l'analisi

ChatGPT in azienda: le opportunità e i pericoli da non sottovalutare

ChatGPT può generare enormi opportunità per le organizzazioni, sia migliorando il modo in cui lavorano gli esseri umani sia automatizzando le attività che risultano ripetitive, ma prima di adottarlo l’organizzazione deve identificare le aree in cui la tecnologia può avere l’impatto più immediato e monitorarne lo sviluppo

Pubblicato il 27 Mar 2023

Federica Maria Rita Livelli

Business Continuity & Risk Management Consultant, BCI Cyber Resilience Group, Clusit, ENIA

chat-bot

ChatGPT di OpenAI ha attirato l’attenzione del mondo, quindi anche delle organizzazioni interessate a scoprire la sua capacità “umana” di generare report aziendali, presentazioni di marketing e codici per applicazioni software, ecc.

Uno scenario affascinante, ma non “innocente”, dal momento che comporta problemi di accuratezza e rischi di dati online e di sicurezza, che ne consigliano un uso ispirato alla massima cautela.

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In che modo ChatGPT può essere utile alle aziende

ChatGPT è un chatbot generativo basato sull’intelligenza artificiale, addestrato con una quantità enorme di articoli, di siti Web e di post sui social media raccolti da Internet, nonché interviste trascritte che catturano le sfumature dell’umano discorso. L’algoritmo, rilevando modelli linguistici e frasi familiari, è in grado di intercettare quale parola potrebbe seguire a una sequenza di altre parole, prevedendo la frase successiva e il paragrafo successivo fino a creare un testo coerente.

Tale capacità può essere applicata anche alla scrittura di codice per computer, consentendo a ChatGPT di anticipare grandi porzioni di codice che gli sviluppatori dovrebbero inserire per eseguire una determinata attività all’interno di un programma software. Ovvero, una capacità che, secondo i sostenitori di questa tecnologia, aumenterà lo sviluppo di applicazioni interne alle organizzazioni.

ChatGPT può generare enormi opportunità per le organizzazioni, sia migliorando il modo in cui lavorano gli esseri umani sia automatizzando le attività che risultano ripetitive oltre a fornire interazioni più coinvolgenti con gli utenti. Inoltre, ChatGPT può essere utile per qualsiasi attività in cui è necessario generare testo abbastanza fluido e naturale basato sui dati di input, quali ad esempio:

  • Compilazione di ricerche
  • Redazione di contenuti di marketing
  • Brainstorming di idee
  • Scrittura di codice del computer
  • Automatizzazione di parti del processo di vendita
  • Servizi post-vendita quando i clienti acquistano prodotti
  • Istruzioni personalizzate
  • Razionalizzazione e miglioramento dei processi mediante l’automazione
  • Traduzione di testi da una lingua all’altra
  • Processo di on-boarding del cliente

I potenziali pericoli di ChaptGPT 

Le nuove tecnologie – come noto – possono generare pericoli di cui bisogna essere consapevoli e lo stesso vale per ChatGPT.

ChatGPT – come affermato da Sam Altam, amministratore delegato di OpenAI – non è ancora perfettamente perfezionato e si sconsiglia di utilizzarlo in quelle aree di business che richiedono un alto grado di accuratezza e giudizio umano, dal momento che le sue risposte, pur risultando accurate, possono contenere errori e non fondarsi sui fatti.

Prima di adottare ChatGPT, l’organizzazione deve identificare le aree in cui la tecnologia può avere l’impatto più immediato e stabilire un sistema per monitorarne lo sviluppo. Sarebbe auspicabile creare un team interfunzionale che includa professionisti della scienza dei dati, esperti legali e manager per considerare le implicazioni di ChatGPT nell’organizzazione in grado di comprendere:

  • In che modo ChatGPT potrebbe aiutare o avere impatti sul settore e/o la catena del valore dell’organizzazione.
  • Quali politiche e l’approccio ha attualmente in atto l’organizzazione nei confronti dell’AI e quali cambi di paradigma dovrebbe attuare.
  • Quali criteri dovrebbero essere utilizzati per selezionare i casi d’uso di ChatGPT, tenendo conto dei limiti della tecnologia.
  • Come costruire un ecosistema di partner, comunità e piattaforme per massimizzare il potenziale di ChatGPT.
  • Quali standard legali e comunitari considerare nell’implementare ChatGPT per mantenere la fiducia con le parti interessate.

Inoltre, risulterà importante promuovere l’innovazione “armonica” che fa leva sulla tecnologia e sulle Risorse Umane, sempre più formate e competenti, per potenziare la crescita, l’efficienza, la resilienza e la competitività dell’organizzazione e rimanere al passo con la rapida evoluzione di ChatGPT e delle nuove opportunità che offre.

OpenAI, nella versione beta del software ChatGPT, riconosce gli attuali limiti dell’AI, ovvero: il software algoritmico può generare occasionalmente informazioni errate o contenuti distorti oltre ad avere una “conoscenza limitata” essendo stato addestrato con nozioni/informazioni che non vanno oltre il 2021.

È doveroso ricordare che ChatGPT, essendo un modello AI, non ha la capacità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Questo può generare ulteriori problemi qualora qualcosa andasse storto, i.e. fornire informazioni errate o inappropriate, classificazione errata di alcuni contenuti ritenuti ingannevoli, di lesione della privacy di eventuali soggetti coinvolti, calunnia, diffusione di informazioni discriminanti. Pertanto, le organizzazioni si troverebbero in difficoltà nel determinare chi sia responsabile in queste situazioni e come mitigare il danno.

ChatGPT può comportare anche problemi di privacy dato che può essere vulnerabile agli attacchi di sicurezza informatica, poiché è connesso a Internet e potrebbe essere potenzialmente utilizzato per diffondere contenuti dannosi o virus. Inoltre, gli hacker potrebbero riuscire a manipolare le persone affinché divulghino informazioni personali utilizzando il chatbot e, quindi, utilizzarle per scopi fraudolenti o per attacchi di phishing mirati Ancora, il fatto che ChatGPT può essere utilizzato per facilitare la creazione di opere di ingegno comporta anche problematiche di violazione del diritto di autore.

Pertanto, sarà interessante vedere quale quadro normativo verrà sviluppato per tutelare i diritti morali, i diritti patrimoniali di sfruttamento economico dell’opera prodotta da ChatGPT, oltre che i diritti fondamentali delle persone.

Siamo di fronte al declino del pensiero critico?

La diffusione di ChatGPT sta generando molti dibattiti sul fatto che la civiltà occidentale si stia muovendo verso un’era “post-alfabetizzata” caratterizzata dall’assenza di pensiero critico che induce molte persone ad avvalersi del primo risultato su una pagina di Google, ritenendolo affidabile e veritiero senza il beneficio del dubbio e di approccio scientifico. Ne consegue che è assai probabile che le persone accettino acriticamente la risposta di ChatGPT.

Lo scenario appena delineato ci porta a considerare una società occidentale post-alfabetizzata come l‘avvento di un nuovo tipo di Medioevo in cui rischiamo di perdere la ragion critica. In particolare, le generazioni più giovani non affidano più la conoscenza alla memoria dal momento che internet funge da loro memoria. Ne consegue che, senza una conoscenza sostanziale depositata nella memoria, le nuove generazioni si troveranno sempre più svantaggiate nell’elaborazione di un pensiero critico.

Inoltre, è quanto mai importante rendersi conto che, in un’era post alfabetizzata, coloro che continuano a leggere e ad esercitare capacità di pensiero critico saranno sempre più incapaci di comunicare efficacemente con coloro che non lo fanno.

Una contraddizione, considerando che ci troviamo nell’era della comunicazione ma, di fatto, le tecnologie di comunicazione ci hanno per lo più isolati dal bisogno di interagire con gli altri. Una postura che si riflette anche nelle organizzazioni dove prevale ancora un approccio per silos che impedisce un’interazione olistica tra le diverse funzioni che è quanto mai necessaria per far fronte allo scenario erratico in cui stiamo vivendo e per portare a termine il processo di digitalizzazione e innovazione in atto.

Conclusioni

I chatbot basati sull’intelligenza artificiale possono essere utilizzati per automatizzare alcune attività, ma non sono capaci di molte abilità quali il pensiero critico, la creatività o il processo decisionale strategico tipico delle persone.

Pertanto, non ci resta che meditare sulle effettive potenzialità di utilizzo del ChatGPT nel business, ricordando – come afferma Luciano Floridi, ordinario di Filosofia ed etica dell’informazione all’Università di Oxford – che strumenti come ChatGPT evidenziano la demarcazione tra l’agire con successo, tipico dell’AI, e la capacità di agire in modo intelligente per arrivare a quel successo, prerogativa della persona. Pertanto, ChatGPT pur avendo una enorme capacità di agire, non è in grado di intelligere.

Ne consegue che sarà sempre più necessario garantire una sinergia tra macchina e uomo, evidenziando il fatto che la tecnologia deve essere concepita dall’uomo come una leva strategica al servizio dell’uomo stesso, dato che la conoscenza umana si fonda e si evolve sulle esperienze, sui sentimenti, sul sentire unico, perché unica è l’esperienza di ogni essere umano. È questo che genera valore.

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