nuove forme espressive

Dalla vignetta al display: la migrazione dei fumetti in territorio digitale

Disegnatori sempre più inclini al digitale e sceneggiatori sempre più consapevoli della spendibilità del proprio lavoro in altri ambiti oltre a quello strettamente legato al fumetto, plasmano le loro creazioni con un occhio attento alle possibilità offerte dalla transmedialità. Gli esempi di Forelsket e Fiaba di Cenere

Pubblicato il 13 Set 2022

Onofrio Catacchio

Docente di Arte del Fumetto Accademia di Belle Arti Bologna

Forelsket_2

13Il fumetto ha alle spalle una storia di migrazioni e mutazioni ormai ultracentenaria che gli ha consentito di adattarsi a formati e supporti di stampa di volta in volta diversi.

Dalle pagine dei quotidiani a quelle dei comic book, inizialmente costituite da un rimontaggio delle tavole già pubblicate in formato tabloid, fino all’arrivo sugli scaffali delle librerie prima degli album alla francese come Asterix, Tin Tin o Blueberry, per arrivare negli ultimi anni al graphic novel e alla diffusione dei manga nelle grandi catene di vendita librarie che dedicano sempre più spazio ai fumetti in arrivo dal Giappone e dall’estremo oriente.

All’adattabilità della narrazione per immagini ai formati più disparati dell’editoria, si accompagna in parallelo l’adeguarsi a nuove formule espressive e di produzione di narrazioni e personaggi.

How To Make A Comic Book - The Digital Side

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Il fumetto e le possibilità offerte dalla transmedialità

Disegnatori sempre più inclini al digitale e sceneggiatori sempre più consapevoli della spendibilità del proprio lavoro in altri ambiti, oltre a quello strettamente legato al settore del fumetto, plasmano le loro creazioni con un occhio attento alle possibilità offerte dalla transmedialità.

I progetti non sono più pensati per la carta ma nascono spesso sul web, da un blog personale come nel caso di Zerocalcare o da sequenze di vignette postate su Instagram come accaduto per Fumettibrutti e altri autori della sua generazione. Per molti di loro migrare dalla carta al digitale rappresenta spesso un viaggio di andata e ritorno.

Un percorso che di solito parte dai propri profili social per farsi le ossa con narrazioni che sfruttano tutte le potenzialità dell’online, per passare in seguito alla pubblicazione in volume o come sempre più spesso accade restare in modalità digitale per approdare alla serializzazione sulle piattaforme dedicate al webtoon.

Dal fumetto ai webtoones: così il digitale trasforma la “letteratura disegnata”

Fiaba di Cenere

Simone Pace è uno di questi autori, il suo è un percorso che parte dall’autoproduzione dei propri lavori e arriva alle pagine di Alias – inserto a fumetti settimanale allegato al quotidiano il Manifesto – e alla pubblicazione di Anguisomachia, un graphic novel edito da Barta edizioni. Ma Simone è attivo anche su Instagram dove pubblica le sue immagini e sfruttando il format visivo del social inizia a raccontare con esse. È il primo passo verso la serializzazione in episodi che contraddistingue il suo Fiaba di Cenere, pubblicato sulla piattaforma Tacotoon dedicata al webtoon made in Italy.

«Confesso di non aver progettato Fiaba di cenere in formato virtuale, ma la piattaforma mi ha convinto da subito e contribuire all’avanguardia con una mia storia mi è parso stimolante. Ci tenevo così tanto al mio progetto che ho colto l’occasione per farlo vivere, scommettendo su una modalità di fruizione nuova e senza attendere i tempi lunghi dell’editoria cartacea. A esperienza conclusa, posso dire di aver fatto un’ottima scelta, che mi ha aperto prospettive e mi ha permesso di lavorare al meglio delle mie capacità» – dice Simone a proposito della sua esperienza e aggiunge sulla modalità di pubblicazione: «Tacotoon, più che a Netflix, è simile alle vecchie riviste cartacee. La proposta in capitoli è la differenza principale da un editore tradizionale. Ogni episodio viene pensato e realizzato in team con l’editor e il grafico. Io ho lavorato sul formato tradizionale, per cui c’è stato bisogno di adattare i capitoli alla lettura verticale da Toon; ma conosco diversi autori che hanno impostato il processo in verticale dal principio. Il rapporto tempi di lavoro / pubblicazione / compensi, è professionale. Una svolta decisiva nella direzione della creazione di un’ industria del fumetto attenta alle esigenze degli autori».

Forelsket

Lorenzo Ridolfi in team con Matteo Filippi ai testi ha appena pubblicato Forelsket, un webtoon ospitato da Jundo, piattaforma web dedicata prevalentemente a produzioni italiane che presenta nel suo catalogo anche manga e fumetti online. Lorenzo è al suo esordio e queste sono le sue parole al riguardo: «direi che il passaggio dalla carta al digitale è fisiologico, questo tipo di supporto non modifica più di tanto il modo in cui lavoro, la vedo un po’ come l’uscita periodica dei fumetti Marvel, l’obiettivo è coinvolgere il lettore per fare in modo che segua la storia episodio dopo episodio».

Alla domanda se il formato display modifica il suo modo di approcciare la pagina Lorenzo risponde così: «l’assetto si basa sullo scroll verticale, si lavora sulla singola vignetta e ci sono modi di rendere la composizione molto interessante anche su questo tipo di formato, si tratta comunque di un tipo di narrazione molto più “lineare” per quanto riguarda l’aspetto visivo».

Sia Fiaba di Cenere che Forelsket raccontano vicende ambientate nel passato, la prima è un fantasy immaginifico e visionario la seconda un’apertura fantastica che prende spunto da un viaggio per mare di Hans Christian Andersen, ma il tono pop della resa visiva si allontana dal genere “storia in costume” per dare vita a una sintesi che si sposa perfettamente con l’ambito digitale della diffusione online senza trascurare l’approdo finale al volume cartaceo. Entrambi i titoli sono infatti destinati, dopo la serializzazione sul web, alla raccolta degli episodi in volumi da libreria. Il viaggio di andate e ritorno cui accennavo all’inizio è così compiuto.

Le piattaforme webtoon in Italia

Simone Pace e Lorenzo Ridolfi fanno parte della nutrita schiera di talenti che anima i cataloghi delle piattaforme dedicate al webtoon attive nel nostro Paese, dopo la diffusione in Estremo Oriente e l’approdo in Europa arriva anche in Italia e si diffonde l’ennesima mutazione che caratterizza il linguaggio della narrazione per immagini. Tacotoon, Jundo e la divisione dedicata al web della Shockdom con i loro cataloghi affrontano pionieristicamente questo mercato.

Se nel fumetto la pagina è simile a una mappa per il lettore che deve seguire per la narrazione, con i webtoon siamo di fronte a ciò che possiamo definire un aggiornato navigatore che ci indica il percorso sulle strade dell’immaginario.

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