L’innovazione digitale e la formazione continua dei lavoratori sono perfettamente integrate nel Ccnl dei metalmeccanici, in particolare laddove ci si riferisce all’alfabetizzazione digitale e alla registrazione della formazione attraverso tecnologia blockchain.
Le Parti, infatti, hanno posto l’attenzione sulla necessità di incrementare le competenze digitali dei lavoratori del settore e di supportare le aziende nell’organizzazione e registrazione della formazione.
Competenze digitali, c’è la strategia dell’Italia: perché è passo importante
“Al fine di sviluppare le competenze digitali di base e di agevolare la costruzione dell’identità digitale, le Parti si impegnano ad avviare una attività progettuale partendo dal percorso di alfabetizzazione digitale…” e ancora “Al fine di agevolare l’organizzazione della formazione, la pianificazione e la registrazione della stessa saranno predisposti Servizi per la Formazione … (quali la) pianificazione e registrazione della formazione mediante tecnologia Blockchain; offerta di pillole formative; piani di rafforzamento delle competenze digitali…” queste le parole condivise nell’articolo che disciplina e rafforza il diritto soggettivo alla formazione dei lavoratori metalmeccanici riconfermato nel Ccnl 5 febbraio 2021.
DigitalMec per l’alfabetizzazione digitale
Ha preso, quindi, avvio dalla norma contrattuale l’elaborazione di DigitalMec – Linee guida operative per l’alfabetizzazione digitale dei lavoratori metalmeccanici proposta della Commissione Paritetica Formazione Professionale e Apprendistato del settore – composta da Federmeccanica, Assistal, Fim, Fiom, Uilm – per supportare lo sviluppo delle competenze digitali dei lavoratori metalmeccanici.
Perché un progetto di alfabetizzazione digitale
È ormai diffusa la consapevolezza della necessità di competenze adeguate per trarre valore dall’innovazione digitale degli impianti e dei processi produttivi. Allo stesso tempo, anche la vita di ciascun cittadino sta diventando sempre più “digitale”: l’interlocuzione con gli uffici pubblici, l’home banking, l’identità digitale – per citare solo alcune situazioni – richiedono una confidenza nell’uso dei dispositivi non ancora alla portata di tutti. Richiedere e usare il proprio SPID, ad esempio, non rientra ancora nel nostro quotidiano.
Per aiutare la progettazione formativa di queste competenze è stato elaborato DigitalMec che, tuttavia, non si riferisce solo all’alfabetizzazione digitale: parte dalle conoscenze di base, per poi consentire la diffusione di informazioni anche su contenuti formativi più avanzati di digitalizzazione. Le Linee Guida si basano su esperienze già realizzate (da aziende, centri di formazione, università) con l’intento di rendere noti e di diffondere il più possibile contenuti e modalità di organizzazione della formazione sul digitale.
Esse, infatti, consistono in una progettazione formativa, modificabile e adattabile, alle esigenze delle singole realtà territoriali o aziendali e direttamente applicabile sia da strutture formative che da aziende. In questo senso, DigitalMec ha una finalità orientativa e si propone di offrire alle aziende un supporto operativo nella definizione e realizzazione di un programma formativo in materia.
Gli obiettivi delle linee guida
Con la diffusione di tali Linee Guida, le Parti intendono contribuire allo sviluppo di progetti volti a:
- Far acquisire le competenze di base che consentono di operare in autonomia con i più diffusi strumenti informatici al fine di facilitare l’utilizzo ordinario delle principali applicazioni presenti sia all’interno che all’esterno del luogo di lavoro, nonché la creazione e l’uso dell’identità digitale (SPID);
- Alfabetizzare digitalmente i lavoratori metalmeccanici anche ai fini del migliore utilizzo degli strumenti di comunicazione digitale presenti in azienda e della fruizione delle piattaforme attuative degli istituti contrattuali (Fondo Cometa, Fondo MetaSalute, Welfare contrattuale), nonché degli istituti assicurativi e previdenziali (INPS e INAIL);
- Far acquisire competenze intermedie e avanzate al fine di promuovere lo sviluppo di una cultura digitale.
DigitalMec ha avuto il patrocinio del Ministro per l’Innovazione e la Transizione Digitale. Le Linee Guida, infatti, contribuiscono anche alla realizzazione degli obiettivi del Ministero relativamente al recupero del gap delle competenze digitali entro il 2026 con almeno il 70% della popolazione abile digitalmente.
Coerentemente con quanto stabilito in contratto in merito alla necessità che la formazione parta dall’analisi del fabbisogno formativo, DigitalMec mette a disposizione anche uno strumento per condurre tale analisi. È stata, infatti, messa a punto la survey “Come vivi il digitale” al fine di cogliere il livello di conoscenze e di uso del digitale e, di conseguenza, di capire quali contenuti siano maggiormente adatti a ciascun lavoratore.
MetApprendo per i “Servizi per la Formazione”
In merito ai Servizi per la Formazione, la categoria ha avviato un progetto molto ambizioso che aspira a fornire alle aziende gli strumenti necessari a organizzare e registrare la formazione erogata ai lavoratori, compresa quella on the job.
Le aziende del settore metalmeccanico/meccatronico dimostrano grande sensibilità per la formazione dei collaboratori perché sono protagoniste delle sfide determinate dall’innovazione tecnologica (digitale ed energetica) e sono per questo consapevoli che la valorizzazione dell’aggiornamento degli impianti e dei processi è possibile solo attraverso persone con competenze adeguate.
Cos’è?
MetApprendo sarà il portale per la formazione dei lavoratori metalmeccanici e meccatronici. Attualmente in fase di progettazione e implementazione, offrirà alle aziende tutti quegli strumenti utili ad orientarsi, organizzare e registrare la formazione erogata ai propri collaboratori. Sarà cioè un portale operativo, ma avrà anche la funzione di sviluppo della cultura della formazione.
L’esigenza di avere maggiori strumenti per organizzare la formazione – a partire dall’analisi del fabbisogno e dalla pianificazione – e, soprattutto, per darne evidenza facendo emergere anche la corposa formazione svolta on the job di cui si perde traccia, è stata manifestata da aziende di ogni dimensione.
“L’analisi del fabbisogno si inserisce all’interno di un processo ciclico, nel quale assumono rilevanza sia la pianificazione della formazione, al fine di valorizzare tutte le modalità di apprendimento, sia il monitoraggio dello stato di attuazione dell’azione formativa intrapresa, per il quale risulta strategica la registrazione della formazione effettuata”.
In questo passaggio del contratto si evidenzia la ciclicità del processo formativo – che non può essere pensato “una tantum”, altrimenti perde di efficacia – e si evincono gli elementi indispensabili di un percorso formativo, ovvero quelli che guideranno l’implementazione di MetApprendo, ossia l’analisi del fabbisogno formativo, la pianificazione, il monitoraggio e la registrazione.
Tra la pianificazione e il monitoraggio si colloca l’erogazione che, come è di tutta evidenza, comprende varie modalità (aula, on the job, e-learning, ed altre ancora). L’inclusione delle diverse modalità di formazione in ciascuna pianificazione formativa è funzionale a una maggiore efficacia dell’intervento formativo medesimo.
Il “Dossier digitale del lavoratore”
La proposta innovativa che proviene dalla previsione contrattuale e che MetApprendo implementerà, consiste nella possibilità che sarà data alle aziende di registrare la formazione tramite tecnologia blockchain. Questa è una sfida e una novità assoluta non solo in Italia ma anche in Europa: attraverso uno strumento appositamente progettato, tenendo conto della normativa giuslavoristica e di quella relativa alla certificazione delle competenze, le aziende potranno registrare e mettere in trasparenza la formazione e avere a disposizione il “Dossier digitale del lavoratore”, un documento, intestato al singolo dipendente, che “racconta” in forma digitale la sua storia formativa in modo certo e non falsificabile e che lo accompagnerà in tutto il suo percorso professionale.
Il Dossier digitale del lavoratore, oltre a consentire la messa in trasparenza e la tracciabilità del patrimonio formativo del lavoratore, andrà a integrare anche la documentazione necessaria a completare le evidenze che i lavoratori devono produrre, qualora volessero farsi certificare le competenze acquisite (d. lgs. 13/13; Linee guida 5 gennaio 2021). In questo senso è uno strumento importante per l’implementazione del processo di certificazione delle competenze.
Con queste premesse, MetApprendo si propone di far emergere l’importanza del processo formativo in tutte le sue fasi e di incentivare le aziende ad attivare percorsi di formazione per tutti i lavoratori.