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Data visualization, ora c’è una nuova lettura del mondo benefit

La prima Guida italiana alla creazione e gestione di questo modello d’impresa che persegue gli obiettivi di sviluppo sostenibile punta alla visibilità e al monitoraggio. Da un’iniziativa della Camera di commercio di Taranto

Pubblicato il 28 Nov 2022

Francesca Sanesi

Responsabile Comunicazione Camera di commercio di Taranto e coordinatrice Puglia PA Social

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Nel 2016, all’indomani dell’entrata in vigore della Legge sulle Società Benefit italiane, la Camera di commercio di Taranto ha avviato un lavoro di approfondimento sul tema, con particolare riferimento, oltre che alla promozione di questo modello d’impresa nel più ampio contesto del perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, anche al miglioramento di alcune condizioni di iscrizione nel Registro delle imprese, attraverso il gruppo di lavoro nazionale coordinato da Unioncamere, e all’osservazione puntuale del fenomeno quale specifica finalità dell’Ente tarantino.

Il Data Center di InfoCamere

Il Data Center di InfoCamere

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Con l’indispensabile supporto di InfoCamere ScpA, sono state prima definite le query necessarie ad individuare le Società Benefit nel Registro, in modo da assicurare un monitoraggio periodico del movimento imprenditoriale a livello anagrafico e statistico; poi, nel corso del 2022, considerata la crescita numerica significativa negli ultimi anni, l’Ente ha affidato ad InfoCamere la realizzazione di uno strumento più evoluto di analisi statistica basato sull’uso di big data e data visualization, oggi disponibile agli operatori della Camera di commercio di Taranto attraverso una dashboard autenticata.

Le Società Benefit

La legge del 28 dicembre 2015, n. 208, articolo unico, commi 376-384 (Legge di Stabilità 2016), a prima firma dell’on. Mauro Del Barba, co-founder e Presidente di Assobenefit, definisce Società Benefit quelle società che nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.

Un salto quantico nella responsabilità sociale d’impresa, modificandosi profondamente il DNA dell’attività imprenditoriale che deve acquisire in Statuto gli impegni descritti.

La prima Guida italiana alla creazione e gestione delle Società Benefit

La peculiarità della disciplina ed i possibili riflessi concreti sul cambiamento del modello di sviluppo economico in chiave sostenibile hanno positivamente colpito la Camera di commercio di Taranto che ha iniziato ad interessarsi dell’argomento già nel 2016 attraverso la realizzazione della prima Guida italiana alla creazione e gestione delle Società Benefit, di laboratori ed eventi, nonché di un Osservatorio, sostenuto da risorse appositamente dedicate nel bilancio dell’Ente, seguito direttamente dal Segretario generale/Conservatore e dagli Uffici Statistica e Registro Imprese, e supportato dalla società delle Camere di commercio italiane per ionel’innovazione digitale, InfoCamere.

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Definire il campo di osservazione

È bene evidenziare come l’estrazione di elenchi anagrafici di Società Benefit dal Registro delle Imprese tenuto dalle Camere di Commercio italiane abbia subito presentato, ed ancora alla data odierna presenti, alcune difficoltà e sia purtroppo soggetta ad un certo grado di errore.

La legge non prevede, infatti, che le imprese Benefit costituiscano un nuovo genere societario. Esse restano società tipiche che acquisiscono una qualifica specifica in base, appunto, alle previsioni legislative. Per tale motivo non è possibile effettuare la ricerca attraverso gli usuali filtri relativi alla forma giuridica disponibili negli applicativi anagrafici e statistici degli archivi amministrativi camerali.

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Le società Benefit nascoste tra 6 milioni di imprese

Le Benefit, inoltre, si iscrivono nella sezione ordinaria del Registro e, conseguentemente, entrano a far parte del complesso delle imprese italiane, a differenza, ad esempio, delle startup innovative che confluiscono in apposita sezione speciale. Ecco, dunque, che chi intenda individuare numero e caratteristiche delle Società Benefit fra le informazioni di 6 milioni di imprese deve compiere un particolare esercizio di ricerca.

Tale è stato l’impegno della Camera di commercio di Taranto che, grazie al fondamentale supporto tecnico di InfoCamere, ha potuto in questi anni seguire da vicino la crescita delle SB e comunicare all’esterno le dimensioni del fenomeno.

I criteri per monitorare il fenomeno

Nello specifico, InfoCamere cerca le imprese rispondenti ad uno o più dei seguenti criteri: presenza, accanto alla denominazione sociale, delle parole «Società Benefit» o dell’abbreviazione: «SB» (Legge n.208/2015, comma 379 che tuttavia, è importante ricordarlo, non ne prevede l’obbligatorietà); presenza nell’oggetto sociale delle finalità specifiche di beneficio comune che la Società Benefit intende perseguire (Legge n.208/2015, comma 379); presenza codice atto 075 (Decreto 11 aprile 2016 del Ministero dello Sviluppo Economico – Direttore Generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica: Specifiche Fedra 6.8 Codici tabelle variati al 01/04/2016).

Dal 2017, fra i criteri è stata inserita anche la presenza codice documento R09 (decreto 13 settembre 2017 del Ministero dello Sviluppo Economico – Direttore Generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica: Relazione perseguimento beneficio comune Società Benefit – Specifiche Fedra 6.9 variazioni al 05/08/2017).

La definizione del campo di osservazione nei termini descritti è, ovviamente, soggetta a margine di errore, come si può ben comprendere dalla natura di alcuni dei criteri utilizzati, prevedendo una fase di revisione de visu.

Tuttavia i dati restituiti appaiono attendibili e molto vicini alla realtà, anche tenuto conto che il citato codice 075, elemento oggettivo di identificazione delle Benefit, spesso omesso nei primi anni dall’entrata in vigore della legge, oggi è inutilizzato solo in un numero irrilevante di casi e che, pertanto, l’algoritmo può verificarne la presenza, oltre ad individuare specifiche parole chiave o particolari termini all’interno dei campi “ragione/denominazione sociale dell’impresa” e/o “oggetto sociale dell’impresa”.

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Dall’elenco anagrafico alla piattaforma interattiva

Se fino a pochi mesi fa, l’output era un semplice elenco di informazioni qualitative da elaborare attraverso strumenti di base, l’implementazione della dashboard interattiva per la visualizzazione e navigazione di dati aggregati per il monitoraggio e l’analisi delle Società Benefit in Italia basata su dati di fonte Registro Imprese implica un salto di qualità notevole nella modalità di produzione delle informazioni, velocizzandone e agevolandone la lettura e, quindi, consentendo all’Ufficio Statistica della Camera di commercio di Taranto di comunicarle più efficacemente e tempestivamente al pubblico crescente degli interessati, siano essi ricercatori universitari, organizzazioni private e pubbliche, organi di informazione.

Inoltre, il prodotto statistico ha acquisito un valore aggiunto, in termini qualitativi ma pure di fruizione estetica, aspetto non trascurabile. Certamente, infatti, una visualizzazione grafica piacevole del dato può favorire una più globale comprensione dei fenomeni associati al cosiddetto Mondo Benefit, in rapido popolamento ma ancora circoscritto numericamente a 2.349 unità (InfoCamere al 30 settembre 2022), nonché una più libera e potenzialmente più fruttuosa interpretazione delle dinamiche rispetto alla sola lettura di una tabella o di un testo scritto, che comunque restano interessanti nel momento in cui il set di dati è ancora relativamente limitato.

Conclusioni

È chiaro che il passaggio da poche decine di unità nel 2016 alle oltre duemila nel 2022 ha stimolato la sperimentazione della data visualization, che ha senso nel momento in cui vi è un incremento dei dati reperibili nel Registro delle Imprese: più complessa diventa la vita amministrativa delle Società Benefit, ad esempio con il deposito dei bilanci nel corso degli anni (una sezione particolarmente interessante della piattaforma è proprio quella relativa all’andamento di quattro KPI di bilancio dal 2016 al 2020), più significativa diviene la lettura grafica e interattiva di quelle informazioni.

E tanto più vale la pena di intensificare il monitoraggio che da periodico è già diventato trimestrale, in linea con il Movimprese, l’analisi statistica trimestrale della nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere per conto dell’Unioncamere; per ambire al tempo reale nel caso in cui il fenomeno continui la sua corsa e raggiunga numeri ragguardevoli.

Ma, senza alcun dubbio, già al suo primo rilascio la dashboard porterà ad una più approfondita e soddisfacente lettura del fenomeno delle società benefit e ad una restituzione migliore dei dati agli stakeholder, pure in linea con l’obiettivo perseguito da PA Social e dalla Camera di commercio di Taranto di una comunicazione pubblica rinnovata e sempre più al passo con gli strumenti digitali disponibili.

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