Coding Girls, il programma formativo pensato per allenare le nuove generazioni alle Steam (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica), promuovendo la fiducia nel futuro e nelle proprie capacità, è arrivato nel 2023 alla sua nona edizione.
È un progetto che dopo tanti anni è ancora fondamentale se si guarda ai numeri della presenza femminile in ambito informatico, non solo nel mondo del lavoro, ma anche nel percorso scolastico.
Cos’è coding girls
Coding Girls nasce nel 2014 come iniziativa guidata da Fondazione Mondo Digitale e sostenuta dalla missione diplomatica degli Stati Uniti in Italia, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Roma Capitale e Microsoft.
Nelle successive edizioni il progetto è cresciuto ed oggi partecipano altre ambasciate, enti, prestigiosi atenei italiani ed aziende, come Eni e Ing Italia, partner del progetto CO.ME “COde&fraME” che coinvolge le scuole di Milano e no-profit come Compagnia di San Paolo grazie alla quale è nata anche un’edizione triennale del programma a Torino.
“Il compito delle Fondazioni è quello di avviare sperimentazioni su piccola scala per capire se possono essere scalabili e portare benefici economici, sociali e culturali a livelli sempre più grandi: lo facciamo per il progresso della società ed il benessere comune.” commenta Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, che aggiunge: “Possiamo osare per poi essere in grado di proporre alle istituzioni pubbliche le soluzioni di successo, per una loro successiva adozione più strutturata a livello locale o nazionale.”
Divario di genere, i numeri di un’emergenza
Il divario globale di genere potrà essere chiuso in 99,5 anni, secondo il Global Gender Gap Report, con le tendenze attuali. L’Italia è al 76° posto su 153 paesi e al 17° tra i 20 paesi dell’Europa occidentale. Dati che sottolineano quanta strada ancora da percorrere e quanto lavoro ci sia da fare sugli stereotipi e i fattori culturali e sociali. Non a caso solo un terzo delle ragazze scelgono materie scientifiche.
Le ricerche, numerose a livello globale, ci dicono che ci vorranno 99,5 anni per colmare il gap di genere nelle Steam e saranno necessari 257 anni invece per raggiungere la parità nell’ambito della partecipazione e delle opportunità economiche nel mondo.
Secondo la Commissione UE, ammontano a 370 miliardi di euro l’anno le perdite economiche dovute al gender gap nei livelli di occupazione.
Il gap retributivo tra uomo e donna si riduce nell’ambito lavorativo delle lauree STEM, in discipline scientifiche, matematiche, tecnologiche, informatiche, come sostiene l’ultimo rapporto di Eurostat, che dichiara che il percorso per l’uguaglianza e l’inclusione è ancora lungo; le laureate STEM percepiscono in media il 14,5% in meno degli uomini. Coding Girls è tra i progetti che puntano a sradicare i bias di genere sin dalla prima infanzia.
Steam, abbattere i pregiudizi di genere è possibile
Mentre il PIL mondiale in una condizione di parità, si stima potrebbe crescere fino al 26%, entro il 2025, secondo le stime del McKinsey Global Institute. Il rapporto “Cracking the code: Girls’ and women’s education in science, technology, engineering and matematics” pubblicato dall’Unesco, indica che la disparità di genere nello studio delle Stem non deriverebbe da abilità innate o fattori biologici, ma dalla plasticità cerebrale, cioè l’abilità del cervello di creare nuove connessioni, che va allenata ed è influenzata dalle esperienze, dalla socializzazione, dai processi di apprendimento e quindi dal contesto culturale e sociale. Coding Girls vuole lavorare sui pregiudizi e gli stereotipi relativi all’accesso alle materie scientifiche, che appaiono ancora molto forti nelle ragazze, soprattutto nel momento dell’autovalutazione e scelta accademica e di carriera.
Le studentesse coinvolte nella formazione sono 15mila, in 24 diverse città italiane, un numero in crescita dall’inizio del progetto.
I contenuti del progetto coding girls
Coding Girls propone attività quali allenamenti online di coding con le scuole, sessioni di formazione con tutor universitari, “Pitchton” (maratona di elevator pitch); i contenuti della formazione spaziano dal pensiero computazionale, alle fake news e i social media fino alla cybersecurity, andando a toccare gli argomenti più richiesti dai nuovi mestieri digitali ed informatici in cui vi è ancora troppa carenza di presenza femminile.
I contenuti della formazione sono:
- Stereotipi e percezione di sé
- Pensiero computazionale
- Prototipazione
- Cybersecurity
- Educazione finanziaria
- Attività di team building
- Storytelling
Gli obiettivi
L’obiettivo principale del progetto è quello di accelerare il raggiungimento delle pari opportunità nel settore scientifico e tecnologico agendo su questi diversi fronti:
- Lotta a pregiudizi e stereotipi
- Formazione alla pari
- Modelli positivi
- Esperienze formative trasformative
- Orientamento alle carriere del futuro
- Campagna social #dipendedame
- Valutazione dell’impatto
Il progetto si basa su metodologie come Team building, learning by doing e train the trainers, che promuovono attività e modalità di lavoro che stimolano l’apprendimento sul campo, la sperimentazione diretta e il mettersi in gioco in singolo e in gruppo, allo scopo di acquistare fiducia nelle proprie capacità nei campi scientifici.
Nell’arco di un anno di azioni progettuali, sono coinvolti 150 tra formatori e tutor Fondazione Mondo Digitale, che agiscono nelle scuole e attraverso moduli on line, in collaborazione con 32 partner accademici.
Il modello formativo è quello dell’alleanza collaborativa basata sul modello di Educazione per la vita per aiutare le giovani studentesse ad avere fiducia nella scienza, per sensibilizzare le ragazze e le giovani donne sull’importanza dell’impegno nel mondo del lavoro e per orientare agli studi e alle professioni Steam.
Coding Girls in Mozambico
Con “Coding Girls – Tackling the Gender and Geographic Divide in the ICT Sector in Mozambique” il modello è arrivato in Mozambico. Il progetto, finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, è promosso dal Centro informazione ed educazione allo sviluppo (Cies) con Istituto nazionale del governo elettronico (Inage) e Centro informatico dell’Università Eduardo Mondlane del Mozambico (Ciuem), sotto la supervisione del Ministero della Scienza, Tecnologia ed Educazione. Studentesse e universitarie di 10 province sono protagoniste di un programma di sensibilizzazione e formazione e in ambito Steam (livello base e avanzato), rafforzato, per un gruppo di giovani donne, da esperienze pilota di incubazione imprenditoriale al femminile.
Il progetto coinvolge 12.000 giovani in formazione.