scenari

Come cambierà la gestione delle risorse umane col web3: tecnologie e impatti

Il Web3 influirà sulla maggior parte dei settori lavorativi e anche sulle risorse umane. Ciò è dovuto essenzialmente al modo in cui i dati vengono creati, archiviati e condivisi all’interno di Web3: la trasparenza e la credibilità fornita è la principale differenza e il più grande vantaggio

Pubblicato il 01 Mar 2023

Antonio Cassano

Managing Partner Cornerstone International

Silhouettes,Of,Business,People,Communicating,Over,Blue,Background,With,Double

Intelligenza Artificiale (AI), blockchain e NFT potrebbero trasformare il mondo del lavoro e chi lavora nelle Risorse Umane dovrebbe cominciare ad approfondirne l’impatto sui team HR e sull’organizzazione aziendale

Per comprenderlo, occorre innanzitutto contestualizzare queste tecnologie, che rientrano nell’alveo del cosiddetto Web3.

Un social diverso è possibile? Le opportunità di web 3.0 e metaverso

Il Web3 e le tecnologie decentralizzate

Sebbene sia ancora agli inizi, Web3 è classificabile come il fratello maggiore, più connesso e più intelligente del Web 2.0 (quello che abbiamo ora).

Il Web3 è una nuova generazione di tecnologie per la creazione e il funzionamento di Internet che si concentra sull’uso di tecnologie decentralizzate per costruire applicazioni e servizi che non dipendono da un singolo ente centrale. Questo significa che le applicazioni Web3 sono basate su una rete distribuita di nodi che lavorano insieme per fornire un servizio comune, invece di dipendere da un singolo server centrale.

Una delle tecnologie chiave utilizzate per costruire il Web3 è la blockchain, un registro digitale distribuito che consente appunto di registrare e verificare transazioni in modo affidabile senza la necessità di un ente centrale di controllo. La blockchain è utilizzata per creare una varietà di applicazioni decentralizzate, come le criptovalute, i contratti intelligenti e i sistemi di voto elettronico.

Altre tecnologie utilizzate per costruire il Web3 includono i protocolli di comunicazione peer-to-peer (P2P), che consentono ai dispositivi di comunicare direttamente tra loro senza la necessità di un intermediario centrale, e i sistemi di autenticazione decentralizzati, che permettono agli utenti di controllare i propri dati personali e di proteggere la loro privacy.

Il Web3 è ancora in una fase molto precoce di sviluppo, ma ci sono già alcune applicazioni e servizi in esecuzione sulla sua rete, come i mercati decentralizzati (DEX) per lo scambio di criptovalute, i giochi basati su blockchain e le piattaforme di crowdfunding decentralizzate.

Di seguito le principali differenze tra il Web1, il Web2 ed il Web3

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

Ricapitolando, il Web3 si fonda su quattro caratteristiche principali:

  • Decentramento,
  • blockchain ,
  • Abilitazione per criptovalute,
  • Autonomia e facilitazione “artificiale”.

L’impatto del Web3 sulle risorse umane

Si ipotizza che il Web3 influirà sulla maggior parte dei settori lavorativi e anche sulle risorse umane. Ciò è dovuto essenzialmente al modo in cui i dati vengono creati, archiviati e condivisi al suo interno: la trasparenza e la credibilità fornita è la principale differenza ed il più grande vantaggio.

Ad esempio, grazie a Web3, alla tecnologia blockchain e all’intelligenza artificiale (AI) la funzione Risorse Umane sarà in grado di rivoluzionare il modo in cui avviene il processo di Talent Acquisition. In questo ambito riteniamo che le tecnologie del Web3 possano essere utilizzate in diversi modi per migliorare questo processo:

  1. Sistemi di candidatura decentralizzati: è possibile creare sistemi “decentralizzati” che consentono agli utenti di registrare e verificare i propri profili e le proprie esperienze in modo sicuro e affidabile. A differenza degli attuali sistemi che sono centralizzati, dunque nella disponibilità delle piattaforme o delle aziende, la tecnologia “on chain” permette a ciascun candidato di verificare se il proprio profilo sia stato “correttamente” trattato. Immaginiamo cosa questo potrebbe consentire, in tema di trasparenza ed imparzialità, nelle selezioni pubbliche.
  2. Verifica delle competenze: similmente, la blockchain può essere utilizzata per creare sistemi di gestione delle competenze che consentono di registrare e verificare le skill tecniche possedute da una persona in modo “certificato ed immodificabile”, supportando così il processo di selezione e la formazione del personale. Immaginiamo di dichiarare di avere un certo livello di conoscenza della lingua inglese. Oggi è una auto dichiarazione che il recruiter dovrà verificare; se il certificato d’esame sostenuto fosse un NFT e quindi fatto con blockchain , la certezza del possesso di tale requisito sarebbe immediata.
  3. Trasparenza delle valutazioni: infine, la blockchain può essere utilizzata per creare sistemi di valutazione basati sulla trasparenza e immutabilità dei dati che consentono non solo una valutazione obiettiva delle prestazioni del personale, ma anche la tracciabilità delle valutazioni nel tempo. Pensate ai percorsi di carriera nella Pubblica Amministrazione ed al conseguimento degli obiettivi di imparzialità e trasparenza raggiungibili.

Gli NFT e le Risorse Umane

Gli NFT, o token non fungibili, sono una forma di token digitali unici che rappresentano un’identità univoca di un oggetto digitale, come un’immagine, un video o un suono. Essi sono basati sulla tecnologia blockchain , che consente di creare e trasferire questi token in modo affidabile e sicuro.

Gli NFT sono stati utilizzati per una varietà di scopi, come la certificazione di proprietà di opere d’arte digitali, la creazione di collezioni digitali personalizzate e la creazione di giochi basati su token. Ma il loro utilizzo è oramai diffuso in tutti gli ambiti, passando dal certificato di laurea, fino alla assoluta certezza di vestire un capo di abbigliamento non contraffatto.

L’arte all’epoca del web 3.0: le potenzialità NFT e il nodo contraffazione

La relazione tra gli NFT e il Web3 è stretta, poiché entrambi si basano sulla tecnologia blockchain e consentono di creare applicazioni e servizi decentralizzati che non dipendono da un singolo ente centrale.

Il Web3, inoltre, permette di creare e gestire questi NFT in modo sicuro e affidabile, senza la necessità di intermediari centrali. Ciò significa che gli utenti possono avere maggiore controllo sui loro beni digitali e sulla loro proprietà. Altresì, la trasparenza e l’immutabilità della blockchain consentono di garantire l’autenticità e l’unicità degli NFT, rendendoli una forma di proprietà digitale molto interessante per artisti, collezionisti e investitori.

Una delle responsabilità principali degli HR è il reclutamento e l’acquisizione di talenti. Sebbene scoprire candidati nuovi e affermati possa essere gratificante, passare al setaccio una montagna di curriculum non lo è: con Web3, le risorse umane potrebbero utilizzare la tecnologia basata su blockchain degli NFT per semplificare e accelerare il processo di assunzione.

Ad esempio, gli NFT sono già oggi assegnati quando ci si laurea e presto, questo “certificato” digitale ed “immodificabile” sarà assegnato a ciascuna persona anche quando questi “possiederà una competenza difficile”. Un NFT è unico e non intercambiabile e consentirà agli HR di verificare istantaneamente, ad esempio, le qualifiche tecniche di ciascun candidato.

Con una stima del 40% delle persone che mentono sul proprio curriculum, l’utilizzo di NFT potrebbe essere uno strumento prezioso per individuare gli “abbellitori” e ripristinare la fiducia nel processo di assunzione.

Un altro vantaggio dei registri digitali è la loro trasparenza, poiché le qualifiche NFT sarebbero immediatamente disponibili sulla blockchain come dati pubblici. Tale trasparenza farebbe risparmiare tempo ai dipartimenti delle risorse umane in quanto significherebbe non dover aspettare per i controlli come quelli sui titoli di studio.

Con l’aiuto di Web3, i responsabili delle risorse umane potrebbero accedere a candidature già scremate/ controllate, tutte con le competenze richieste. Ciò consentirebbe ai manager di saltare direttamente alle interviste per verificare ed analizzare unicamente le competenze trasversali dei candidati.

Social token e democrazia: un nuovo approccio per l’engagement dei dipendenti

I DAO sono organizzazioni autonome decentralizzate, che sono guidate dalla comunità e si allontanano dall’autorità centrale, adottando un approccio di gestione dal basso verso l’alto. Uno dei loro elementi chiave è l’uso della “tokenomics”, o social token, per prendere decisioni aziendali. La votazione avviene quindi all’interno di una blockchain che rende tutti i voti pubblicamente visibili.

Nell’ultimo periodo i partecipanti alle DAO sono cresciuti da 13.000 a 1,7 milioni. Sebbene questa struttura possa essere in aumento, la crescita esponenziale potrebbe arrivare dall’uso dei “token sociali che potrebbero essere diffusi tra aziende di tutti i tipi con l’aiuto di Web3.

Ai lavoratori, ad esempio, potrebbero essere forniti token sociali per votare su questioni e idee all’interno di un’organizzazione. Dare ai lavoratori un posto al tavolo può avere un impatto positivo su un’azienda, poiché conferire potere ai dipendenti[1] aumenta notevolmente il morale sul posto di lavoro e ha un impatto positivo sulla produttività.

Ovviamente non tutte le aziende devono diventare DAO, ma i social token sono utili alle risorse umane come incentivi interessanti da offrire quando si cercano nuovi talenti. L’opportunità di far sentire la propria opinione può essere una proposta nuova e allettante per chi ha lavorato in precedenza per un’azienda tradizionalmente top-down.

Conclusioni

Come Cornerstone International, in qualità di esperti di gestione delle risorse umane, possiamo affermare che le nuove tecnologie, anziché una minaccia, potrebbero rappresentare un eccellente modo per innovare le organizzazioni in senso più funzionale con il “mood” delle nuove generazioni: i giovani chiedono di essere trattati come individui e contributori allo sviluppo delle aziende e coinvolgere i dipendenti nella presa delle decisioni è un fattore chiave per la crescita e il successo. Quando sono coinvolti nella pianificazione e nell’attuazione delle decisioni, essi acquisiscono un senso di proprietà e di responsabilità nei confronti dell’azienda e del suo successo. Ciò si traduce in un aumento della motivazione e della produttività, poiché i dipendenti sentono che il loro contributo è valorizzato e che essi hanno un ruolo attivo. Avere sistemi trasparenti, dall’onboarding allo sviluppo, gestire con equità e inclusività, sono oramai fattori indispensabili per attrarre i nuovi talenti.

Dunque, è vero che Web3 è ancora nella fase iniziale, ma molte delle nuove tecnologie stanno diventando rapidamente disponibili. Certamente solo il tempo dirà quanto sarà vasta la sua influenza e la sua estensione, ma se non vuoi rimanere “fuori”, “The best way out is always through” (Robert Frost).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3