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Soft skills, il futuro del lavoro: quali sono le più richieste dalle aziende



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Le competenze tecniche non bastano, le aziende valorizzano sempre di più le soft skills sia nella scelta dei candidati che nella formazione dei dipendenti: problem solving, flessibilità, capacità organizzativa, ecco le principali

Pubblicato il 27 mar 2025

Davide Conforti

Managing director Edflex Italia



competenze digitali (1) soft skills

Le competenze tecniche, sebbene fondamentali, non sono più sufficienti per garantire il successo professionale: le aziende attribuiscono sempre maggiore importanza alle soft skills, ovvero quelle competenze trasversali che si possono sviluppare sin dalla scuola e influenzano il modo in cui interagiamo con gli altri, risolviamo problemi e ci adattiamo alle diverse situazioni.

La formazione 5.0 valorizza le abilità legate alla personalità e alle esperienze di vita, elementi diventati, come le competenze digitali essenziali, indispensabili per navigare con successo nel mercato del lavoro contemporaneo.

Definizione e significato di soft skills

Bisogna risalire al 1918 per recuperare il primo caso in cui la dottrina usa espressamente il termine “soft skills”. La sua paternità è attribuita all’ingegnere e consulente del Dipartimento della Guerra Usa, Charles Riborg Mann, il quale in uno studio intitolato “A Study of Engineering Education”, analizza le qualità che contribuiscono al successo nel campo dell’ingegneria, sottolineando l’importanza delle competenze interpersonali. L’85% del successo professionale, sostiene Riborg Mann, deriva da competenze trasversali (soft skills), mentre solo il 15% è attribuibile a competenze tecniche (hard skills).

Restando al mondo accademico italiano, la Treccani scrive che le soft skills rappresentano un insieme di competenze personali, sociali e comunicative che determinano come una persona interagisce all’interno di un ambiente lavorativo. Queste competenze includono capacità interpersonali e comportamentali, come la comunicazione, la flessibilità e il lavoro di squadra, la tendenza a risolvere problemi e a gestire lo stress.

Si tratta di attitudini che influenzano il modo in cui si interagisce e si opera nel contesto lavorativo. Inoltre, le soft skills abbracciano le competenze legate all’intelligenza emotiva e alle abilità naturali, che ciascuno possiede, comprendendo qualità relazionali e creatività.

A differenza delle hard skills, che sono specifiche e misurabili (come la conoscenza di un software o una lingua straniera), le soft skills sono più difficili da quantificare ma risultano cruciali per l’efficacia professionale.

Importanza delle soft skills nel mondo del lavoro

Le soft skills rivestono un ruolo fondamentale nel mondo del lavoro per diversi motivi:

  • Interazione efficace: favoriscono una comunicazione chiara e costruttiva tra colleghi, superiori e clienti, migliorando la collaborazione e riducendo i conflitti;
  • Adattabilità: la capacità di adattarsi rapidamente a nuove situazioni e tecnologie è essenziale;
  • Leadership: le competenze relazionali sono alla base di una leadership efficace, in grado di motivare e guidare i team verso gli obiettivi aziendali.

Perché le soft skills sono essenziali oggi

Nell’era digitale, dove l’automazione e l’intelligenza artificiale stanno trasformando molti settori, le soft skills rappresentano quel valore aggiunto che le macchine non possono replicare. La capacità di pensare in modo critico, di essere creativi e di mostrare empatia sono qualità intrinsecamente umane che diventano sempre più preziose. Inoltre, con l’aumento del lavoro remoto e delle collaborazioni internazionali, competenze come la comunicazione interculturale e la gestione del tempo sono diventate imprescindibili.

Innegabilmente è stata la pandemia ad aver trasformato in modo dirimente il mercato del lavoro, accelerando l’adozione del lavoro a distanza e imponendo nuove modalità di interazione professionale. In questo contesto, le soft skills hanno acquisito un ruolo ancora più centrale, diventando determinanti per navigare efficacemente nelle nuove dinamiche lavorative. Uno studio del 2024, condotto da Randstad Research e Fondazione per la Sussidiarietà, ha analizzato oltre 5,4 milioni di annunci di lavoro pubblicati online in Italia tra il 2019 e il 2023. I risultati evidenziano che le soft skills rappresentano tra il 34% e il 50% delle competenze richieste per le professioni di alto e medio livello, e fino al 58% per le professioni non qualificate. Questo indica una crescente domanda di qualità umane che l’intelligenza artificiale non può facilmente replicare.

Le soft skills più richieste nel mercato del lavoro

Le aziende cercano specifiche soft skills nei candidati per garantire un ambiente di lavoro produttivo e armonioso. Ecco alcune delle più richieste:

Problem solving e creatività

La capacità di affrontare e risolvere problemi in modo efficace è altamente valorizzata. Il problem solving implica l’analisi di situazioni complesse e l’identificazione di soluzioni pratiche. La creatività, d’altra parte, consente di trovare approcci innovativi e fuori dagli schemi, offrendo vantaggi competitivi all’azienda. Secondo Woleex, il problem solving è considerato una delle soft skills principali nel mercato del lavoro attuale.

Comunicazione efficace e intelligenza emotiva

Saper comunicare in modo chiaro e assertivo è fondamentale in qualsiasi ruolo. La comunicazione efficace comprende sia l’espressione delle proprie idee sia l’ascolto attivo degli altri. L’intelligenza emotiva, ovvero la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni e quelle altrui, facilita la creazione di relazioni lavorative solide e la gestione dei conflitti. Babbel for Business sottolinea l’importanza di queste competenze nel contesto professionale.

Teamwork e leadership

La capacità di lavorare in team è essenziale per raggiungere obiettivi comuni. Il teamwork richiede collaborazione, empatia e capacità di mediazione. La leadership, invece, non si limita ai ruoli manageriali; implica l’abilità di influenzare positivamente gli altri, motivare il gruppo e guidarlo verso il successo. Importante anche puntare sull’educazione imprenditoriale per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro. Come evidenziato da AG-Formazione, queste competenze sono fondamentali nel mercato del lavoro attuale.

Come sviluppare le proprie soft skills

Lo sviluppo delle soft skills, che agiscono sui comportamenti, richiede impegno e consapevolezza. Non basta fare dei corsi. Serve la pratica e l’esercizio quotidiano. Spesso quindi al learning si affianca il coaching. Tuttavia, tra i formati digitali più utili stanno iniziando ad avere successo i primi simulatori conversazionali con intelligenza artificiale generativa che calano il learner in una realtà simil-reale in cui si confronta con casistiche plausibili.

Formazione continua e apprendimento esperienziale

Partecipare a corsi specifici, workshop e seminari ma anche un percorso di istruzione personalizzata può aiutare a potenziare le competenze come la comunicazione, la leadership e la gestione del tempo. Attraverso attività pratiche e simulazioni si migliora l’esperienza di apprendimento e ciò consente di applicare le conoscenze in contesti reali, facilitando l’acquisizione di nuove abilità. Asco Formazione offre corsi mirati per lo sviluppo di queste competenze.

L’importanza del feedback e dell’auto-riflessione

Chiedere e accettare un feedback formativo è fondamentale per comprendere le proprie aree di miglioramento. L’auto-riflessione, ovvero l’analisi critica delle proprie azioni e comportamenti, permette di riconoscere punti di forza e debolezze, facilitando un percorso di crescita personale e professionale.

Il futuro delle soft skills nel mercato del lavoro

Le previsioni sul futuro del lavoro indicano che le soft skills continueranno a essere un fattore determinante per l’occupabilità e la crescita professionale. Secondo il World Economic Forum, entro il 2030 le competenze trasversali avranno un peso ancora maggiore rispetto a oggi, soprattutto a causa dell’automazione e della digitalizzazione di molte mansioni tecniche. Con l’aumento dell’intelligenza artificiale e dell’automazione infatti, le aziende cercheranno sempre più professionisti con abilità umane non replicabili dalle macchine, come la creatività, il pensiero critico e l’empatia. A sua volta, la crescente diffusione del lavoro a distanza richiede eccellenti capacità di comunicazione e gestione del tempo, oltre alla capacità di collaborare virtualmente con colleghi in tutto il mondo. Il contesto lavorativo diventerà sempre più globale e interconnesso, rendendo le competenze interculturali e l’intelligenza emotiva fondamentali per il successo aziendale.

Per i professionisti, investire nello sviluppo di queste competenze non è più un’opzione, ma una necessità. I datori di lavoro cercano individui capaci di adattarsi rapidamente, risolvere problemi con creatività e costruire relazioni lavorative solide: una ricerca dell’Università di Oxford evidenzia che le soft skills dei laureati in Humanities sono tra le più richieste.

Nel panorama attuale, in cui la tecnologia evolve rapidamente e le dinamiche lavorative cambiano costantemente, le soft skills rappresentano il vero differenziale tra un buon professionista e un talento inarrestabile. Svilupparle e affinarle significa non solo migliorare la propria carriera, ma anche contribuire attivamente al successo dell’azienda e alla costruzione di un ambiente di lavoro più efficace e collaborativo.

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