In un’era caratterizzata da un rapido avanzamento tecnologico, le organizzazioni terroristiche dimostrano una crescente abilità nell’adozione di innovazioni tecnologiche sofisticate affiancate a regressioni artigianali per perseguire i propri obiettivi. Un aspetto di particolare rilevanza è l’utilizzo dei droni, un elemento chiave nei moderni conflitti.
Questa tendenza è stata evidente in scontri recenti come in Nagorno-Karabakh e Ucraina, dove il drone turco Bayraktar TB2 ha svolto un ruolo di straordinaria importanza. Vediamo il caso di Hamas.
Guerra Israele-Hamas, il ruolo della tecnologia
Hamas ha dimostrato la sua abilità nell’impiego di droni commerciali opportunamente armati con munizioni PG-7VR, riuscendo a mettere fuori combattimento un carro armato israeliano Merkava Mk4, rinomato come uno dei migliori al mondo. L’approccio iniziale ha coinvolto l’attacco alle torri di osservazione israeliane e ai sistemi d’arma lungo il confine; successivamente, si sono verificati lanci di centinaia di razzi mentre gli aggressori a bordo di parapendii a motore sorvolavano il confine.
In seguito, Hamas è riuscita ad avvicinarsi alla recinzione di confine, a crearvi delle aperture, consentendo a centinaia di miliziani di infiltrarsi in Israele. Sistemi tecnologici altamente sofisticati affiancati a sistemi totalmente privi di ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione).
Hamas e le criptovalute
In parallelo, Hamas ha dimostrato di essere in grado di finanziare le proprie operazioni attraverso il furto e l’utilizzo di criptovalute. È importante sottolineare che, sebbene le criptovalute offrano notevoli vantaggi per il trasferimento di fondi, le banconote mantengono ancora un livello di anonimato maggiore.
Le criptovalute funzionano esattamente come i pizzini e la carriola, ma sono una forma altamente tecnologica di occultamento. Nonostante la oggettiva maggiore non tracciabilità della banconota cartacea, la donazione in bitcoin obbliga analisti e investigatori a operazioni molto sofisticate per rintracciare i flussi del denaro e i conti di provenienza.
I conti dei gruppi terroristici
Per quanto riguarda i conti di atterraggio del denaro, Hamas e gli altri gruppi terroristici come l’ISIS sfruttano pubblicità per le donazioni in chiaro su piattaforme pubbliche come Facebook e X dove pubblicano in chiaro gli indirizzi dei loro portafogli cripto e spiegano agli utenti come effettuare donazioni.
Le Brigate al-Qassam avevano dichiarato di voler proteggere i donatori rinunciando alle criptovalute. Un’altra mossa di riduzione della tecnologia tracciabile. Tuttavia dopo l’attacco del 7 ottobre le autorità israeliane hanno congelato conti ancora attivi e usati fino al giorno dell’attacco in bitcoin, Ether, XRP e Tether.
I finanziamenti ad Hamas
Le piattaforme di monitoraggio dei portafogli stimano che i conti riconducibili ad Hamas finora sequestrati dalle autorità israeliane abbiano ricevuto negli ultimi quattro anni circa 41 milioni di dollari da donazioni e circa 100 milioni di dollari all’anno dall’Iran (suddivisi tra Hamas e Jihad islamica).
In questa raccolta di fondi sarebbero coinvolti altri Paesi del Golfo, Turchia e Libano sia per la raccolta che per la veicolazione verso le organizzazioni terroristiche: già sei anni fa gli USA denunciarono un accordo tra Iran e società russe che vendevano petrolio alla Siria e facevano inviare i pagamenti per il carburante sui conti delle guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran che li giravano a Hezbollah e a Hamas.
Conclusione
Tali sviluppi suscitano domande fondamentali riguardo alla preparazione delle difese delle nazioni industrializzate di fronte a minacce capaci di sfruttare tecnologie avanzate e strategie finanziarie sofisticate. Questi progressi operativi e tattici richiedono una rapida rivalutazione delle strategie di difesa.
È imperativo condurre un’analisi approfondita di queste sfide e sviluppare adeguate contromisure per preservare la sicurezza internazionale in un’era in cui la tecnologia e la più fantasiosa artigianalità possono essere sfruttate con determinazione da diversi attori.