053/

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4