Un Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione digitale che riporti direttamente al premier. E una Commissione parlamentare speciale per l’Agenda Digitale, costituita da senatori e deputati competenti in materia, che possa seguire l’iter di attuazione dei provvedimenti della legge 221/2012 e dare indirizzi per il completamento legislativo sulla materia nonché sulle opportunità tecnologiche e di innovazione negli altri ambiti legislativi. Queste le richieste al governo che verrà da parte di Assinform.
“Lo ‘spread tecnologico’ che caratterizza il nostro Paese ci pone, come in altri ambiti innovativi, in forte ritardo rispetto ai Paesi più avanzati e c’è estremo bisogno di grande attenzione e competenza per cogliere le opportunità offerte dalle tecnologie digitali”, sottolinea il presidente Paolo Angelucci. “le nostre proposte rappresentano passi fondamentali per realizzare il disegno innovativo di cui ha estremo bisogno il nostro Paese. È necessario poter disporre, anche a livello delle massime istituzioni, delle competenze e di un’organizzazione specifiche per poter intervenire nei tempi e nei modi opportuni nel corso dell’iter di formazione delle norme e nella loro attuazione”.
L’Associazione ha partecipato attivamente a tutto l’iter parlamentare che ha sortito l’approvazione della legge 221 del 17 dicembre 2012 in cui sono state poste le fondamenta dell’Agenda digitale italiana, elaborando proprie proposte di emendamento che sono state recepite in materia di documento digitale unificato – carta di identità elettronica, open data, acquisizione di software da parte della pubblica amministrazione, fascicolo sanitario elettronico, protezione e interoperabilità di software e applicazioni, pagamenti elettronici.
“Nonostante i risultati positivi, i tempi non hanno però consentito di raggiungere tutti gli obiettivi che avevamo condiviso nell’ambito della Cabina di Regia – puntualizza il presidente di Assinform – e ci attendiamo dal nuovo Parlamento e dal nuovo Esecutivo che venga ripreso il percorso avviato arrivando ad una più ampia formulazione dell’Agenda digitale”.
Determinante, secondo l’Associazione, dare continuità a quanto fatto dai sei gruppi della Cabina di Regia dando concretezza, anche legislativa, a molte delle proposte e dei progetti maturati in quella sede. “La legge 221/2012 ha recepito solo in parte quanto è emerso da lavoro congiunto ministeri-imprese ed è necessario rilanciare molte delle tematiche che non hanno potuto trovare immediata applicazione”, dice Angelucci riferendosi in particolare al grande tema del commercio elettronico “per il quale l’unica norma attinente è l’articolo 15 relativo ai pagamenti elettronici”. E poi è necessario spingere sull’emanazione dei decreti attuativi.
Assinform intende continuare a far sentire la propria voce e ha messo nero su bianco un “Manifesto” con le proposte per la prossima legislatura dedicato alle azioni da portare avanti in tema di innovazione digitale. I temi sul piatto sono molti: dalla dematerializzazione alle smart communities, dall’e-money alla fiscalità elettronica, dall’e-commerce al distance learning, dal telemonitoraggio ambientale all’informatizzazione delle imprese. “L’Italia ha bisogno di un veloce e reale cambiamento che la porti nuovamente sulla via dello sviluppo”, sottolinea Angelucci. “Per crescere ed essere competitivi – conclude il numero uno di Assinform – abbiamo bisogno di una politica con la p maiuscola dalla quale ci attendiamo segnali tangibili di sensibilità”.