Nelle linee guida del Governo per la scuola sono contenute novità importanti riguardo l’alfabetizzazione digitale, che riprendono in parte il lavoro del Parlamento. In particolare è cruciale l’obiettivo di trasformare i ragazzi da semplici fruitori passivi a creatori di contenuti digitali anche tramite l’implementazione nelle scuole del progetto internazionale Code.org, volto a sviluppare competenze di programmazione e problem solving. Si prevede, inoltre, di individuare nell’ambito delle reti di scuole, docenti formati ad hoc, responsabili dell’educazione digitale, ovvero capaci di fare da riferimento e da raccordo tra i colleghi sui nuovi metodi della didattica.
Per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro, la scuola viene finalmente identificata come strumento principe per allineare il gap tra domanda di lavoro e competenze in offerta. A questo proposito si potrebbe rafforzare l’orientamento legandolo al tema dell’educazione digitale: il 94% delle società di selezione del personale si serve, infatti, dei social media come strumento di recruiting e per il 42% dei casi si è verificata una rivalutazione della posizione del candidato a seguito di una verifica dei profili social. Ultimo ma non ultimo, l’obiettivo di “aprire” il mondo della scuola, tramite la diffusione dei dati in archivio al MIUR e la loro elaborazione pubblica in strumenti di conoscenza: accountability non è solo trasparenza nell’atto legislativo, ma soprattutto dialogo e partecipazione nell’erogazione di servizi pubblici da parte dello Stato. Le nuove tecnologie in questo senso possono fornire un supporto determinante.