Hanno provato a usare l’intelligenza artificiale anche in cucina. Una tendenza che sembra dilagare un po’ ovunque, perché – dice la propaganda per l’intelligenza artificiale – se è intelligente sarà anche creativa, innovativa più e meglio (molto meglio) di uno chef umano. E così a Dallas, negli Usa, è stata inventata dalla IA di OpenAI una tortilla a base di bistecca di bovino, gamberi, salsa al peperoncino rosso, patate croccanti e formaggio fresco. Intelligenza artificiale però non solo nei ristoranti, ma anche a casa: l’app ChefGPT è capace di elaborare ricette basandosi su ciò che è presente nel frigorifero; mentre SideChef è ancora più intelligente e ricostruisce la ricetta di un certo piatto partendo dalla sua foto. Cosa volere di più?
intelligenza artificiale
Dalla cucina ai porti: il grande inganno dell’IA è servito
L’IA invade la cucina con creazioni culinarie e promette innovazione, ma si rivela una mera riproduzione di conoscenze esistenti. Nei porti americani, il conflitto sull’automazione evidenzia la lotta tra lavoratori e macchine. In Svizzera, l’IA trasforma il lavoro creativo, sollevando interrogativi sul futuro dell’occupazione e del capitalismo
Docente di Sociologia economica Dipartimento di Economia- Università degli Studi dell’Insubria

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