I risultati dell’Indagine internazionale IEA ICILS 2023 (International Computer and Information Literacy Study) appena diffusi parlano chiaro: le studentesse a livello internazionale e nazionale dimostrano un livello più alto di competenze digitali (CIL) rispetto agli studenti in ICILS 2023.
L’indagine internazionale IEA ICILS 2023
L’indagine, effettuata ogni cinque anni a partire dal 2013, intende misurare le competenze digitali degli studenti del terzo anno della scuola secondaria di primo grado e intende conoscere quanto siano preparati gli studenti allo studio, al lavoro e alla vita in un mondo pienamente digitalizzato.
Gli obiettivi dello studio
Lo studio misura le differenze internazionali rispetto alle competenze digitali (CIL – Computer and Information Literacy) degli studenti e le studentesse e analizza la loro capacità di utilizzare il computer per indagare, creare e comunicare al fine di partecipare efficacemente e attivamente alle dinamiche private, a quelle della scuola e a quelle della comunità di riferimento e in prospettiva a quelle del mondo del lavoro.
Oltre alla valutazione delle competenze digitali degli studenti, dal ciclo del 2018, i Paesi hanno la possibilità di studiare anche la capacità di pensiero computazionale (CT) che rappresenta il processo necessario per capire esattamente come i computer possano aiutarci a risolvere i problemi (l’Italia ha aderito a partire dal 2023).
Partecipanti allo studio
Alla rilevazione sulle competenze digitali hanno partecipato 34 Paesi e una entità sub-nazionale (Stato benchmarck)[1], mentre 23 Paesi e l’entità subnazionale hanno aderito anche all’opzione che misura la capacità di pensiero computazionale.
La popolazione studentesca target è costituita da tutti gli studenti all’ottavo anno di scolarità (studenti di circa 13-14 anni). La popolazione degli insegnanti è quella dei docenti che insegnano dall’inizio dell’anno scolastico le materie scolastiche agli studenti iscritti al livello scolastico target del Paese in ogni scuola del campione. A livello internazionale, hanno partecipato all’indagine più di 130.000 studenti dell’ottavo anno scolastico, più di 60.000 insegnanti e oltre 5.000 scuole.
La situazione italiana
In Italia hanno partecipato 152 scuole, per un totale di 3.376 (49% studentesse, 51% studenti), 2.161 i docenti coinvolti.
In generale, i discenti italiani raggiungono un punteggio medio pari a 491 sulla scala di CIL, significativamente superiore a quello medio internazionale per il 2023 pari a 476 punti, e simile a quello di Croazia, Lussemburgo, Spagna e Francia, il che vuole dire che all’interno. dell’UE l’Italia su colloca leggermente al di sotto della media di 493 punti.
Disparità nord-sud
Un aspetto rilevante che emerge dall’indagine è la differenza tra zone geografiche: Nord-ovest 511 punti di media, Nord-est 503, Centro 502, Sud 476 e Sud-isole 440.
I risultati sono stati differenziati in quattro livelli di cui quello con valore quattro rappresenta la situazione di eccellenza e anche in questo caso le differenze territoriali sono significative con il Nord-ovest che risulta avere il 33% degli studenti sotto il livello 2, il Nord-est e il Centro il 40%, il Sud il 53% e il Sud-isole il 73%. L’UE si è posta l’obiettivo di portare al di sotto del 15%, entro il 2030, gli studenti che non raggiungono il livello 2, e su questo lo scenario italiano appare ancora lontano con l’Italia al 46%, in Italia infatti raggiunge il livello 2 al momento dell’indagine il 54% degli studenti, l’UE è al 44% e la media internazionale è al 50%[2].
I segnali di miglioramento
Va però detto che un segnale di miglioramento emerge dal raffronto con i risultati del 2018, positivi in tutte le aree geografiche italiane.
L’aspetto del pensiero computazionale evidenzia per l’Italia una situazione in linea con i dati internazionali e dell’UE, seppure nuovamente con preoccupanti differenze in senso negativo per il Sud e le isole.
Le differenze di genere
L’analisi si sofferma sulle differenze di genere, ed emerge che in media, le studentesse dimostrano un livello più alto di competenze digitali (CIL) rispetto agli studenti in ICILS 2023, e sempre in media, a livello internazionale i maschi ottengono un punteggio superiore delle femmine di 3 punti nel pensiero computazionale CT (maschi 485 vs femmine 482).
In quasi tutti i Paesi partecipanti le ragazze hanno ottenuto punteggi significativamente superiori dei ragazzi in CIL. In media tra i Paesi, nella scala CIL, le studentesse hanno ottenuto 486 punti, mentre gli studenti maschi hanno ottenuto 467 punti, con una differenza statisticamente significativa di 19 punti. Anche in Italia la differenza di genere in CIL è a favore delle femmine, che ottengono il punteggio medio di 500 punti contro 482 dei maschi, con un vantaggio di 18 punti sulla scala.
Nella maggior parte dei Paesi le differenze di genere non sono statisticamente significative nel pensiero computazionale, CT; anche in Italia non si evidenziano differenze di genere statisticamente significative: maschi 485 vs femmine 478. Nei risultati disaggregati per macro area geografica in
Italia, la differenza a favore delle femmine permane invece in tutte le aree geografiche ad eccezione del Nord Ovest, dove la differenza non è statisticamente significativa.
Gli effetti del background socioeconomico
Sono stati anche esaminati gli effetti del background socioeconomico. Quello che emerge è che i tre aspetti esaminati, ovvero il livello di studi dei genitori, la presenza di almeno 26 libri in casa e il livello di occupazione dei genitori, hanno una ricaduta significativa. Così, in Italia la laurea dei genitori ha un effetto predittivo medio di 22 punti, rispetto ai 33 del dato internazionale, la presenza di libri di 40 punti (48 il risultato internazionale) e il livello di occupazione 29 punti (41 punteggio internazionale).
L’INVALSI, che ha preannunciato la pubblicazione nei prossimi mesi di approfondimenti specifici sui dati dell’indagine ICILS, ribadisce l’importanza strategica del segmento di istruzione 0-6 per la riduzione dei divari tra gli studenti e sottolinea l’importanza del ruolo della scuola.
Sitografia e note
https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?get=static&pag=iea_icils_risultati
- Gli Stati benchmark (“benchmarking participants”) sono regioni o province che partecipano per propri obiettivi inter-ni di valutazione internazionale. I dati di queste entità non sono inclusi nel calcolo di medie e mediane internazionali. ↑
- Per permettere un’interpretazione dei punteggi in funzione delle abilità degli studenti, i risultati sono descritti anche riferendosi a quattro benchmark internazionali, ciascuno dei quali rappresenta un insieme di conoscenze e abilità che gli studenti dovrebbero possedere per rispondere correttamente alle prove di competenza digitale afferenti a quel livello: • livello 1 (408-492 punti), • livello 2 (493-576 punti), • livello 3 (577-661 punti) e • livello 4 (almeno 662 punti) ↑